Alessandria
ALLIEVI AGENTI DELLA POLIZIA DI STATO RICEVUTI DAL PREFETTO
Il 31 agosto scorso, durante la serata dedicata ai festeggiamenti del “Capodanno alessandrino”, quattro ragazzi frequentanti il 227° Corso per Allievi Agenti della Polizia di Stato presso la Caserma “Cardile” di Alessandria, sono intervenuti prontamente a favore di una giovane donna aggredita dall’ex fidanzato che l’aveva attesa in strada per un chiarimento sfociato poi in un’accesa lite verbale.
L’intervento tempestivo degli Allievi Arianna Galia, Francesca Gagliardi, Vincenzo Gagliotta ed Emanuele Gargiulo, che nel frattempo avevano allertato il numero unico di emergenza 112, ha impedito che la situazione potesse degenerare.
Il Prefetto di Alessandria, Alessandra Vinciguerra li ha voluti ricevere nel proprio Ufficio nel pomeriggio odierno, alla presenza del Questore Sergio Molino e del Direttore della Scuola Allievi Agenti della Polizia di Stato Elena GOLA, per esprimere il proprio apprezzamento per il comportamento e la sensibilità dimostrate.
Il Prefetto ha voluto ringraziarli per il lodevole senso civico di cui hanno dato prova in una circostanza così delicata e di triste attualità ed ha augurato loro di continuare ad operare nei futuri incarichi con la stessa professionalità e sensibilità manifestate.
Il 27 settembre al Disit di Alessandria
NOTTE DELLA RICERCA: AL VIA LA XIX EDIZIONE
37 ATTIVITÀ PER “LA RICERCA COME BENE COMUNE CONDIVISA DIGITALE INCLUSIVA PLURALE”
L’Università del Piemonte Orientale, a conclusione della terza edizione della Settimana della Ricerca, organizza la diciannovesima edizione della Notte della Ricerca, che si terrà venerdì 27 settembre 2024 dalle 19:45 alle 23:00, presso il Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica (DISIT) in Viale Teresa Michel 11 ad Alessandria.
La “Notte” vedrà il coinvolgimento di tutti i dipartimenti dell’Ateneo, con 37 appuntamenti tra giochi, conferenze, dialoghi, confronti ed esperimenti. Il tema di questa edizione sarà “La Ricerca come bene comune: condivisa, digitale, inclusiva, plurale”. In linea con la mission dell’Ateneo, la Ricerca sarà presentata come una risorsa condivisa, propria della collettività, valorizzandone gli attributi di curiosità, di sperimentazione, di conoscenza e di apertura verso la società. L’evento si aprirà alle 19:45 con i saluti del rettore professor Giancarlo Avanzi, del direttore del DISIT professor Guido Lingua e del sindaco della Città di Alessandria dott. Giorgio Abonante.
Alle 20:00 sarà pronunciato il keynote speech “Ricercatori fantastici e dove trovarli” dal dottor Davide Coero Borga, divulgatore, scrittore e conduttore di trasmissioni di divulgazione scientifica per la RAI.
Laureato in Scienze Naturali presso l’Università degli Studi di Torino, Coero Borga ha sviluppato una solida formazione scientifica che gli ha permesso di intraprendere una brillante carriera nella comunicazione della scienza. Ha infatti condotto e partecipato a diversi programmi di carattere scientifico, come “Newton”, “Stem”, “Superquark+” e “Vita da Ricercatore”. Riconosciuto per la sua capacità di spiegare concetti scientifici complessi in modo chiaro, coinvolgente e accessibile al grande pubblico, Coero Borga attualmente ricopre il ruolo di tecnologo presso l’Istituto Nazionale di Astrofisica, l’ente italiano per lo studio dell’Universo.
Alle 21:00 prenderanno avvio le 37 attività sui più variegati temi: dai diritti, ai nodi legati all’intelligenza artificiale, alla storia, fino alle sfide imposte dal cambiamento climatico. Nel corso della serata sarà inoltre presente uno stand di NODES (Nord Ovest Digitale E Sostenibile), progetto legato a NextGenerationEU (PNRR), che presenterà tutte le iniziative in cui UPO è coinvolta. UPO è infatti capofila per lo Spoke 5 “Industria della salute e Silver economy”, e partner per lo Spoke 2 “Sostenibilità industriale e green technologies” e per lo Spoke 3 “Industria del turismo e cultura”.
La Notte della Ricerca presenterà anche il concorso fotografico “Tu come la vedi?”. Le migliori dieci foto, selezionate dalla commissione valutatrice, saranno esposte all’ingresso; durante la serata il pubblico potrà votare per determinare i tre vincitori del concorso. La premiazione avverrà la sera stessa al termine delle votazioni, dopo le ore 22:00.
Avis Alessandria
SUCCESSO DELLA SINERGIA FRA
AVIS E SCUOLA DI POLIZIA
Continua con successo la proficua collaborazione tra la Scuola Allievi Agenti della Polizia di Stato di Alessandria, ed AVIS Comunale Alessandria. Infatti, sabato 21 settembre (con prosecuzione al 28 settembre e 5 ottobre), nell’ambito dell’evento “ Maratona del donatore” promosso dalla Associazione Donatori Nati (Associazione che raggruppa i donatori appartenenti alla Polizia di Stato ed al Corpo Nazionale dei VV.FF.), numerosissimi allievi della Scuola di Polizia, facenti parte del 227° corso, accompagnati dall’Ispettore Dott. Mirko Oropallo (tra l’altro Presidente regionale della Associazione Donatori Nati), si sono presentati presso la sede AVIS, al fine di effettuare la propria donazione di Sangue.
La "Maratona del Donatore" è una iniziativa di grande valore etico e morale che viene costantemente portata avanti dalla "Associazione Donatori Nati", iniziativa che si svolge sull'intero territorio nazionale attraverso la quale la Polizia di Stato dimostra di essere al servizio dei cittadini a 360°, dunque non solo con funzioni di Ordine Pubblico e Sicurezza, ma anche a supporto totale della collettività.
Un sentitissimo ringraziamento, da parte dell’intero Consiglio Direttivo di AVIS Comunale Alessandria va al Direttore della Scuola Allievi Agenti di Polizia – Caserma Cardile, nonché al personale che ha accompagnato gli allievi nel giorno della donazione di sangue.
1 - 5 ottobre - Novi Ligure - Ovada - Tortona
FOCUS SULL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE AL FESTIVAL DELLE CONOSCENZE
Presentata la sesta edizione del Festival delle Conoscenze, l’appuntamento annuale con le nuove frontiere del sapere organizzato da Fondazione ACOS per la Cultura che si terrà dal 1° al 5 ottobre 2024. La novità di quest’anno riguarda i contenuti dei 27 appuntamenti in programma. Infatti, per la prima volta, al centro della manifestazione ci sarà un unico grande tema cardine: l’intelligenza artificiale. Come nelle scorse edizioni, il Festival si svilupperà in tre città del territorio: Novi Ligure, Ovada e Tortona. Durante il Festival, all’interno di conferenze, laboratori didattici, dimostrazioni di robotica e spettacoli teatrali, saranno presentati i cambiamenti epocali che ci attendono, le opportunità e i rischi che l’A.I. comporta su temi etici e sociali e in molti campi delle attività umane: studio, didattica, lavoro, ricerca scientifica, informazione, arte, agricoltura e ambiente. Il programma prevede, inoltre, dimostrazioni di tecnologie multisensoriali come la robotica sociale e le interazioni anche emotive dell’A.I. per favorire apprendimento e relazioni di giovani e adulti.
L’iniziativa è realizzata in collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona ed Enoteca Regionale di Ovada e del Monferrato ed è patrocinata dai Comuni di Novi Ligure, Ovada e Tortona.
La partecipazione alle conferenze e agli spettacoli in programma sarà gratuita e aperta a tutti.
Alcune anticipazioni:
- Saranno 30 i relatori che accompagneranno i partecipanti, nei 5 giorni del Festival, alla scoperta nel
mondo dell’A.I., tra loro: docenti universitari, ricercatori, divulgatori scientifici, influencer, attori, registi
teatrali, musicisti, teologi, giornalisti, ingegneri informatici.
- Rispetto alle precedenti edizioni, la Fondazione ACOS ha esteso l’offerta culturale e formativa agli
studenti delle scuole elementari e medie con laboratori didattici di divulgazione scientifica permettendo ai più piccoli di apprendere giocando.
- Il Festival si concluderà con un evento ludico a cura dell’Osservatorio Astronomico di Genova in Piazza Dellepiane a Novi Ligure sabato 5 ottobre, dalle ore 15. Saranno organizzati laboratori scientifici didattico divulgativi dedicati ai bambini ma divertenti e attrattivi anche per gli adulti.
Il Festival a teatro
Il programma particolarmente intenso prevede, inoltre, lo spettacolo teatrale di Lucilla Giagnoni “Furiosa
Mente”, 2 ottobre alle ore 21 a Tortona presso il Teatro Civico Comunale. Mentre, il Teatro Marenco di Novi, venerdì 4 ottobre alle ore 18, ospiterà la lectio magistralis di Massimo Polidoro “La scienza dell’incredibile”; a seguire alle ore 21 la pièce teatrale di Laura Curino “Big Data”. Ingresso libero sino ad esaurimento posti.
Formazione per i docenti delle scuole secondarie
A completare la proposta formativa, in questa edizione, ci sarà l’appuntamento “Esseri umani e A.I. nelle scuole” del 1° ottobre alle 15 al Museo dei Campionissimi con il prof. Riccardo Milanesi, Docente Scuola Holden Torino. L’evento è coordinato da Maria Elisabetta Lanzone, Associazione PerCorsi, in collaborazione col Liceo “E. Amaldi” di Novi Ligure. L’incontro ha validità di formazione per i docenti delle scuole secondarie. Per info e prenotazioni: percorsi.cultura@gmail.com
Il Festival diffuso
La qualità dei relatori e i patrimoni di culture e conoscenze che eccezionalmente si riversano nelle comunità coinvolte in occasione del Festival, hanno suggerito la naturale, più diffusa e inclusiva evoluzione del format.
Per la prima volta gli eventi del Festival delle Conoscenze, oltre che nelle sedi tradizionali, si terranno in Piazza Dellepiane, presso la Biblioteca Civica, il Teatro Marenco e il Museo dei Campionissimi a Novi, quindi, presso il Teatro Civico Comunale e la sala conferenze della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona e presso l’Enoteca Regionale di Ovada e del Monferrato.
Novi Ligure
LA “TORRE D’ORO” AL PREFETTO PAOLO PONTA
La cerimonia sabato 5 ottobre alla Maddalena
È stato assegnato al novese dott. Paolo Ponta, Prefetto di Piacenza, il premio Torre d’Oro 2024, XXXIX edizione. La cerimonia della consegna si terrà sabato 5 ottobre, alle 10,30, a Novi Ligure nella suggestiva cornice storico-artistica dell’Oratorio di Santa Maria Maddalena e del SS. Crocifisso, in via G.C. Abba 28. Il riconoscimento Torre d’Oro è stato istituito nel 1985 dal Centro Studi “In Novitate” su idea dei soci fondatori Dino B. Bergaglio ed Egidio Mascherini, per premiare l’impegno di un novese, persona fisica o giuridica, e che si distingue nei vari campi della cultura, del sociale, dell’economia o dello sport, e che onora la nostra Città.
Il premio Torre d’Oro si avvale del Patrocinio del Comune di Novi Ligure, della Provincia di Alessandria e della Regione Piemonte. Nella circostanza saranno messe in luce le benemerenze del dott. Paolo Ponta, autore di una brillante carriera che può essere riassunta, brevemente, nei seguenti momenti:
- Laurea in Giurisprudenza.
- Dal 1° settembre 1988 al 2 aprile 1989 Istruttore Direttivo Amministrativo - Capo Servizio Segreteria e Personale presso il Comune di Chivasso (TO);
- Dal 3 aprile 1989 al 31 dicembre 2001 Funzionario della carriera prefettizia assegnato alla Prefettura di Alessandria;
- Dal 1° gennaio 2002 promosso alla qualifica dirigenziale di Viceprefetto.
- Dal 1° dicembre 1993 al 19 giugno 2011 ha svolto le funzioni di Capo di Gabinetto presso la Prefettura di Alessandria;
- Dal 20 giugno 2011 al 1° novembre 2018 ha svolto le funzioni di Viceprefetto Vicario Coordinatore della Prefettura di Asti;
- Dal 2 novembre 2018 al 12 novembre 2023 ha svolto le funzioni di Viceprefetto Vicario Coordinatore della Prefettura di Alessandria;
- In data 3 novembre 2023, nominato Prefetto, è stato destinato dal Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’Interno, a svolgere dal 13 novembre le funzioni di Prefetto di Piacenza;
- Ha frequentato seminari e corsi di aggiornamento presso la Scuola Superiore dell’Amministrazione dell’Interno (SSAI) e la Scuola Nazionale di Amministrazione (SNA) in materia di mediazione, gestione emergenze, gestione uffici stampa, etica dei valori, ecc.
- Docente presso il centro di formazione professionale della Regione Piemonte di Alessandria, presso la Scuola Allievi Agenti della Polizia di Stato di Alessandria e presso l’Università del Piemonte Orientale Facoltà di Economia-sede di Casale Monferrato in qualità di Professore a contratto;
- Commissario Prefettizio e Straordinario in numerosi Comuni delle Province di Alessandria e Asti, tra cui, dal 4 luglio 2022 al 30 maggio 2023, della Città di Novi Ligure è stato Commissario (prefettizio e successivamente straordinario);
- Presidente di Commissioni e Sottocommissioni Elettorali Circondariali nelle Province di Alessandria e Asti.
Interverranno come relatori, coordinati dalla prof.ssa Maria Angela Soatto: Rocchino Muliere, Sindaco di Novi Ligure; ing. Gianni Castellani; Renzo Piccinini, Presidente del Centro Studi “In Novitate” ODV; dott. Fabrizio Scarsi, Vice Presidente del Centro Studi “In Novitate” ODV; dott Carlo Varni, Cav. di Gran Croce.
Il dott. Paolo Ponta terrà una lectio magistralis il cui titolo si ispira all’articolo 54 della Costituzione Italiana: “Con disciplina ed onore: Funzione Pubblica e servizio alla Comunità”.
Premio Torre d’Oro - Albo d’oro
1985 - Franco Bricola
1986 - Beppe Levrero
1987 - Carlo Gambarotta
1988 - Domenico Corte
1989 - Andrea Chiapuzzo
1990 - Serafino Cavazza
1991 - Luigia Galliani
1992 - Stefano Pernigotti S.p.A.
1993 - Eraldo Leardi
1994 - Luigi Bussolino
1995 - Lelio Cremonte
1996 - Egidio Mascherini
1997 - Giancarlo Parodi
1998 - Padre Cesare Pesce
1999 - Bioindustria L.I.M.
2000 - Cesare Simonassi
2001 - Claudio G. Fava
2002 - Maurizio Barzizza
2003 - Sergio Valditerra
2004 - Luciana Iraldo Fondacaro
2005 - Luciano Girardengo
2006 - Enrico Mazzoni
2007 - Luigi Guido
2008 - Don Giuseppe Bruniera
2009 - Franco Contorbia
2010 - Società Elah Dufour Novi
2011 - Marica Venturino Gambari
2012 - Società Ginnastica “Forza e Virtù 1892”
2013 - Valerio Binasco
2014 - A. N. D. V. S.
2015 - Comitato di Novi Ligure CRI
2016 - Claudio Bisio
2017 - Luca Ubaldeschi
2018 - Gianni Ghiglione
2019 - Dino Biagio Bergaglio
2020 - sospesa
2021 - Paola Francesca Rivaro
2022 - Ass. Naz. Alpini - Gruppo di Novi Ligure
2023 - Amm. Giuseppe Cavo Dragone
2024 – Dott. Paolo Ponta
Presentati a Palatium Vetus
I VINCITORI DEL PREMIO “ACQUI STORIA”
Giunto alla 57a edizione
La 57ª edizione del Premio Acqui Storia ha registrato un record assoluto di partecipazione da parte di Editori e Autori: 229 sono i volumi che hanno concorso al Premio, che anno dopo anno si conferma una meta ambita da Autori ed Editori, sempre attenti al consueto appuntamento annuale. L’alto numero di volumi partecipanti, che si mantiene costante nel tempo, è la dimostrazione della serietà, dell’autorevolezza e della popolarità non solo italiana, ma europea acquisita dal Premio Acqui Storia.
Tra i finalisti individuati in occasione della prima riunione, le Giurie hanno selezionato i vincitori della corrente edizione. Vincitori del concorso letterario sono Maria Teresa Giusti con il volume Relazioni pericolose. Italia fascista e Russia comunista, edito da Società Editrice Il Mulino, per la Sezione storico-scientifica; Frediano Sessi con il volume Oltre Auschwitz. Europa orientale, l’Olocausto rimosso, edito da Marsilio Editori, per la Sezione Storico-Divulgativa; Ilaria Rossetti, con il volume La fabbrica delle ragazze, edito da Bompiani Editori, per la sezione del Romanzo Storico; Adam Gidwitz con il volume La leggenda dei tre bambini magici e del loro cane santo, edito da Giuntina Edizioni per la nuova Sezione Ragazzi. Vincitori del Concorso Scolastico Nazionale History Lab sono:
1° Classificato ITIS G. MARCONI (Pontedera) – L’esile memoria delle rose – Progetto extracurriculare “Vivere la storia” – Docente coordinatore: Francesca Gori;
2° Classificato IIS GUIDO PARODI (Acqui Terme) – I 50 giorni di Leros. Settembre – novembre 1943: un episodio di resistenza italiana nell’Egeo orientale – 2D Liceo Classico: studenti Giulia Forin e Matteo Piombo; 3D Liceo Classico: studenti Isabella Marchelli e Tommaso Pesce – Docente coordinatore: Massimo Rapetti;
3° Classificato IIS RITA LEVI-MONTALCINI (Acqui Terme) – Resistere alla guerra: intorno all’articolo 11 della Costituzione – Classe III Finanza & Marketing SIA e Turistico (Plesso Economico IIS Rita Levi-Montalcini): studenti Gemma Boido, Gabriele Bosca, Michelle Muratore, Diego Pileri – Docenti coordinatori: Giulio Sardi e Laura Caneva.
La Giuria ha inoltre assegnato una menzione speciale a Romano Cappelletto e Angela Iantosca per il volume Ventuno. Le donne che fecero la Costituzione, edito da Paoline Edizioni.
La cerimonia di premiazione della 57ª edizione del Premio Acqui Storia si terrà sabato 19 ottobre p.v. alle ore 17.00 presso il Teatro Ariston di Acqui Terme, Piazza Matteotti. Sarà condotta da Roberto Giacobbo, giornalista , docente universitario, conduttore ed autore televisivo di programmi di successo quale Freedom – Oltre il confine.
Nel corso della cerimonia, accanto agli Autori Vincitori delle quattro sezioni (sezione storico-scientifica, sezione storico-divulgativa; sezione del romanzo storico; sezione ragazzi) e agli Istituti che si sono distinti nel Concorso Scolastico Nazionale History Lab, saranno inoltre consegnati i riconoscimenti speciali “Testimone del Tempo” e “Premio alla Carriera”, tradizionalmente assegnati a personalità che si sono particolarmente distinte nel mondo della cultura, della politica, del giornalismo, dell’arte, della scienza e dello spettacolo ed abbiano, con il loro operato, contribuito ad illustrare in modo significativo gli avvenimenti della storia e della società contemporanea e il premio speciale “La Storia in TV” attribuito a trasmissioni televisive a carattere storico-divulgativo: le personalità insignite di questi prestigiosi premi saranno annunciate alla stampa con un successivo comunicato.
Come da tradizione, le giornate conclusive del Premio offrono una pluralità di eventi che mirano a introdurre la cerimonia di premiazione del Premio Acqui Storia: quest’anno gli eventi si presentano diversificati nel genere, una combinazione di approfondimenti culturali, musica, archeologia, cinematografia, tutti appuntamenti che hanno la storia come denominatore comune, in tutte le sue accezioni e permettono di coinvolgere fasce di pubblico eterogeneo. Il programma prevede, per la serata di sabato 12 ottobre, alle ore 18:00 in Piazza Bollente l’esibizione del Coro Femminile di Argostoli (Cefalonia), invitato dal Premio Acqui Storia per commemorare, insieme alla Città di Acqui, l’eroismo dimostrato dal popolo greco di Cefalonia durante i tragici eventi della Resistenza che ha visto il popolo greco e il popolo italiano uniti nella comune missione della guerra di liberazione. Il Premio Acqui Storia fu istituito nel 1968 per ravvivare e onorare il ricordo della Divisione Acqui e del suo sacrificio, consumatosi nel settembre 1943 nelle isole ioniche di Cefalonia e Corfù: l’eccidio avvenuto per opera dei Tedeschi nella grande isola di Cefalonia tra il 15 ed il 24 settembre 1943 con i caduti della “Divisione Acqui” non solo nel nome, ma nel ricordo e nel cuore, colpì la nostra città. La gloriosa Divisione che portava il nome di Acqui era e resta un simbolo di valore, di fedeltà alla Patria, di eroismo. L’8 settembre 1989 venne ufficialmente consacrato il gemellaggio tra la città di Argostoli (capitale dell’isola di Cefalonia) ed Acqui Terme, in memoria di quei sopravvissuti al massacro della Divisione Acqui che si unirono alla Resistenza greca. Il Coro di Argostoli rappresenta una realtà culturale importante per l’Isola di Cefalonia. Nell’autunno del 2017 il Coro e Mandolinata di Argostoli ha avviato un Progetto pilota, il laboratorio corale delle donne, e nel febbraio del 2018 la direzione del coro femminile è stata assunta dalla stimata Alexia Martselou. Il coro è composto da 25 membri. Dopo aver preso parte a numerosi eventi sull’isola di Cefalonia, nel 2022 è apparso al festival che è stato organizzato dal coro di ”Liopetra” dell’Associazione “Nuovi Orizzonti” del Comune di Eurota a Scala di Laconia.
Nel giugno del 2023 ha partecipato al sesto Incontro Panellenico dei Cori nell’ambito della festa di Pentecoste e dello Spirito Santo a Kiparissia. Nel marzo del 2024 ha partecipato al Concerto Nazionale “Eleftheria 2024” di Cipro, uno spettacolo unico in Europa con 2.000 cantanti, che si e svolto a Nicosia.
Gli eventi proseguiranno nella giornata di venerdì 18 ottobre alle ore 10.00 presso il Teatro Ariston, Piazza Matteotti, con un ospite d’eccezione: l’Archeologo e Egittologo Zahi Hawass, affiancato in questo excursus storico dal noto divulgatore scientifico Roberto Giacobbo, terrà una lectio magistralis destinata agli studenti degli Istituti di Istruzione Superiore del territorio, ma aperto anche a tutto il pubblico che potrà intervenire, sull’argomento; Cleopatra e la Valle delle Mummie. Un momento dedicato alla storia antica: nel marzo del 1996 un gruppo di archeologi condotti dal Dr. Zahi Hawass hanno avviato gli scavi nell'area desertica a circa 6 km da El-Bawiti, a sud del tempio di Alessandro Magno. La scoperta, si racconta, si deve a un mulo
rimasto impigliato in un buco con una zampa. Scavarono in quattro punti ognuno dei quali rivelò una tomba contenente corpi imbalsamati, letteralmente affastellati. Le mummie, ricoperte d’oro e ricche di decorazioni, sono in ottimo stato di conservazione. Tra queste, il corpo imbalsamato di una madre che stringe al petto quello del figlio. Accatastati in quelle che probabilmente erano tombe di famiglia, si rinvennero 142 mummie attorniate da scarabei, collane, orecchini di corniola, braccialetti d’argento e accompagnate da immagini del dio della fertilità, Bes e si dice che ce ne possano essere fino a 10.000 in quella che è la più grande necropoli dell’Egitto. Ulteriori indagini eseguite nel maggio del 2000, alcune delle quali riprese in diretta dalle telecamere di un noto canale televisivo, portarono alla luce la sepoltura di Djedkhonsuefankh, famoso personaggio della XXVI Dinastia, molto conosciuto dagli storici e dagli archeologi che lo hanno cercato per decenni. Poiché gli scavi continuano, l’area è spesso preclusa al pubblico, ma è probabile che il sito denominato Valle delle Mummie diventi nell’immediato un grande museo all’aperto.
Nella stessa mattinata, Adam Gidwitz, lo scrittore americano vincitore del Premio Acqui Storia Sezione Ragazzi con il volume La leggenda dei tre bambini magici e del loro cane santo, Giuntina Edizioni, incontrerà le scuole secondarie di primo grado presso la sala conferenze della Scuola Secondaria Bella in Via B. Salvadori alle ore 10,00. L’Autore presenterà il suo volume e dialogherà con gli studenti, con la gentile collaborazione del dottor Matteo Colombo, traduttore di professione.
Nel pomeriggio di venerdì 18 ottobre alle ore 14.00, sempre presso il Teatro Ariston, avrà luogo il tradizionale incontro degli Autori vincitori con il pubblico.
Nella serata di venerdì 18 ottobre alle ore 21.00 il pubblico è invitato alla première del film Servitori di storie, il nuovo cortometraggio distribuito da Sciarada e scritto da Valerio Marcozzi, con un cast di attori, anima e volto della produzione, quali Giuseppe Diano, Barbara Eforo, Diego Casale, Federico Clerico, Andrea Robbiano e Valentina Reggio. Il film racconta la storia di Beppe, un libraio rassegnato: da mesi i franchising e l’e-commerce lo stanno riducendo al fallimento. Un giorno, fa il suo ingresso nella libreria una donna misteriosa: non parla, comunica solo attraverso il suo block-notes. Chiede a Beppe un libro a lui sconosciuto. Eppure, tra gli scaffali, lo trova. Tutte le sue pagine sono bianche. Tutte tranne una. La sua lettura trasporta Beppe dentro la storia di un pirata, di un mago e di un collezionista di maniglie. Qualcosa nella storia si è rotto, esattamente come nella vita di Beppe. Toccherà a lui aggiustarlo, e nel frattempo, aggiustarsi (https://www.facebook.com/servitoridistorie).
Valerio Marcozzi, nasce il 12 marzo 1983 di Acqui; laureato in informatica, regista e specializzato in effetti visivi. Da sempre nutre il concetto di trasformare la fantasia e la creatività personale in emozioni, da trasmettere a chi guarda le sue creazioni, fonda così la sua azienda Valerio Marcozzi Visual Communication. Cresce in ambito lavorativo collaborando con diversi professionisti del settore cinematografico nella realizzazione di spot tv, effetti visivi per produzioni, progetti di comunicazione e cortometraggi. Crea progetti educativi per le scuole, insegna nelle scuole primarie e secondarie che tutto ciò che puoi immaginare è reale attraverso il cinema e realizza workshop dedicati al pubblico adulto. Tra i suoi lavori più importanti c’è “Il Fabbricante di Scintille” pluripremiato in molti festival italiani. Nel 2022 fonda l’associazione DiOGniArte APS con l’obiettivo di promuovere l’arte in tutte le sue forme. Grazie a questa iniziativa, ha creato Corte dei Corti Film Festival, rassegna cinematografica itinerante nel Monferrato dedicata ai cortometraggi italiani, di cui è il direttore artistico. Il festival ha rapidamente guadagnato riconoscimento, diventando un appuntamento importante per registi, produttori e appassionati di cinema.
La produzione è stata realizzata con il sostegno di Rotary Club di Acqui Terme, Lions Club di Acqui Terme, Pompe Garbarino S.p.A., Alice Tirri - Tirri S.r.l., con il patrocinio del Comune di Acqui Terme, Comune di Alessandria, Comune di Bergeggi, Regione Piemonte, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo, Associazione Nazionale Bersaglieri Sezione E. Franchini, con il sostegno di Fondazione Film Commission Torino-Piemonte.
“Un programma ricco quello della 57ª edizione del Premio Acqui Storia che vede protagonisti alcuni elementi iconici del panorama culturale i quali, aspettando l’Acqui Storia, spostano l’attenzione sulle differenti tipologie di divulgazione storica: la musica come testimonianza, l’archeologia come ricostruzione di civiltà antiche, la cinematografia come interpretazione storica e sociale, il dialogo degli Autori con il pubblico - ha dichiarato il Sindaco di Acqui Terme dottor Danilo Rapetti Sardo Martini – Un premio che si rinnova e diversifica, di edizione in edizione, le proposte, mantenendo in tal modo alto il valore della manifestazione.
“Il Premio Acqui Storia è un progetto proprio che la Fondazione – afferma il presidente, notaio Luciano Mariano – ha ereditato dalla Cassa di Risparmio di Alessandria e che ha sempre rappresentato un fiore all’occhiello del nostro programma culturale. È uno degli eventi letterari più longevi e prestigiosi a livello regionale e nazionale e l’eccezionale numero di volumi presentati quest’anno dalle case editrici dimostra la vitalità di una iniziativa giunta alla 57° edizione e capace di presentarsi al pubblico con un format sempre rinnovato e coerente con l’obiettivo di diffondere i valori della nostra storia non solo tra il grande pubblico, ma anche e soprattutto tra le giovani generazioni”.
“Una kermesse di appuntamenti intesa a rilanciare la cultura storica e letteraria, stimolando la creatività e lo spirito critico dei giovani e non solo, occupandosi nel contempo di celebrare coloro che negli anni si sono particolarmente distinti in campo culturale: tutto questo è Acqui Storia – ha rimarcato l'Assessore alla Cultura dottor Michele Gallizzi – Ringrazio profondamente tutti coloro che sostengono il Premio, in primis la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, sponsor principale del Premio, e i sostenitori tutti, così come le Giurie, il cui lavoro si conferma di anno in anno fondamentale per la buona riuscita della manifestazione. Ringrazio inoltre Editori e Autori per la loro sensibilità nei confronti del nostro Premio che si impegna costantemente per ampliare i confini della produzione storiografica nel mondo”.
Negli ultimi anni hanno calcato il Teatro Ariston di Acqui Terme per ritirare i premi Carlo Verdone, Pupi Avati, Folco Quilici, Enrico Vanzina, Pier Francesco Pingitore e Claudia Cardinale, Stefano Zecchi, Mario Cervi, Giuseppe Vacca, Bruno Vespa, Maurizio Molinari, Vittorio Feltri, Livio Berruti, Marcello Veneziani, Maria Gabriella di Savoia, Uto Ughi, Gianpaolo Pansa, Valerio Massimo Manfredi, Franco Battiato, Massimo Ranieri, Simone Cristicchi, Maurizio Belpietro, Franco Cardini, Mario Orfeo, Paolo Isotta, Pietrangelo Buttafuoco, Dario Ballantini, Gigi Marzullo, Piero Angela, Antonio Patuelli, Italo Cucci, Giuseppe Galasso, Maurizio Molinari, Liliana Segre, Alessandro Barbero e tanti altri.
Il Premio Acqui Storia ha ottenuto nel tempo l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana e il patrocinio del Presidente del Consiglio, del Presidente del Senato, del Presidente della Camera dei Deputati e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali ed è sostenuto dai suoi enti promotori la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, massimo Ente finanziatore del Premio, la Regione Piemonte, la Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, C.T.E. Costruzioni Tecno Elettriche S.p.A., Istituto Nazionale Tributaristi, Gruppo Amag, Gruppo Benzi, B.R.C. S.p.A. Automazione Industriale e il Comune di Acqui Terme, cui fa capo la concreta organizzazione della manifestazione.
Tortona
IL MAGGIORE GIANLUCA BELLOTTI
NUOVO COMANDANTE DELLA COMPAGNIA CARABINIERI
Il Maggiore Gianluca Bellotti, 48 anni, è il nuovo Comandante della Compagnia Carabinieri, dopo l’avvicendamento con il Capitano Domenico Lavigna, che nello stesso giorno ha assunto il comando dell’omologo comando di Imola.
Laureato in Scienze dell’Amministrazione, si è arruolato nell’Arma nel 1997 e, al termine della Scuola Marescialli, è stato trasferito alla Stazione Carabinieri di Milano Porta Garibaldi. Dal 2003 al 2010, sempre a Milano, ha prestato servizio allo Stato Maggiore della Legione Carabinieri Lombardia.
Nel 2010 è promosso Sottotenente e, al termine del corso applicativo presso la Scuola Ufficiali, viene assegnato alla Scuola Allievi Carabinieri di Reggio Calabria con l’incarico di Comandante di Plotone Allievi e Insegnante di discipline tecnico giuridiche.
Dal 2012 al 2015 ha comandato il NORM della Compagnia di Desenzano del Garda (BS) e dal 2015 al 2017 quello della Compagnia di Bonorva (SS). Promosso Capitano nel 2017 è stato trasferito al Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Milano, dove si è occupato in particolare di reati contro la pubblica amministrazione, conseguendo nello stesso periodo diverse specializzazioni, tra cui quella di responsabile di Unità Antidroga, Crimini Ambientali e Misure Patrimoniali.
Dal 2019 al 2024, divenuto Maggiore, ha diretto la Sezione Cyber Investigation del Nucleo Investigativo di Milano, specializzandosi in crimini informatici, Open Source Intelligence e IT Solution presso il CEPOL di Budapest, l’Agenzia dell’Unione Europea per la formazione delle autorità di contrasto (fino al 2016, Accademia europea di polizia). Conoscitore delle lingue inglese e francese, nel maggio scorso è stato scelto per la partecipazione al “TOPCOP Exchange Programme” di CEPOL per lo scambio di competenze investigative tecnico- forensi con le Forze di Polizia della Repubblica di Armenia.
Confagricoltura Alessandria
“SCATTA IL VERDE, VIENI IN CAMPAGNA” COMPIE 33 ANNI E NON SMETTE DI CRESCERE
Torna, per il 33° anno consecutivo, il programma di informazione agroalimentare, rivolto a tutte le scuole della provincia di Alessandria, “Scatta il Verde, vieni in campagna”, promosso da Agriturist Alessandria e Confagricoltura Alessandria, con il patrocinio della regione Piemonte, della Provincia di Alessandria e il supporto di USR Piemonte - Ufficio IV - Ambito Territoriale di Alessandria.
Lo scorso anno il numero alunni che hanno partecipato ad una delle attività contenute nel programma, o che hanno fatto visita alle fattorie didattiche, ha toccato un nuovo record: sono infatti 303 le classi coinvolte, per un numero complessivo di 6.647 studenti.
La fascia più numerosa è quella della scuola primaria, con 188 classi per 4.061 alunni.
Cresce la partecipazione di alunni delle scuole secondarie di II grado, grazie ad attività mirate, come gli incontri nelle classi di Anga, giovani di Confagricoltura Alessandria e la collaborazione con Piccola Industria di Confindustria in occasione del Pmi Day. Il numero di studenti coinvolti è infatti passato da 330 a 425 (da 10 a 18 classi)
E’ in diminuzione, invece, l’affluenza dei bambini della scuola dell’infanzia (43 classi, 1.014 alunni) mentre per la scuola secondaria di primo grado (medie) hanno partecipato 18 classi per 425 alunni; si tratta, anche in questo caso, di numeri in aumento.
“Siamo soddisfatti dei numeri in crescita che testimoniano una sempre maggiore attenzione da parte delle istituzioni scolastiche e delle famiglie ai temi della ruralità, sostenibilità e rispetto dell’ambiente – commenta Franco Priarone, presidente di Agriturist Alessandria – Negli anni abbiamo affinato proposte sempre più complete e coinvolgenti. I risultati indicano che abbiamo intrapreso la strada corretta per stabilire un canale di comunicazione convincente con gli studenti, gli insegnati e le famiglie”.
Tra qualche novità e molte conferme, l’edizione 2024/2025 ripropone l’attività “Dal campo al banco con Anga” a cura dei giovani agricoltori di Anga Alessandria che torneranno nelle aule di scuola per un confronto con gli studenti degli istituti secondari di primo e secondo grado affrontando i temi dell’innovazione in agricoltura, del significato del concetto di “sostenibilità”, della formazione, del ciclo dell’acqua.
E’ invece una novità assoluta, la proposta “Accadde 30 anni fa” inserita nel calendario del trentennale dell’alluvione. Spiega il direttore di Confagricoltura Alessandria Cristina Bagnasco: “Per tutto il mese di novembre, gli studenti potranno ascoltare dalle parole degli agricoltori, visitando le aziende più colpite, i racconti di quelle giornate, visitando i luoghi dove, nel 1994, l’acqua del Tanaro divenne fango. L’intento è quello di condividere e tramandare la memoria anche facendo rivivere, attraverso il filtro di testimonianze dirette e indirette, quei momenti di paura, seguita dalla speranza, come stimolo per imparare e non gli ripetere gli errori del passato”. Questa attività, come le altre inserite nel programma “non rappresentano solo un’opportunità didattica, ma anche uno strumento a disposizione delle scuole per favorire l’aggregazione e l’inclusione tra alunni della stessa classe”, aggiunge Bagnasco
Viene inoltre riproposta la collaborazione con Piccola industria di Confindustria Alessandria in occasione del PMI Day (122 novembre 2024) che offre la possibilità alle scolaresche di conoscere da vicino il mondo produttivo della piccola e media industria.
“I profondi cambiamenti che stanno segnando questi ultimi anni, a partire da quelli climatici, impongono risposte a tutti i livelli. Dialogare con i bambini e i giovani è quindi sempre più importante, per trasmettere loro quelle conoscenze, rapportate ovviamente alle età, che potranno diventare, in futuro, strumenti per affrontare i cambiamenti – dichiara la presidente di Confagricoltura Alessandria Paola Sacco – Soprattutto per i più piccoli, tali conoscenze passano anche attraverso l’esperienza diretta di una giornata trascorsa a contatto con la terra, gli animali, le piante e tutto ciò che è agricoltura”.
“Gli insegnanti sono il tramite tra i bambini, le famiglie e gli agricoltori che sono accreditati come operatori di fattoria didattica. A loro sarà rivolto, quest’anno, un open day virtuale, sulla scorta di quello organizzato lo scorso anno e che ha dato ottimi risultati – anticipa Franco Priarone - E’ nostra intenzione individuare una data, nella prima parte dell’anno scolastico, e ‘invitare’ gli insegnati a collegarsi on line per scoprire, tramite i canali internet e social di Confagricoltura Alessandria, le nostre proposte didattiche”.
La pubblicazione, giunta alla 33esima edizione, è suddivisa in due parti. Nella prima “Le attività 2023/2025 sono illustrate le iniziative a regia diretta dell’Associazione con le proposte: dal banco al campo con ANGA, Salviamo gli insetti impollinatori; PMI DAY – Industriamoci, in collaborazione con Piccola Industria di Confindustria Alessandria; Accadde trent’anni fa; Tutto il buono delle verdure fresche; Dal grano al pane; Orto Didattico.
Nella seconda parte sono illustrati i laboratori proposti da “Le fattorie didattiche di Agriturist” riconosciute dalla Regione Piemonte con l’iscrizione nell’elenco ufficiale.
Nell’ultima pagina, infine, sono indicati gli agriturismi di Agriturist Alessandria, a ricordare la mission primaria dell’associazione, l’accoglienza turistica in campagna.
Le proposte, che sono rivolte a tutte le scuole dell’infanzia, primarie, secondarie di primo e secondo grado, sono riassunte nella pubblicazione cartacea, mentre il dettaglio può essere scaricato dal nostro sito www.agrituristmonferrato.com.
StOriE CoSì (5) –
Il burbero fioraio e il giudice severo
Questa storia è totalmente inventata, scaturita dalla mescolanza di vecchi ricordi, ispirati a uomini e luoghi che non esistono più, e comunque totalmente trasfigurati dalla macina della fantasia. «E’ un po’ triste», mi ha detto Filippo Pietro mentre gliela raccontavo per dargli gli spunti da cui ricavare l’illustrazione. Sì, è un po’ triste, perché ci sono giorni un po’ così, in cui nascono StOriE, un po’ CoSì. Ma, poiché, comunque, «na storia béla fa piasì cüntela», io la racconto. Nel diffuso frastuono rabbioso e ostile, abbiamo un gran bisogno di storie che non fanno arrabbiare, che contengono un senso di giustizia e lasciano aperta la fessura della speranza. Tra cronaca e romanzo, hanno un posto ideale le «StOriE CoSì», racconti verosimili con i connotati della verità autentica e possibile. Buona lettura e appuntamento a lunedì prossimo con un’altra «béla storia».
SILVANA MOSSANO
StOriE CoSì (6) – Il parroco, la Gloria e il direttore d’orchestra
Ci fu un tempo in cui la vita delle comunità era regolata sui rintocchi della campana. Aveva un linguaggio da tutti riconosciuto e condiviso. Poi, però, il suono della campana è finito… in tribunale. Come è potuto accadere? Qui narro una storia scaturita un po’ dalla fantasia e un po’ no. Poiché, comunque, «na storia béla fa piasì cüntela», io la racconto. Nel diffuso frastuono rabbioso e ostile, abbiamo un gran bisogno di storie che non fanno arrabbiare, che contengono un senso di giustizia e lasciano aperta la fessura della speranza. Tra cronaca e romanzo, hanno un posto ideale le «StOriE CoSì», racconti verosimili con i connotati della verità autentica e possibile. Buona lettura e appuntamento a lunedì prossimo con un’altra «béla storia».
SILVANA MOSSANO
L’ing. Umberto Coppo ucciso dal mesotelioma. Il fratello Riccardo vietò l’amianto a Casale nel 1987
È morto giovedì 29 agosto nella sua casa in Strada San Giorgio Lanza, l’ingegner Umberto Coppo, professionista casalese titolare di un noto studio tecnico e già presidente della Junior Calcio. Il mesotelioma, diagnosticato pochissimi mesi fa, lo ha stroncato all’età di 80 anni, compiuti a gennaio scorso.
A volte il destino non si accontenta di colpire, sembra voler infierire, beffare, si compiace del più perfido paradosso. Suo fratello Riccardo, di un anno più giovane (classe 1945), storico sindaco casalese, aveva compiuto un gesto coraggioso e ardito per proteggere questa sventurata comunità; una decisione lungimirante e eroica, specie in quegli anni, che, purtroppo, non è bastata, pur a distanza di tempo, a salvaguardare da quel male ingiusto neppure persone a lui molto vicine, molto care. Circa 40 anni fa, fu proprio il sindaco Coppo (mancato nel 2014) a firmare la famosa ordinanza in cui bandiva l’amianto dal territorio di Casale Monferrato: il primo Comune al mondo in cui fu vietato estrarlo, lavorarlo, commercializzarlo. Era il 1987; la legge nazionale che lo avrebbe messo definitivamente al bando in Italia fu promulgata nel 1992. Coppo aveva capito e aveva cercato ogni mezzo per parare i danni, per scongiurarli, per salvare la sua gente. Quando ancora era presidente del Comprensorio, aveva incontrato un medico di origine casalese, che lavorava a Pavia. Era stato il medico stesso ad averlo cercato. «Professor Coppo – gli aveva detto -, mia madre sta morendo di mesotelioma. Per lei non posso fare più niente, ma voglio dirvi che qui a Casale avete un problema gravissimo e immenso, dovete fare qualcosa». Cominciavano i primi studi epidemiologici, si cercava un appiglio per capire e per agire. La fabbrica Eternit era stata chiusa a giugno 1986, lasciando a casa qualche centinaio di lavoratori. Alcuni mesi dopo, una società francese aveva avanzato l’ipotesi di riaprire lo stabilimento, promettendo l’assunzione di almeno una parte di operai: proposta che venne accolta con entusiasmo, per recuperare posti di lavoro. Riccardo Coppo, nel frattempo, era diventato sindaco. «Va bene – disse -, ma a condizione che nel ciclo produttivo non ci sia più l’amianto». Eh no, fu la risposta degli imprenditori d’Oltralpe, i manufatti saranno di amianto eccome. In che modo impedirlo? Il sindaco emise quell’ordinanza, anche se molti lo avevano messo in guardia: «Attento, Riccardo, verrà bocciata, è una materia che non compete ai Comuni, bensì allo Stato». Ma Riccardo Coppo firmò. Voleva, appunto, proteggere questa comunità, questa sua gente. E sicuramente quella decisione ha spronato e sostenuto una battaglia consapevole e virtuosa, ardua e ininterrotta contro l’amianto, anche se gli strascichi di una lunga produzione industriale durata ottant’anni rilasciano ancora effetti nefasti.un noto studio tecnico e già presidente della Junior Calcio. Il mesotelioma, diagnosticato pochissimi mesi fa, lo ha stroncato all’età di 80 anni, compiuti a gennaio scorso.
SILVANA MOSSANO
E la Romana gridò: «Noi siamo più tanti di voi!». La sentì l’Italia intera
È morta nel primo pomeriggio di mercoledì 11 settembre Romana Blasotti Pavesi. Aveva 95 anni, compiuti il 3 marzo scorso. Nel 1988 era stata nominata presidente dell’Afled (Associazione famigliari lavoratori Eternit deceduti) che, nel 1998, aveva modificato il nome in Afeva (Associazione famigliari e vittime amianto).
Ha rivestito questo ruolo effettivo fino al 2015, mantenendo il titolo di presidente onoraria. Gli era subentrato Beppe Manfredi (morto di mesotelioma l’anno successivo), affiancato dal vice Giovanni Cappa (anch’egli affetto dalla stessa malattia, mancato nel 2020). Dal 2016 è presidente di Afeva Giuliana Busto, sorella di Piercarlo Busto, il Pica, noto atleta casalese stroncato dalla stessa patologia all’età di 33 anni. Romana Blasotti Pavesi era stata insignita dell’onorificenza di Commendatore della Repubblica per il suo alto impegno nella ricerca della giustizia e della verità come presidente dell’Associazione di familiari e vittime amianto.
I consiglieri della coalizione civica «Casale davvero» hanno inoltrato al sindaco Emanuele Capra istanza di proclamare una giornata di lutto cittadino in occasione dei funerali: «Si tratta – scrivono nella richiesta, condivisa dal Pd cittadino – di una persona che è stata simbolo, in Italia e nel mondo, delle lotte all’amianto e che ha saputo comunicare alle generazioni più giovani con le sue intime sofferenze con spirito di resilienza e con una fortissima carica di positività ispirata da una sublime umanità». Il sindaco Capra e il presidente del Consiglio comunale Giovanni Battista Filiberti hanno accolto la proposta: «Un’iniziativa doverosa che unisce trasversalmente tutte le forze politiche, le associazioni e le realtà cittadine».
«Vergognatevi! Noi siamo più tanti di voi!».
Lo urlò a tutta l’Italia, in quei giorni difficili e dolorosi in cui i casalesi si trovarono a fronteggiare una insidia perversa, quella che, all’epoca, su «La Stampa» avevo definito «l’offerta del diavolo». Reminiscenza del catechismo d’infanzia: «Il diavolo – ci aveva ammonito il parroco – si presenta sotto mentite spoglie, ti attira mostrando solo la parte bella e luccicante, ma, state attenti, è un inganno». E così quella offerta di denaro, avanzata dal maggiore imputato del maxiprocesso Eternit per tacitare la voce del Comune di Casale Monferrato, imponendogli la rinuncia alla costituzione di parte civile (cioè, di fatto, imponendogli di non rappresentare più, mai più, la collettività martoriata dall’amianto), mi era venuto di chiamarla così.
L’«offerta del diavolo» aveva scombussolato gli animi.
Quello della Romana era sconquassato. Non si dava pace. Anzi, era molto arrabbiata. «Lo svizzero ha fatto una cosa vergognosa: si è comportato nello stesso modo subdolo con cui l’amianto uccide le persone, colpendole a casaccio» aveva dichiarato a «La Stampa», alla vigilia della sentenza di primo grado.
Nel frattempo, il Comune aveva rivalutato le tentazioni iniziali e aveva respinto l’offerta. «Ringrazio il ministro della Salute Balduzzi e quella grossa parte di città che ha manifestato un profondo senso civico» disse Romana Blasotti Pavesi. «Se si fosse accettato, avrei provato personalmente vergogna a presentarmi ai magistrati che hanno lavorato tanti anni per arrivare a questo momento. Oggi invece provo orgoglio».
SILVANA MOSSANO
StORiE CoSì (4) – La principessa dell’alluvione che beffò gli algoritmi
“È vero, credetemi è accaduto…” cantava Domenico Modugno. Ora, credete anche a me: quel che vi narro, nella storia di oggi, è accaduto. Se non è andata proprio così, ci va vicino. E, poiché, comunque, «na storia béla fa piasì cüntela», io la racconto. Nel diffuso frastuono rabbioso e ostile, abbiamo un gran bisogno di storie che non fanno arrabbiare, che contengono un senso di giustizia e lasciano aperta la fessura della speranza. Tra cronaca e romanzo, hanno un posto ideale le «StOriE CoSì», racconti verosimili con i connotati della verità autentica e possibile. Buona lettura e appuntamento a lunedì prossimo con un’altra «béla storia».
SILVANA MOSSANO
StOriE CoSì (3) – Una torrida notte
di mezza estate con Ercole il panettiere
In una torrida notte di mezza estate, quando non si riesce a dormire, si possono fare curiosi incontri… Questa, lo confesso, non è una storia vera, è inventata di sana pianta (l’ho scritta nell’insopportabile caldissima settimana di Ferragosto), ma è molto verosimile. E, poiché, comunque, «na storia béla fa piasì cüntela», io la racconto. Nel diffuso frastuono rabbioso e ostile, abbiamo un gran bisogno di storie che non fanno arrabbiare, che contengono un senso di giustizia e lasciano aperta la fessura della speranza. Tra cronaca e romanzo, hanno un posto ideale le «StOriE CoSì», racconti verosimili con i connotati della verità autentica e possibile. Buona lettura e appuntamento a lunedì prossimo con un’altra «béla storia».
SILVANA MOSSANO
Le storie di EFFE
“Debrouillez-vous”,
Così recita il quindicesimo articolo della Costituzione congolese:
rimboccatevi le maniche e datevi da fare, non restate a guardare, fate accadere le cose.
Magari iniziate facendo domanda per un campo di volontariato internazionale
Il racconto di ZOE KANDIL
Nella Repubblica del Congo
Lunedì 2 settembre dalle ore 10.00 alle ore 12.00
presso il Laboratorio Civico via Faa di Bruno 39 Alessandria
Prima di partire per una nuova esperienza ci sono molti dubbi, incertezze e aspettative. Spesso la domanda è “ne varrà la pena?”. Il racconto di Zoe, volontaria partita l’anno scorso per Brazzaville, capitale della Repubblica del Congo, con il Servizio Civile Internazionale, risponde appieno a questa domanda.
Così l’APS Colibrì e l’Associazione Don Angelo Campora in collaborazione con il Comune di Alessandria, Ufficio Servizio Civile, organizza un incontro per i ragazzi impegnati in percorsi nei diversi uffici/servizi comunali e degli ETS del territorio, ma anche per le associazioni attive in progetti di cooperazione con il Sud del mondo.
“La Repubblica del Congo è un Paese così complesso, ricco, ma poverissimo, con appena 6 milioni di abitanti saccheggiato dai francesi con un colonialismo di solo sfruttamento, dalle immense risorse del sottosuolo. Anche noi italiani ci facciamo affari, tra le varie cose, abbiamo un contratto di 99 anni per l’approvvigionamento del petrolio. Nel paese manca elettricità e benzina e il finanziamento dei progetti di cooperazione passa attraverso lo stato. L’esperienza di Servizio Civile non è un semplice viaggio da lasciare nei tanti ricordi con altri luoghi visitati, ma è una scelta che parte dal cuore e arriva al cuore degli altri. Può cambiare la prospettiva di una vita intera, può portarti a rivedere le tue priorità e a scegliere quelle in cui riesci a tendere una mano verso chi non vede l’ora di averti vicino, e poi ti accorgi che c’era qualcuno che ti aspettava da sempre e nemmeno lo sapevi.”
Il servizio civile all’estero può essere anche un’ottima opportunità per iniziare a muovere i primi passi nel mondo della cooperazione internazionale, oppure anche solo un modo per sperimentarsi sul campo, spendere i propri talenti, le abilità, e i tanti doni ricevuti nella vita per chi non ha avuto le stesse possibilità. E’ cercare di non tenere per sè i propri studi, ma sfruttarli al meglio e cercare di recare benefici a qualcuno attraverso il proprio lavoro e il proprio operare.
Per info: APS Colibrì colibriassociazione.al@gmail.com cell. 3337855274
Associazione Don Angelo Campora associazionecampora@gmail.com
Alessandria
DISPONIBILE DA SETTEMBRE
LA NUOVA CARTA SOLIDALE “DEDICATA A TE”
La nuova social card “Dedicata a te” per l’anno 2024, carta elettronica di pagamento destinata alle famiglie con determinati requisiti di reddito per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità e abbonamenti ai mezzi di trasporto pubblico o carburanti, sarà disponibile dal prossimo mese di settembre e per quanto riguarda il Comune di Alessandria saranno 1.029 quelle in distribuzione, ciascuna con un importo di € 500, in unica soluzione.
I cittadini non dovranno inviare alcuna e-mail di richiesta, né telefonare o recarsi pressi gli Uffici Comunali perché ai beneficiari verranno comunicate con lettera inviata a mezzo posta le indicazioni necessarie per il ritiro della carta “Dedicata a te”; inoltre, gli elenchi dei nuclei assegnatari della carta “Dedicata a te” saranno disponibili e consultabili accedendo al sito istituzionale del Comune di Alessandria sempre da settembre 2024, con modalità tali da garantire la riservatezza dei dati.
I beneficiari non devono presentare alcuna domanda, essendo individuati d’ufficio dall’INPS tra i possessori dei requisiti previsti; non appena saranno disponibili, le carte potranno essere ritirate presso gli sportelli postali abilitati attraverso i canali messi a disposizione da Poste Italiane.
I beneficiari del contributo sono i cittadini appartenenti ai nuclei familiari, residenti nel territorio italiano, in possesso dei seguenti requisiti alla data della pubblicazione del Decreto (6 Giugno): iscrizione di tutti i componenti nell’Anagrafe della Popolazione Residente (Comune di Alessandria); titolarità di una certificazione ISEE ordinario, di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 5 dicembre 2013, n. 159, in corso di validità, con indicatore non superiore ai 15.000 euro annui.
Il contributo non è concesso ai nuclei beneficiari di assegno di inclusione, carta acquisti o qualsiasi altra misura di inclusione sociale o contrasto alla povertà che preveda l’erogazione di un sussidio economico; non è concesso; inoltre, ai nuclei nei quali ove anche un solo componente è titolare di NASPI, disoccupazione, indennità di mobilità, fondi solidarietà, cassa integrazione o qualsiasi fonte di integrazione salariale erogata dallo Stato.
È concessa una sola carta per ogni nucleo familiare e il Comune di Alessandria riceverà dall'INPS l’elenco dei beneficiari del contributo, nei limiti del numero di carte assegnate, individuati tra i nuclei familiari residenti sul proprio territorio, sulla base dei dati elaborati e messi a disposizione dallo stesso INPS, secondo i seguenti criteri, che si indicano in ordine di priorità decrescente ovvero nuclei familiari, composti da non meno di tre componenti, di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2010, priorità è data ai nuclei con indicatore ISEE più basso; nuclei familiari, composti da non meno di tre componenti, di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2006, priorità è data ai nuclei con indicatore ISEE più basso; nuclei familiari composti da non meno di tre componenti, priorità è data ai nuclei con indicatore ISEE più basso.
Il primo acquisto, finalizzato all’attivazione della carta, dovrà essere effettuato entro e non oltre il 16 dicembre 2024 e l’intero importo presente sulla carta dovrà essere interamente utilizzata entro e non oltre il 28 febbraio 2025.
Azienda Ospedaliero Universitaria di Alessandria
LA CHIRURGIA ROBOTICA AVANZATA
DELL’EQUIPE DEL PROFESSOR PANARO
Sono stati oltre venti gli interventi di chirurgia del fegato realizzati negli ultimi quattro mesi dall’equipe di Chirurgia Oncologica e Robotica del professor Fabrizio Panaro, direttore della struttura a direzione universitaria dell’AOU AL.
Operazioni che hanno riguardato principalmente patologie tumorali e, in particolare, undici sono state realizzate con la tecnica esclusivamente robotica, permettendo quindi ai pazienti di ridurre la morbilità postoperatoria (dolore e complicanze) e uscire rapidamente dall’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Alessandria. Infatti nessuno di questi pazienti è stato rioperato e la durata della degenza media è stata di quattro giorni.
«Questi risultati – ha spiegato il professor Panaro - spingono il nostro centro HUB di Chirurgia Robotica epato-pancreatica tra i primi a livello regionale e nazionale. In concomitanza questi dati chirurgici saranno oggetto di studi multicentrici internazionali di cui la nostra Unità di Ricerca «Robotic & Reseach Unit» (in collaborazione con il DAIRI, il Dipartimento Attività Integrate Ricerca e Innovazione) è il promotore principale. In aggiunta l’attività didattica, realizzata attraverso le due consolle robotiche, attrae medici provenienti da tutta Europa. Un ringraziamento particolare a tutte l’equipe medicali e sanitarie dell’AOU AL coinvolte».
Azienda Ospedaliero Universitaria di Alessandria
GRUPPO DI STUDIO PER LA
DIFFUSIONE DELLE “BEST PRACTICE”
IN GASTROENTEROLOGIA PEDIATIRCA
Responsabile a livello nazionale
il direttore della Pediatria AOU AL Enrico Felici
È Enrico Felici, direttore della Pediatria e DEA Pediatrico dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Alessandria, il responsabile del neo costituito Gruppo di Studio per la diffusione delle “best practice” in Gastroenterologia Pediatrica nelle Pediatrie ospedaliere e nella Pediatria del territorio.
Un progetto della Società Italiana di Gastroenterologia Epatologia e Nutrizione Pediatrica (SIGENP) che ha come obiettivo principale quello di diffondere e implementare le migliori pratiche cliniche, garantendo un’assistenza medica di alta qualità per i pazienti pediatrici affetti da patologie gastroenterologiche.
«Attraverso una maggiore collaborazione e coordinamento tra le diverse realtà regionali – ha spiegato il dottor Felici -, ci proponiamo di garantire un’assistenza medica integrata e di alta qualità per tutti i pazienti pediatrici con patologie gastroenterologiche. In particolare lavoreremo attraverso indagini conoscitive su vari temi a livello nazionale per poi proporre azioni correttive e valutare l’impatto di queste correzioni».
Un progetto che si concentra principalmente su alcuni punti fondamentali quali la promozione di percorsi assistenziali integrati, lo sviluppo di Piani Diagnostici Terapeutici Assistenziali (PDTA), la collaborazione e formazione e la promozione della ricerca in ambito gastroenterologico pediatrico.
E proprio su quest’ultimo aspetto, il Gruppo di Studio sosterrà e promuoverà la partecipazione congiunta a progetti di ricerca multicentrici e allo sviluppo di iniziative di ricerca innovative promosse dalle varie Aree SIGENP; mentre in ambito formativo, saranno organizzati corsi, webinar e altre iniziative nelle diverse Regioni italiane, che offriranno opportunità di aggiornamento professionale e di condivisione delle migliori pratiche cliniche.
Dal 4 all’8 settembre
PANORAMA MONFERRATO
Una mostra diffusa a Camagna (AL), Vignale (AL), Montemagno (AT) e Castagnole Monferrato (AT)
Promuovere una fruizione consapevole e sostenibile del territorio attraverso l’arte nel rispetto del paesaggio, della biodiversità, della cultura e dell’ambiente nel suo complesso: è questo l’obiettivo comune dell’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero e di Alexala - Agenzia Turistica Locale della provincia di Alessandria che si uniscono nel coordinamento operativo di Panorama Monferrato, la quarta edizione della mostra diffusa ideata da ITALICS – rete istituzionale di gallerie di arte antica, moderna e contemporanea – che dal 2021 mette in relazione architettura, arte e paesaggio con il territorio e le sue comunità.
Sarà proprio il territorio del Monferrato, tra le province di Alessandria e di Asti, dopo le edizioni di Procida (2021), Monopoli (2022) e L'Aquila (2023), ad accogliere l'edizione 2024 di Panorama, in programma dal 4 all’8 settembre 2024.
Una sfida voluta dalla Regione Piemonte con i Comuni di Camagna Monferrato, Castagnole Monferrato, Montemagno Monferrato e Vignale Monferrato che saranno lo scenario di un percorso artistico di altissimo livello, aperto e accessibile a tutte le tipologie di pubblico. Nei giorni di apertura di Panorama Monferrato, dalle 10 alle 19, i visitatori potranno, gratuitamente, accedere alle sedi espositive e partecipare a tutti gli appuntamenti del Public Program.
Valorizzare e promuovere il turismo rappresenta uno tra gli obiettivi principali per gli Enti che giocheranno un ruolo molto importante e saranno parte di un progetto che vedrà il suo percorso espositivo articolarsi tra vigneti, castelli e pievi, abitando per 5 giorni i 4 paesi monferrini protagonisti e costruendo così un racconto inedito capace di riunire antico, moderno e contemporaneo in un itinerario che condurrà alla scoperta di un angolo straordinario d’Italia.
Come capitoli di un unico racconto, il percorso espositivo attraverserà i quattro paesi monferrini e in ognuno di questi si svilupperà un tema trasversale alle epoche, utile per portare a compimento il viaggio. A Camagna Monferrato, il tema Lavoro e radici si concentrerà sul lavoro, radice di gesti e sofferenza, ma anche espressione del territorio. A Vignale Monferrato, Ritratto e identità svilupperà il ritratto come un modo di cristallizzare, esprimere e immettere nella storia l’identità di una persona o di una comunità. A Montemagno Monferrato la tematica Caducità e morte dimostrerà come la consapevolezza della morte abbia avuto una costante presenza nella rappresentazione dei viaggi iniziatici. Infine, a Castagnole Monferrato, Sacralità dell’arte, anche laica esalterà la possibilità di estraniamento dal quotidiano in favore della contemplazione.
Curata da Carlo Falciani, con il patrocinio dell’UNESCO, del Ministero della cultura e della Regione Piemonte, e con la partecipazione di oltre 60 artisti e 62 gallerie di ITALICS, Panorama Monferrato proporrà opere contemporanee – molte site specific o prodotte ad hoc –, novecentesche e, ancora, grandi capolavori rinascimentali. Saranno presenti sia i grandi nomi che hanno fatto la storia dell’arte internazionale, sia molti giovani dall’Italia e dall’estero, con opere che spaziano dalla pittura alla performance, dalla scultura alla video-arte e all’installazione.
Gli artisti coinvolti a Panorama Monferrato (aggiornata al 10 giugno 2024): Vincenzo Agnetti (Milano, 1926–1981), Carlo Amalfi (Piano di Sorrento, 1707 – Napoli, 1787), Anonimi maestri d’armi del XVII-XIX secolo, Salvatore Astore (S. Pancrazio Salentino, 1957), Atelier dell’Errore (Reggio Emilia, 2002), Marco Bagnoli (Empoli, 1949), Romina Bassu (Roma, 1982), Gianpiero Carlesso (Bolzano, 1961), Mirabello Cavalori (Firenze, 1535–1572), Giuseppe Cesari detto Cavalier d'Arpino (Arpino, 1568 – Roma, 1640), Edson Chagas (Luanda, 1977), Claire Fontaine (Parigi, 2004), Betty Danon (Istanbul, 1927 – Milano, 2002), Elisabetta Di Maggio (Milano, 1964), Binta Diaw (Milano, 1995), Ebanista del XIX secolo, Latifa Echakhch (El Khnansa, 1974), Sara Enrico (Biella, 1979), Theaster Gates (Chicago, 1973), Invernomuto (Milano, 2003), Francesco Jodice (Napoli, 1967), Alex Katz (New York, 1927), Esther Kläs (Mainz, 1981), Maestro della Santa Caterina Gualino (XIV secolo), Damien Meade (Limerick, 1969), Richard Meitner (Philadelphia, 1949), Fausto Melotti (Rovereto, 1901 – Milano 1986), Lala Meredith-Vula (Sarajevo, 1966), Marzia Migliora (Alessandria, 1972), Giorgio Morandi (Bologna, 1890–1964), Margherita Moscardini (Donoratico, 1981), Maria Nepomuceno (Rio de Janeiro, 1976), Maria Elisabetta Novello (Vicenza, 1974), Claudio Parmiggiani (Luzzara, 1943), Gianni Pellegrini (Riva del Garda, 1953), Diego Perrone (Asti, 1970), Susana Pilar (Havana, 1984), Alfredo Pirri (Cosenza, 1957), Pittore del XIX secolo, Gio’ Pomodoro (Orciano di Pesaro, 1930 – Milano, 2002), Tal R (Tel Aviv, 1967), Giuseppe Recco (Napoli, 1634 – Alicante,1695), Moira Ricci (Orbetello, 1977), Ottone Rosai (Firenze, 1895 – Ivrea, 1957), Arcangelo Sassolino (Vicenza, 1967), Pierluigi Scandiuzzi (Padova, 1993), Salvatore Scarpitta (New York, 1919–2007), Markus Schinwald (Salisburgo, 1973), Ariel Schlesinger (Gerusalemme, 1980), Scultore del II secolo d.C., Shimabuku (Kobe, 1969), Guido Trentini (Verona, 1889–1975), Armando Andrade Tudela (Lima, 1975), Patrick Tuttofuoco (Milano, 1974), Giuseppe Uncini (Fabriano, 1929 – Trevi, 2008), Michel Verjux (Chalon-sur-Saône, 1956), Pieter Vermeersch (Kortrijk, 1973), Francesco Vezzoli (Brescia, 1971), Franco Vimercati (Milano, 1940–2001), Marianne Vitale (East Rockaway, 1973), Luca Vitone (Genova, 1964), Akram Zaatari (Distretto di Sidone, 1966).
Il Giornale dell’Arte è Media Partner di Panorama Monferrato.
Le gallerie che partecipano a Panorama Monferrato: A arte Invernizzi, Galerie Rolando Anselmi, Apalazzogallery, Alfonso Artiaco, Bacarelli, Bottegantica, Botticelli Antichità, Galleria Canesso, CAR Gallery, Cardi Gallery, Carlo Orsi, Alessandro Cesati, Galleria Continua, Galleria Raffaella Cortese, Thomas Dane Gallery, Monica De Cardenas, Dep Art Gallery, Galleria Tiziana Di Caro, Alessandra Di Castro, Galleria Umberto Di Marino, Galleria Doris Ghetta, Galleria d’Arte Frediano Farsetti, Federica Schiavo Gallery, Galleria Fumagalli, Gagosian, Galleria dello Scudo, Giacometti Old Master Paintings, Gian Marco Casini Gallery, kaufmann repetto, Laveronica Arte Contemporanea, Galleria Lia Rumma, Lunetta11, Gió Marconi, Massimo De Carlo, Mazzoleni, London-Torino, Francesca Minini, Galleria Massimo Minini, ML Fine Art, Maurizio Nobile Fine Art, Galleria Franco Noero, Osart Gallery, P420, Walter Padovani, Giorgio Persano, Pinksummer, Prometeo Gallery Ida Pisani, Richard Saltoun Gallery, Secci Gallery, Simóndi, SpazioA, Studio Sales di Norberto Ruggeri, Studio Gariboldi, Studio Trisorio, T293, Tim Van Laere Gallery, Caterina Tognon Arte Contemporanea, Tornabuoni Arte, Tucci Russo Studio per l’Arte Contemporanea, Victoria Miro Venice, Galleria Carlo Virgilio & C., Vistamare, ZERO.
PARERE NEGATIVO DELLA REGIONE PIEMONTE
AL PROGETTO PARCO EOLICO MONTE GIAROLO
Carenza di documentazione progettuale e di analisi degli impatti ambientali: la Giunta, nell’ambito della valutazione di impatto ambientale (VIA) non esprime un parere positivo sul progetto del nuovo parco eolico “Monte Giarolo”, che interessa le valli Borbera, Curone e Staffora nell’alessandrino.
In particolare, la documentazione presentata risulta insufficiente sotto il profilo degli impatti su flora e fauna e altre matrici ambientali, per quanto riguarda agli aspetti geologici, producibilità energetica, paesaggio, viabilità e impatto acustico. Queste mancanze impediscono una valutazione completa degli impatti ambientali correlati alla realizzazione del progetto e non permettono una comparazione oggettiva degli interessi, tra cui la produzione di energia rinnovabile e la tutela del paesaggio e dell’avifauna.
«La transizione verso le energie rinnovabili è fondamentale, ma è altrettanto essenziale valutare attentamente dove e come vengono realizzati i progetti» dichiarano gli assessori all’Ambiente e Energia, Matteo Marnati e agli Enti Locali, Enrico Bussalino.
«Nel caso specifico – rimarca l’assessore Bussalino - oltre all’impatto ambientale, l'area di cantiere sarebbe molto invasiva, soprattutto perché la zona è soggetta a numerosi dissesti idrogeologici. Un tale progetto potrebbe danneggiare il turismo, l'agricoltura locale e la qualità della vita degli abitanti. Dobbiamo trovare soluzioni che siano sostenibili sotto ogni punto di vista, rispettando e proteggendo il nostro patrimonio naturale e culturale. Le zone coinvolte sono luoghi di straordinaria bellezza naturale e biodiversità, pertanto è fondamentale preservare l’ecosistema locale, senza deturpare il territorio».
In particolare, aggiunge l’assessore Marnati «abbiamo obiettivi da raggiungere ma la crescita delle fonti energetiche rinnovabili va governata tenendo in considerazione le caratteristiche dei nostri paesaggi, della nostra storia e identità locale. Pertanto, la Regione manterrà alta l’attenzione per tutti i progetti nei quali verrà coinvolta per sua competenza».
Progetto EFFE
ALBO BABY SITTER
Il progetto Effe, da anni a sostegno delle donne con percorsi di empowerment per l’autonomia economica e sociale, ha creato un albo di baby sitter formate dal corso organizzato negli scorsi mesi dall’Associazione Don Angelo Campora in collaborazione con l’APS Colibrì e la cooperativa Semi di Senape.
Il corso con l'obiettivo di fornire le necessarie competenze professionali per la gestione del bambino, ha avuto una durata di 36 ore, di cui 20 di lezione con il seguente programma:
• elementi di puericoltura, attenzioni igieniche nella prima infanzia
• elementi di pronto soccorso e malattie dell’infanzia
• concetti di base di psicologia
• attività motoria e outdoor education
• il gioco e la creatività
• disostruzione pediatrica, ustioni, ferite, ingestioni
e 16 di tirocinio in servizi per l’infanzia.
Era previsto un test finale e il rilascio dell’attestato frequentando almeno l'80% delle lezioni.
Ad oggi sono state organizzate 3 edizioni del corso: aprile/luglio 2021 - aprile/luglio 2022 - maggio/luglio 2024.
L'Albo delle babysitters risponde alla diffusa esigenza delle famiglie di reperire persone affidabili e preparate a cui lasciare i propri figli, sia per situazioni occasionali, sia per situazioni maggiormente continuative (ad esempio per coprire fasce orarie in cui i servizi educativi o supporti di carattere familiare non sono disponibili).
L’Associazione Don Angelo Campora promuoverà presso le Istituzioni (Amministrazione Comunale di Alessandria, Cissaca, Asl) e presso gli ETS locali la pubblicazione dell’Albo sui propri siti per consentire quell’incrocio tra domanda ed offerta tra i privati cittadini e le babysitters, attivando possibilità di lavoro e soluzioni familiari. Le famiglie potranno contattare direttamente le babysitter, per stipulare accordi personali, utilizzando i riferimenti rilasciati dalle interessate.
Per ulteriori informazioni associazionecampora@gmail.com - tel. 3337855274
ETERNIT BIS – Il 13 novembre inizia il processo in Corte d’Assise d’Appello a Torino
Processo Eternit Bis, atto secondo. In particolare, è l’atto secondo del «filone casalese» della vicenda giudiziaria Eternit Bis: il caso approda in Corte d’Assise d’Appello per il giudizio di secondo grado. Nei confronti dell’imputato Stephan Schmidheiny, la procura ribadisce la contestazione degli omicidi dolosi di circa 400 casalesi e monferrini uccisi dal mesotelioma, come conseguenza dell’inalazione di fibra di amianto proveniente dallo stabilimento Eternit.
SILVANA MOSSANO
StOriE CoSì (1)
A lezione di scacchi per imparare a combattere (contro la guerra) e vincere in pace
È una storia di scacchi (anzi, sono due storie che si intrecciano) che oggi voglio raccontare. E «Na storia béla fa piasì cüntela». Nel diffuso frastuono rabbioso e ostile, abbiamo un gran bisogno di storie che non fanno arrabbiare, che contengono un senso di giustizia e lasciano aperta la fessura della speranza. Tra cronaca e romanzo, hanno un posto ideale le «StOriE CoSì», racconti verosimili con i connotati della verità autentica e possibile. Buona lettura e appuntamento a lunedì prossimo con un’altra «béla storia».
SILVANA MOSSANO
Monito del Presidente Sergio Mattarella
OGNI ATTO CONTRO LA LIBERTÀ DI INFORMAZIONE È UN ATTO EVERSIVO CONTRO LA REPUBBLICA
Tutti gli anni, in questo periodo, i giornalisti parlamentari accreditati presso la Camera dei Deputati, del Senato della Repubblica e della Presidenza della Repubblica partecipano alla “Cerimonia del ventaglio” che consegnano ai presidenti delle prime tre istituzioni della nostra Repubblica.
Il 24 luglio, ultima in ordine di tempo, si è svolta la cerimonia al Quirinale, alla quale hanno partecipato anche i direttori dei quotidiani e delle agenzie giornalistiche.
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, fra i vari temi affrontati in un discorso di altissima levatura come sta abituandoci da parecchio tempo, ha evidenziato il problema della libertà di informazione che, negli ultimi mesi, è messa in difficoltà da episodi di violenza che richiamano gli echi di un periodo infelice sfociato, proprio il 9 luglio 1924, nella soppressione della libertà di stampa in Italia. Il decreto di Mussolini, un anno prima, era già stato stigmatizzato da Alfredo Frassati, direttore de “La Stampa” e padre del futuro santo Pier Giorgio Frassati, insieme alla Federazione Nazionale della Stampa Italiana.
Il presidente Mattarella - dopo aver ringraziato i giornalisti per “il prezioso e talvolta non facile compito di seguire e interpretare il mondo delle istituzioni e della politica, dandone notizia ai cittadini, esprimendo opinioni, suggerimenti, critiche che, non va mai dimenticato, sono essenziali nella vita democratica – ha ricordato che “nella società dell’informazione globale è del tutto superfluo richiamare l’importanza che l’informazione riveste per il funzionamento della democrazia, per un’efficace tutela del sistema delle libertà. La democrazia, infatti è, anzitutto conoscenza. È il contesto nel quale avviene il confronto fra le idee e si esercita il diritto a manifestarle e testimoniarle. Alla libertà di opinione si affianca la libertà di informazione, cioè di critica, di illustrazione di fatti e di realtà. In democrazia si affianca anche il diritto a essere informati in maniera corretta. Informazione, cioè, come anticorpo contro le adulterazioni della realtà. Operare contro le adulterazioni della realtà costituisce una responsabilità e un dovere, affidati anzitutto ai giornalisti”.
Il presidente della Repubblica ha ricordato l’articolo 21 della Costituzione che recita: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure”.
“Si vanno infittendo negli ultimi tempi – ha proseguito il presidente Mattarella – contestazioni, intimidazioni, quando non aggressioni, nei confronti di giornalisti che si trovano a documentare fatti. Ma l’informazione è esattamente questo. Come anche a Torino nei giorni scorsi”. Giova ricordare il pestaggio di Andrea Joly, un giovane cronista de “La Stampa” che, trovandosi nei paraggi di un circolo di Casa Pound (movimento politico di estrema destra) dove si festeggiava in strada con cori chiaramente del ventennio fascista, si è messo a filmare con il telefonino subendo una vera e propria aggressione.
Ma, per il presidente della Repubblica, “ogni atto rivolto contro la libertà di informazione, ogni sua riduzione a fake news, è un atto eversivo rivolto contro la Repubblica”.
Sono parole severe nei confronti di tutti coloro che minimizzano se non, addirittura, stravolgono le azioni violente, anche verbalmente, di movimenti contrari alla Repubblica nata dalla Resistenza che fonda le sue radici nella Costituzione.
Sono parole che ci riguardano tutti come cittadini di uno Stato che ha visto la sua nascita dal sacrificio di migliaia di persone - uomini e donne, giovani e anziani, di differenti credi religiosi e sociali – e che abbiamo l’obbligo di preservare da ogni tentativo di dissoluzione da parte di chi pensa di poter utilizzare le istituzioni a proprio piacimento e non al servizio della comunità alla quale si è proposto per amministrarla o governarla. Papa Paolo VI considerava la politica la più alta espressione della carità: se si è persa quella strada è urgente ritrovarla per il bene di tutti.
Marco Caramagna
Cabella Ligure
FUORI FESTIVAL
Una kermesse di eventi gratuiti
organizzata in occasione dell’Anno delle Radici Italiane
Inizia venerdì 26 luglio la serie di manifestazioni denominata “Fuori Festival” che il Comune di Cabella Ligure ha organizzato in quanto vincitore del bando indetto da MAECI (Ministero degli Affari Esteri) e MIC (Ministero della Cultura) per celebrare il “2024 – Anno delle radici italiane nel mondo”. Si tratta di un’iniziativa finanziata dall’Unione Europea nell’ambito di un progetto PNRR nato per sensibilizzare le comunità locali sul tema dell’emigrazione italiana e dei viaggi delle radici nonchè per creare sui territori un’offerta turistica mirata e integrata rivolta ai viaggiatori delle radici, costituendo una rete di Enti certificati come “Italea - Comune delle radici italiane”. Sono 820 in tutta Italia i Comuni vincitori del bando che possono fregiarsi di tale titolo, tra questi Cabella Ligure e Rivalta Bormida che collaborano per l’organizzazione delle rispettive manifestazioni.
La kermesse cabellese si apre venerdì 26 alle 21 presso il Palavittoria con il primo appuntamento della rassegna di Balfolk intitolata I SUONI SULLE NAVI DEI MIGRANTI, per ricordare i balli e i canti che accompagnavano i 30 giorni di viaggio di chi attraversava l’oceano in cerca di una vita migliore. Saranno sul palco per far ballare e divertire gli appassionati di questo genere musicale i Trinacria, un trio di musicisti emigrati di origine siciliana. La musica dei Trinacria è un insieme di sapori mediterranei caldi e genuini, alchimia spontanea di voci, tamburi a cornice, chitarre e strumenti a fiato tra composizioni originali e repertorio tradizionale. Insieme o separatamente, Massimo, Vittorio e Salvatore hanno avuto l'opportunità di presentare la loro arte, con lo stesso successo, in diversi paesi europei e ad un pubblico di tutte le età. Attraverso un viaggio musicale divertente i tre musicisti fondono i suoni degli strumenti del sud Italia in interpretazioni di ritmi e canzoni vive di tradizione, come la tarantella o le tammurriate, trascinando il pubblico in uno spettacolo coinvolgente ed emozionante.
Il secondo appuntamento della rassegna di Balfolk è in programma per la sera del 6 agosto con il DUO Filippo Gambetta (organetto) e Sergio Caputo (violino), che presenta un repertorio rivolto al pubblico di danzatori di balfolk ed ascoltatori. I due artisti, accomunati dalla passione per le musiche di tradizione ma anche dalla scrittura di musiche nuove, ad esse ispirate, hanno all’attivo due album con la formazione Maestrale con la quale si sono esibiti in numerose rassegne nazionali ed internazionali. Entrambi vantano collaborazioni importanti nell’ambito della world music e tengono da molti anni in tutta Europa workshop sui loro strumenti. In duo hanno tenuto concerti in Catalogna, Svizzera, Danimarca, Germania, Finlandia e Belgio.
Non ha quasi bisogno di presentazioni il tradizionale appuntamento con I Pifferi previsto come tutti gli anni per la sera dell’11 agosto, che chiuderà la rassegna di balfolk. Profondamente legati al territorio delle Quattro Province Stefano Valla e Daniele Scurati sono i continuatori diretti del repertorio musicale tradizionale legato al piffero (oboe popolare) ed alla fisarmonica. La loro attività, in collaborazione con l’Associazione MUSA “Musiche, Canti e Danze tradizionali delle Quattro Province – ONG UNESCO e advisor ICH-03”, è volta a mantenere viva la musica e la cultura di tradizione orale di questa area montana e a stimolarne la diffusione attraverso feste, concerti, stage e conferenze. Il duo porta avanti parallelamente una duplice attività suonando nelle feste dei paesi dell’Appenino e nell’ambito di rassegne e iniziative musicali con concerti in Italia e all’estero.
Il secondo blocco di manifestazioni intitolato LE RADICI DEL PAPA è stato voluto per ricordare a turisti e viaggiatori delle Radici che a Teo, una piccola frazione di Cabella Ligure dal nome evocativo, nel 1887 è nata Maria Gogna, la nonna materna di Papa Francesco. Per chi desidera ripercorrere la vita da ragazza di Maria, partita con la famiglia per l’Argentina agli inizi del ‘900, è in programma un’escursione a Teo che dista 4 Km da Cabella. Un percorso nella natura che partirà il 5 agosto alle 9 dal Palavittoria e che potrà essere affrontato a piedi, percorrendo l’antica strada di Santa Marta accompagnati dai volontari o, più comodamente in ebike noleggiabile in loco, seguendo la strada comunale. All’arrivo è previsto un piccolo rinfresco a cura della Proloco e la visita all’Oratorio e alla mostra fotografica. L’escursione è prenotabile ai n. 333.7138058 e 347.4469641.
La giornata del 5 agosto dedicata alla storia della famIglia di Papa Francesco si concluderà alle 21 presso il Palavittoria con la proiezione del docufilm “Il Nostro Papa” presentato e commentato da Massimo Minella, giornalista di Repubblica e scrittore, che ha ricostruito il viaggio dei Bergoglio in un libro diventato un racconto teatrale e confluito infine nel docufilm “Il nostro Papa” trasmesso da Rai Uno il 25 dicembre 2020. Un lavoro ricco di contributi forniti dai più importanti centri di documentazione italiani e argentini, dal Cisei al Cemla. Il viaggio viene raccontato in ogni minimo dettaglio, dall’arrivo alla Stazione Marittima alla sala d’imbarco fino alla navigazione. Attraverso il film storia della famiglia Bergoglio diventa anche il paradigma di un Paese che cerca altrove il suo riscatto. Un viaggio nella storia che ancora ci sorprende e ci spinge a indagare sul nostro passato, trovando chiavi di lettura utili a leggere anche il nostro futuro.
Ma le radici della nonna del Papa non possono certo prescindere da un forte legame con la religione e le tradizioni locali, tra queste la festa patronale di San Lorenzo che si celebra il 10 agosto è da sempre la più sentita e ricordata anche dai cabellesi emigrati. E per celebrare secondo tradizione il Santo Patrono è in programma alle 17 la Santa Messa cantata dalla Corale Alta Val Borbera ed al termine la processione con la statua del Santo per le vie del paese accompagnata dalla Banda Musicale di Borghetto Borbera.
Le tradizioni si sa hanno un legame fortissimo con il cibo, che è espressione della cultura popolare portata dai migranti nel nuovo mondo. Per questa ragione il turismo delle radici intende riscoprire quelli che sono sempre stati gli alimenti base della cultura contadina: pane e formaggio. Nascono da queste motivazioni, con l’intento di trasmettere la tradizione culinaria locale, i LABORATORI DELLE RADICI, due pomeriggi per imparare, sotto la guida esperta di due giovani imprenditrici locali, come si preparano da tempo immemore focacce e formaggi. Si inizia il 6 agosto alle 15.30 presso il laboratorio Cuore di Pane Bio di via Casellina 7 con Maninpasta, piccolo corso di focacceria tradizionale dell’Appennino Ligure: Al laboratorio, data la limitata disponibilità di posti, si accede solo con prenotazione al n.320.0609832. Al termine del corso, alle 19 presso il Palavittoria, sarà possibile degustare le focacce preparate e gli altri prodotti locali che hanno acquisito il marchio De.Co. di Cabella Ligure.
Saranno Le capre e il loro formaggio i protagonisti del secondo laboratorio delle radici in programma per il 13 agosto alle ore 15,30. Nella splendida cornice dell’azienda agricola Capannette, situata lungo la strada che da Cabella porta a Pobbio, sarà possibile immergersi nella natura e fare un salto indietro nel tempo. Dopo una visita guidata all’azienda la titolare insegnerà ai partecipanti le tecniche della tradizione casearia che si tramandano da generazioni ed al termine potranno degustare il formaggio da loro stessi preparato. Anche per questo laboratorio la prenotazione è obbligatoria al n.3460357419 inoltre, data la limitata possibilità di parcheggio, è consigliabile raggiungere la località Capannette anche in gruppo, con ebike noleggiabili in loco.
La rassegna cabellese è stata denominata FUORI FESTIVAL per evidenziarne il legame con il Festival sulle emigrazioni 30 GIORNI DI NAVE A VAPORE, intitolato a Carlo Repetti che si tiene a Cabella Ligure con cadenza biennale. L’estate scorsa, nel corso della seconda edizione, è stato inaugurato il CENTRO DOCUMENTALE E MOSTRA PERMANENTE SULL’EMIGRAZIONE DALLA VAL BORBERA (CDE). Il CDE con le sue oltre 100 biografie di emigrati locali consultabili internamente e le numerose storie familiari esposte, documentate da foto, lettere documenti ed oggetti d’epoca, è ormai una realtà consolidata nel panorama delle istituzioni valborberine e riceve visitatori da ogni parte d’Italia nonché di molti parenti di emigrati che fanno ritorno a visitare i paesi d’origine delle proprie famiglie.
L’apertura del Centro è curata dall’Associazione Roba da Streije che gestisce la biblioteca comunale e di norma è visitabile su prenotazione negli orari di apertura della stessa ma nei giorni delle manifestazioni sarà visitabile sempre prenotando ai numeri 3491298116 e 3400061421.
“Il punto di forza del nostro progetto che si è aggiudicato il finanziamento del Turismo delle radici – spiega la sindaca Roberta Daglio - è costituito proprio dal CDE e dalle storie in esso contenute, a partire da quella della nonna del Papa. I musei dell'emigrazione hanno infatti un’importanza cruciale per la comprensione della storia delle migrazioni italiane offrendo uno spaccato di vita sulle esperienze e le conquiste delle persone che hanno lasciato le proprie terre dell’origine in cerca di una vita migliore. Il nostro Centro costituisce una realtà unica non solo in Val Borbera ma in ambito provinciale, che intendiamo ampliare e valorizzare sempre più grazie alle preziose collaborazioni instaurate con importanti istituzioni ed esperti in materia in ambito locale e nazionale. Questa occasione in particolare, - conclude la sindaca -oltre ad attirare turisti e visitatori locali ci consentirà di inserire il CDE e le manifestazioni cabellesi in un importante circuito di turismo internazionale rivolto ai discendenti degli emigrati che desiderano conoscere le proprie radici italiane”:
Tutte le manifestazioni sono gratuite e gli spettacoli si terranno anche in caso di maltempo.
Piovera
NOTTE DI NOTE
Concerti benefici nel parco del castello
L’associazione culturale Castelpiovera per il quarto anno consecutivo organizza il concerto “Notte di Note” per raccogliere fondi per il progetto benefico “Insieme contro il tumore al seno” il cui ricavato sarà devoluto all’Unità di Senologia di Tortona.
Il concerto avrà luogo nel parco del castello domenica 28 luglio dalle ore 21,15 con la partecipazione della Monferrato Classic Orchestra. La serata inizierà con l’esibizione di cantanti lirici quale atto finale della Masterclass tenuta dal soprano Daria Masiero; a seguire l’esibizione degli allievi della Monferrato Classic Orchestra che interpreteranno l’opera di F. Schubert Piano Quintetto "La trota", per l’esecuzione di Vittorio Sebeglia al violino, Raffaele Totaro alla viola, Tommaso Cavallo al violoncello, Oliver Gibbon al contrabbasso e Sabrina Lanzi al pianoforte.
Venerdì 26 luglio e sabato 28 lo precederanno le due serate di “BOOMSHAK24 LIVE Agglomerati Artistici Solidali”, con musica dal vivo e spettacoli comici e di cabaret.
Anche in questo caso il ricavato verrà devoluto in beneficenza all’associazione In Bocca al Lupo ovd, che si occupa di raccolta fondi destinati alle associazioni per il sostegno dei programmi di sviluppo del Centro Ascolto Duchenne nel Nord Italia, fisioterapia per giovani con distrofia muscolare Duchenne e Becker e progetto Emergency Card, uso consapevole delle nuove tecnologie, contrasto alla disinformazione online, al bullismo, al cyberbullismo e all’uso e all’abuso del fumo, dell’alcol e delle sostanze stupefacenti.
Per ulteriori informazioni: e-mail: info@castellodipiovera.it, telefono: 346-2341141.
Alessandria
CINEMA SOTTO LE STELLE A
PALAZZO CUTTICA
Da domenica 14 luglio a venerdì 30 agosto
È iniziata, nel cortile di Palazzo Cuttica, in via Parma 1 ad Alessandria, la rassegna estiva di “Cinema sotto le stelle” organizzata dal Comune di Alessandria con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria ed il supporto tecnico dall’Associazione culturale Zampanò. Gli spettacoli inizieranno alle ore 21:30 ed è previsto un biglietto d’ingresso di 4,50 euro.
Venerdì 26 luglio “Cattiverie a domicilio” del 2023 per la regia di Thea Sharrock, commedia pungente e scorretta con situazioni scatenate da lettere scandalose inviate a tutti gli abitanti di una cittadina; domenica 28 luglio l’opera di Yorgos Lanthimos del 2023 “Povere creature” Leone d'oro alla 80ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia e successivamente anche quattro Premi Oscar; chiuderà il mese di luglio, martedì 30, il debutto alla regia di Celine Song, anche sceneggiatrice di “Fast lives”, definita dalla critica “una storia romantica senza tempo”.
Il mese di agosto si aprirà venerdì 2 con un ulteriore rifacimento di una storia che al cinema suscita sempre interesse, stavolta nella versione del regista Paul King che in “Womka” propone la narrazione delle origine del celebre proprietario della Fabbrica di Cioccolato; lunedì 5 agosto il più recente lavoro del regista Wim Wenders “Perfect Days”, del 2023 e uscito in Italia all’inizio di quest’anno, venerdì 9 agosto verrà proiettato il lungometraggio del 2023 “Estranei” per la regia di Andrew Haigh, parabola delicatissima sul rimpianto e la difficoltà di venire a patti con i traumi del proprio passato e le proprie insicurezze; invece domenica 11 agosto verrà proposto “Un colpo di fortuna - Coup de chance”, film del 2023 scritto e diretto da Woody Allen.
Un campionato di judo è il teatro metaforico di una lotta di resistenza e di affermazione nel lavoro firmato nel 2023, “Tatami” della regista franco-iraniana Zahra Amir Ebrahimi in collaborazione con l’israeliano Guy Nattiv; venerdì 16 agosto sarà in programma il molto discusso, soprattutto per le molto libere interpretazioni storiche, “Napoleon” di Ridley Scott, uscito nel 2023 e Oscar per gli effetti speciali; domenica 18 agosto un'altra ricostruzione storica ne “Il gusto delle cose”, film del 2023 scritto e diretto da Trần Anh Hùng per raccontare di Eugenie, cuoca sopraffina, e Dodin-Bouffant, famoso gastronomo, sul finire del XIX secolo in Francia.
Palma d'oro al 76esimo Festival di Cannes e Oscar per la sceneggiatura, “Anatomia di una caduta” thriller del 2023 diretto da Justine Triet sarà disponibile giovedì 22 agosto; mentre per domenica 25 agosto la scelta è caduta su “Il piacere è tutto mio”, commedia dai ritmi serrati di Sophie Hyde con Emma Thompson; martedì 27 agosto una pellicola dai toni drammatici incentrata sulla banalità del male, vincitrice di due premi Oscar, “La zona d'interesse” del 2023 scritta e diretta da Jonathan Glazer.
A chiudere la rassegna dell’estate 2024, venerdì 30 agosto sarà il lavoro di Rodrigo Sorogoyen “As bestas” (Come le bestie” del 2022, incentrato una coppia di francesi decide di riattare dei ruderi In un villaggio rurale in Spagna con la prospettiva di realizzare un agriturismo e dei forti contrasti contro cui debbono lottare.
Val Borbera
SARVEGO FESTIVAL 2024
La quarta edizione “A Occhi Aperti”
Storie, libri e illustrazioni per piccoli e grandi
Un festival promosso dalle Biblioteche dell'Alta Val Borbera in collaborazione con l'Associazione Roba da Streije di Cabella Ligure, le Proloco di Albera, Mongiardino e Roccaforte Ligure, l’Associazione Il Paese degli Spaventapasseri e il Museo della Resistenza e Vita Sociale di Rocchetta Ligure. Partner scientifico Andersen, la Rivista e il Premio.
Anche quest’anno la Val Borbera, terra selvaggia e meravigliosa, è pronta ad accogliere la quarta edizione del Sarvego Festival, la manifestazione culturale itinerante dedicata al mondo della letteratura, dell’editoria e dell’illustrazione per l’infanzia e l’adolescenza. “Siamo davvero entusiaste affermano gli organizzatori - per il successo riscontrato dal Festival in questi tre anni: in Valle abbiamo registrato circa mille presenze per ogni edizione tra genitori e bambini, tutti impegnati nei laboratori con gli autori (selezionati dal comitato scientifico di Andersen), nelle letture animate e nei laboratori performativi e teatrali. L’evento nasce per promuovere la lettura come fonte di apertura verso il mondo e occasione di condivisione sociale, per incentivare la frequentazione attiva delle biblioteche e dei poli culturali della Valle specialmente da parte degli studenti, creando una collaborazione continuativa con le scuole, e ancora per valorizzare il patrimonio naturalistico, storico, culturale ed enogastronomico valborberino incentivando il turismo locale e la collaborazione tra le associazioni del territorio. La Direzione artistica anche quest’anno è affidata a Daniela Carucci, nota scrittrice e giornalista che guida il gruppo fin dal primo anno. Anche sul fronte scuola le attività non mancano. Proseguono i progetti “Tra le righe”, nato dalla collaborazione con Andersen, la rivista e il Premio, e la Fondazione Garrone attraverso la progettazione di un percorso dedicato a scuole selezionate di provenienza ligure (primaria e secondaria di primo grado), e “Crescere con le Storie”, dedicato ad alunni e insegnanti dell'Istituto Comprensivo Arquata Scrivia – Vignole Borbera, sempre più protagonisti attivi del proprio territorio.
Gli incontri estivi saranno sei, suddivisi tra luglio ed agosto, e proporranno appuntamenti volutamente il più eterogenei possibile ma seguendo un unico fil rouge, “A occhi aperti”: “Abbiamo lavorato su uno spunto affascinante, quello del taccuino come strumento di osservazione e annotazione della realtà circostante. – racconta Daniela Carucci – L’occhio va allenato alla bellezza, solo così possiamo cogliere la meraviglia insita nelle piccole cose che abbiamo ogni giorno davanti agli occhi, e fermarle sulla carta ci permette di custodirle e portarle sempre con noi”.
Ecco un’anteprima del programma estivo:
21 luglio: “Quattro passi - Piccola passeggiata per sgranchirsi l’anima” con Antonio Catalano, teatrante, illustratore, scultore e promotore di una poetica del quotidiano che genera meraviglia, un incontro dinamico e incredibile che si terrà nella frazione di Vergagni a Mongiardino Ligure.
26 luglio: “Atlante dei mostri e degli spaventi” di e con Anselmo Roveda e Marco Paci a Roccaforte Ligure, un viaggio incredibile alla scoperta delle nostre paure più recondite che si svolgerà durante un’emozionante lettura con disegno.
3 agosto: “Taccuini in natura - Laboratori di disegno naturalistico” con Elisabetta Mitrovic ad Albera Ligure, un suggestivo laboratorio di pittura ad acquerello dedicato ai più grandi, adulti e ragazzi.
4 agosto: “Rimanere sul sentiero: note naturalistiche per escursioni felici”, ancora la Mitrovich ma questa volta in veste di narratrice delle piccole meraviglie tratte dal suo nuovo libro in quel di Cartasegna, a Carrega Ligure.
17 agosto: “Elefanti nella valle, taccuino esotico sui pachidermi locali” con Mascia Premoli nella frazione di Piuzzo, a Cabella Ligure, che ci accompagnerà in un viaggio straordinario alla scoperta… dei famosi elefanti della Val Borbera.
Tutte le informazioni e gli aggiornamenti sulle singole tappe saranno presenti sui canali Facebook e Instagram del Sarvego Festival.
FESTE - SOGNI - ARTE - VISIONI
Dal 26 luglio al 31 agosto 2024, ogni venerdì e sabato (e mercoledì 14 agosto)
Sere d’Estate alla Reggia
Aperture serali per eventi e spettacoli con biglietto speciale
Con l’arrivo dell’estate anche quest’anno la Reggia di Venaria con i suoi Giardini e le mostre in corso prolungano ogni venerdì e sabato (e mercoledì 14 agosto, vigilia di Ferragosto e Festa di Venaria), l’orario di apertura al pubblico fino alle ore 23, con biglietto speciale.
Il grandioso complesso monumentale alle porte di Torino ospita dal 26 luglio al 31 agosto 2024 Sere d’Estate
alla Reggia, rassegna che porta la musica e lo spettacolo dal vivo nei Giardini con concerti, serate dedicate al ballo e dj set immersi nella bellezza. Se gli spazi di Cascina Medici del Vascello propongono tra gli altri La Paranza del Geco, The Sweet Life Society e Afrodream in concerto, la selezione musicale al Giardino delle Rose è curata da Jazz:Re:Found. Per gli appassionati di danza, alle prime armi e non, l’appuntamento è alle ore 18 con lezioni di danza per imparare i passi più iconici del tango, del flamenco, dello swing e non solo. Un’occasione in più per il pubblico per visitare in orario serale la Galleria Grande, la Sala di Diana, la Cappella di Sant’Uberto, gli altri suoi magnifici ambienti, la grande mostra alle Sale delle Arti Capodimonte da Reggia a Museo, le altre mostre in corso e le installazioni d’arte contemporanea Venaria Green Art e Mainolfi/Sculture. Bestiario nei Giardini.
La magia si arricchisce ancora di più con piacevoli momenti di relax, aperitivi e le migliaia di candele che illuminano al tramonto i percorsi dei Giardini rendendo tutto il paesaggio e l’atmosfera che lo circonda ancora più fiabesco e incantato.
In occasione di Sere d’Estate alla Reggia, organizzata in collaborazione con Piemonte dal Vivo, la programmazione si allunga anche al sabato pomeriggio e alla domenica con spettacoli di danza e circo contemporaneo diffusi nei Giardini della Reggia con compagnie del territorio e ospiti internazionali. Tra gli artisti da non perdere Parini Secondo, la compagnia francese Cie Didier Théron, EgriBiancoDanza e Balletto Teatro di Torino.
Appuntamenti fissi:
Al calare della sera i Giardini si illuminano della magica luce di 5.000 candele per creare un’atmosfera unica.
dalle ore 18, Cascina Medici del Vascello Musica dal vivo: Flamenco, Tango, Pizzica, Swing, Afro... per rilassarsi, ballare e gustare un aperitivo al tramonto nel mezzo dei Giardini della Reggia.
dalle ore 21.30, Giardino delle Rose Le serate proseguono sotto le pergole del roseto dove si può ammirare il Giardino illuminato dalle candele sorseggiando un cocktail al Chiosco delle Rose con selezione musicale a cura di Jazz Re:Found Selectors.
ore 23, Corte d’onore Spettacolo di luci, suoni e movimenti d’acqua: Teatro d’Acqua della Fontana del Cervo.
Azienda Ospedaliero Universitaria di Alessandria
MICROPLASTICHE: UNA RETE INTERREGIONALE
FRA PIEMONTE, EMILIA, LOMBARDIA E LIGURIA
Creare le basi per la costituzione di una rete interregionale (Piemonte, Emilia Romagna, Lombardia, Liguria) che affronti in maniera multidisciplinare la tematica microplastiche e salute. È stato questo l’obiettivo del workshop che si è svolto all’interno dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Alessandria al termine dell’incontro dal titolo “Nefroplastics - La ricerca delle microplastiche in nefrologia”.
Evento che ha visto, dopo la presentazione del Centro Studi Patologie Ambientali da parte del Direttore Marinella Bertolotti e della SSD Laboratori di Ricerca da parte del coordinatore della ricerca Francesca Ugo, gli interventi moderati da Marco Quaglia, Direttore della Nefrologia e Dialisi dell’AOU AL e Alessandro Croce, Coordinatore della Ricerca, DAIRI.
Sebastiano La Maestra, Professore Associato del Dipartimento di Scienze della Salute, Università di Genova ha trattato dell’Inquinamento ambientale e microplastiche: un problema emergente in sanità pubblica, Pasquale Esposito, Professore Associato del Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche, Università di Genova, si è invece soffermato sul Riscontro MPs nell’ uomo: lo stato dell'arte e la nostra esperienza di ricerca di MPs nel rene e nelle urine, mentre Edoardo La Porta, Dirigente medico del Laboratorio Nefrologia Molecolare, Centro Dialisi dell’IRCCS Istituto Giannina Gaslini di Genova, ha trattato le Evidenze della tossicità di MPs nell'uomo e proteomica su cellule tubulari renali.
Gli interventi sono proseguiti con Daniele Mandrioli, Direttore del Centro di Ricerca sul Cancro Cesare Maltoni dell’Istituto Ramazzini di Bologna (“L’importanza degli studi tossicologici nella valutazione degli effetti sulla salute delle microplastiche“),Daniela Verzola del Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche dell’Università di Genova (“Effetti delle MPs sul tessuto renale”) e Stefania Federici, Professore Associato del Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Industriale, Università degli Studi di Brescia (“Analisi di microplastiche in diverse matrici e le opportunità di networking europeo”).
La professoressa Federici ha illustrato le opportunità date dalle attività di networking europeo e, in particolare, i vantaggi offerti dalle COST (acronimo di European Cooperation in Science and Technology) actions; progetti di networking di ricerca europei che favoriscono lo scambio di informazioni e idee tra ricercatori provenienti da diversi Stati.
Tra le COST action attive, una è dedicata anche ai temi della ricerca sulle microplastiche dal titolo “Plastics monitoRIng detectiOn RemedIaTion recoverY – PRIORITY” e che comprende oltre 500 ricercatori provenienti da 48 nazioni del mondo.
Il workshop che ha coinvolto al termine dell’incontro i relatori e ricercatori del DAIRI afferenti al Centro Studi Patologie Ambientali e alla SSD Laboratori di Ricerca ha messo al centro della costituenda rete interregionale i networking di ricerca europei individuando gli obiettivi di un protocollo di studio multicentrico finalizzato a individuare, identificare e quantificare, con diversi approcci laboratoristici, le microplastiche eventualmente presenti in materiali biologici (sangue, urine) di pazienti sottoposti a dialisi.
Alessandria
DUE NUOVI ASILI NIDO
Il Comune di Alessandria, grazie alle capacità del settore Lavori Pubblici si è classificato ottavo in tutta Italia per l'utilizzo di nuovi fondi PNRR per la realizzazione di nuovi asili nido per 108 nuovi posti da attivare.
Sono arrivati, infatti, 2.592.000 euro di nuovi finanziamenti a fondo perduto PNRR per la realizzazione di due nuove strutture innovative a Spinetta Marengo, in via Gambalera e al quartiere Cristo, in via Paolo Sacco su terreni comunali, da realizzare entro metà del 2026. A questi fondi vanno aggiunti altri 684.000 euro dal GSE per realizzarli come edifici NZEB ad elevatissima efficienza energetica, innovativi in legno lamellare e autosostenibili che creeranno 68 nuovi posti a Spinetta Marengo e 40 nel quartiere Cristo.
Si attende il via libera dal Ministero sulla definizione delle nuove aree proposte.
Alessandria
IL TENENTE COLONNELLO PALATINI NUOVO COMANDANTE PROVINCIALE DEI CARABINIERI
Originario di Vittorio Veneto (TN), Giovanni Palatini ha una ultraventennale esperienza di servizio. Arruolato in Accademia militare a Modena, ove ha frequentato il 178° corso di formazione “Saldezza”, ha dapprima ricoperto il Comando di Plotone alla Scuola Carabinieri di Fossano (CN) e poi svolto i Comandi territoriali in realtà complesse ed impegnative in Sicilia, a Caltagirone (CT), a Vittoria (RG), a Enna, a Siracusa e, infine, a Ragusa. Tutti incarichi territoriali e operativi che gli hanno consentito di conoscere e approfondire le tematiche sociali e criminali di maggiore rilevanza. Il Colonnello Palatini ha però diversificato la sua formazione professionale assumendo il Comando del Gruppo Carabinieri per la Tutela del Lavoro di Venezia e quello internazionale all’interno del Multinational Specialized Unit (MSU) in Kossovo, a Pristina.
Cinquant’anni, sposato con due figli, il Colonnello Palatini succede al Colonnello Massimiliano Rocco, che lascerà Alessandria per assumere l’incarico di Capo di Stato Maggiore presso il Comando Legione Lombardia a Milano.
La Scuola di Quartiere
LABORATORI, ATTIVITÀ, CORSI
A partire da agosto 2024, si terranno dei corsi e laboratori formativi nell'ambito del progetto "NOI PER LA CASA", rivolti ai residenti del quartiere Cristo, con particolare attenzione agli abitanti di via Gandolfi. Questa iniziativa è finanziata dalla Regione Piemonte e si svolge in collaborazione con l'associazione Don Angelo Campora e l'associazione Colibrì.
La scuola di quartiere
Il mondo del macramè
Un laboratorio artigianale per apprendere le tecniche dell’intreccio
e realizzare oggetti personali e di arredamento
L’Associazione Don Angelo Campora e l’APS Colibrì nell’ambito del progetto “N.O.I. per la casa” finanziato dalla Regione Piemonte, organizzano per l’autunno nuovi cicli di lezioni di macramè a cura di Mona Hamad, handmade worker.
Il termine macramè deriva dalla parola araba migramah, che significa frangia. Questa originale tecnica è caratterizzata dall'unione di molti nodi, realizzati a mano, che vanno a creare un disegno geometrico più o meno complicato.
Il filato maggiormente utilizzato è il filo di cotone o seta, ma si può utilizzare qualsiasi tipologia di materiale e di diversi spessori per avere risultati originali e differenti.
Se si utilizzano filati sottili si realizza un merletto, se si utilizzano corde si possono realizzare vari oggetti, collane, bracciali, borse, oggetti di arredamento come portavasi, cestini, oggetti decorativi. Il macramè è quindi una tecnica molto versatile e creativa.
Le antiche atmosfere dei lavori artigianali realizzati anticamente dalle donne nelle loro case potranno rivivere quindi nel laboratorio artigianale, diventando anche un punto d’incontro tra diverse tradizioni e culture, un’occasione di incontro tra persone che condividono la passione per la realizzazione di oggetti artigianali.
Il corso prevede 6 lezioni con i seguenti orari:
• per residenti del Cristo (nell’ambito del progetto N.O.I. per la casa) - tutti i giovedì dal 22 agosto al 26 settembre dalle ore 10.00 alle ore 12.00 presso N.o.i. per la casa - via Gandolfi 20 terza scala 1° piano
• per tutti si prevedono ulteriori corsi a ottobre che comunicheremo prossimamente.
Il corso è gratuito e per max 6 partecipanti (servizio di babysitting a richiesta)
Info e moduli iscrizione contattare:
Associazione Don Angelo Campora
associazionecampora@gmail.com - tel. 3337855274
N.O.I. per la casa
noiperlacasaalessandria@gmail.com - cell. 331739479
Bellezza in bicicletta
Lezioni di bici per mamme e bambini
Non è mai troppo tardi per imparare ad andare in bicicletta: ne è una prova l'iniziativa “Bellezza in bicicletta”, un corso che insegna a pedalare e a spostarsi su due ruote alle donne che non hanno mai avuto la possibilità di farlo. L’iniziativa rientra nel progetto “N.O.I. per la casa” dell’Associazione Don Angelo Campora odv, ed è realizzata grazie alla collaborazione della FIAB e del DLF di Alessandria e con il sostegno della Regione Piemonte.
“Nel nostro paese, poco più di un secolo fa, la libertà di andare in bicicletta è stata una conquista ottenuta dagli sforzi e dalla volontà di ferro delle nostre nonne e bisnonne, oggi vogliamo ricordare l’autonomia che la bicicletta è in grado di regalare a molte donne: un mezzo di trasporto pratico, sostenibile ed economico, che potrebbe aiutarle in numerose situazioni della quotidianità e che potrebbe anche favorirne l’integrazione sociale e culturale. Abbiamo voluto chiamare questo corso “Bellezza in bicicletta”, affermano gli organizzatori, “non solo perché le donne in bicicletta sono sempre belle, ma perché dalla bici si coglie immediatamente la bellezza di ciò che ci circonda, perché è bello trovare sempre parcheggio, è bello spostarsi in città senza stress, è bello risparmiare sui costi del carburante e, ultimo ma non per ultimo, è bello poter fare gesti piccoli ma concreti per ridurre le nostre emissioni di anidride carbonica”.
Il corso è strutturato in 3 incontri il sabato pomeriggio del 7 e 14 settembre e il 5 ottobre dalle ore 14.30 alle ore 16.30 al DLF in viale Brigata Ravenna.
Le lezioni, gestite da volontari della FIAB, che metterà a disposizione le biciclette,
consentiranno alle donne di:
• familiarizzare con un mezzo che non conoscono, la bicicletta;
• stare in equilibrio sulla bici con l’aiuto dei volontari;
• saper andare in bicicletta da sole in un luogo protetto;
• non aver paura di andare in bicicletta in un luogo aperto;
• saper riconoscere la segnaletica stradale, ed utilizzare le ciclabili;
• fare attenzione ad alcuni pericoli insiti nella mobilità dolce.
Alle partecipanti saranno fornite anche nozioni tecniche per riparare piccoli guasti al mezzo oltre ad alcune norme di educazione stradale e del codice della strada.
“La bicicletta costituirà per loro un mezzo che permetterà a costo zero di effettuare quei piccoli spostamenti quotidiani essenziali per recarsi al lavoro, accompagnare i bimbi a scuola, fare la spesa... ma anche, in bicicletta, prendersi un momento di libertà solo per sé. Così il corso diventa parte di un percorso di empowerment femminile, coesione sociale, integrazione interculturale”.
Il corso è gratuito e per max 6 partecipanti - Per info e iscrizioni:
associazionecampora@gmail.com - tel. 3337855274 o
noiperlacasaalessandria@gmail.com - cell. 331739479
Donne e alfabetizzazione digitale
Un corso gratuito per acquisire o migliorare
le competenze informatiche di base
Contrastare il fenomeno del Gender Digital Divide è l’obiettivo del percorso di alfabetizzazione informatica destinato a tutte le donne con poca o nessuna conoscenza del computer, proposto dall’Associazione Don Angelo Campora in collaborazione con CNOS/FAP Alessandria, nell’ambito del Progetto N.O.I. per la casa, sostenuto dalla Regione Piemonte. Le partecipanti potranno acquisire nozioni di base su programmi di scrittura, internet e posta elettronica, strumenti ormai indispensabili nella vita come nel lavoro, vincendo il timore di non saper ricorrere alla tecnologia.
Il corso prevede la conoscenza nell’uso del pc anche in relazione all’utilizzo dello smartphone. Si illustrano i componenti del pc, l’uso della tastiera e del mouse, l’insegnamento base per l’uso di Internet e posta elettronica, le prime nozioni di Word, i servizi messi a disposizione dalle diverse istituzioni presenti sul territorio (pubblico e privato sociale) come ad esempio le attività ricreative, culturali e socializzanti.
Completa la formazione un percorso di orientamento per acquisire autonomia nello svolgere mansioni quotidiane fondamentali per un inserimento efficace nel tessuto sociale ed economico della comunità, quali ad esempio la prenotazione di visite mediche o appuntamenti presso gli uffici pubblici, l’attivazione dello SPID, l’iscrizione a scuola dei figli o l’accesso al registro elettronico, l’utilizzo consapevole dei social media.
Gli appuntamenti sono 6, ognuno della durata di 2 ore: tutti i venerdì dal 13 settembre al 18 ottobre 2024 dalle ore 14.00 alle ore 16.00 presso la sala di informatica della CNOS/Fap corso Acqui 400 ad Alessandria.
La disponibilità è riservata alle residenti del quartiere Cristo per un numero max di 12 iscritte, con priorità per disoccupate e inoccupate. Ulteriori corsi accessibili a tutti saranno organizzati nei mesi successivi.
Per consentire la partecipazione delle mamme con figli minori è previsto un servizio di baby sitting con uno spazio dedicato e personale educativo a disposizione.
Al termine del corso alle partecipanti verrà consegnato un attestato di frequenza che certifichi il percorso intrapreso.
L’iscrizione è gratuita e si può effettuare mandando una mail a noiperlacasaalessandria@gmail.com
o a associazionecampora@gmail.com o telefonando al 331739479 o al 3346270393.
All’Istituto “Teresa Michel” di Alessandria
FESTA D’ESTATE 2024
Quest’anno abbiamo voluto pensare molto oltre i nostri confini di Borgo Michel, abbiamo pensato alla tutela e al rispetto di tutto il mondo! Questa bella festa estiva diventato un immancabile appuntamento annuale vede oggi protagonisti tutti gli ospiti. Ognuno ha collaborato con le proprie capacità e abbiamo avuto un ottimo lavoro di squadra tra ospiti disabili e anziani. Prediligendo materiali di recupero come tessuti anche leggermente danneggiati, cartoni delle uova e confezioni di alimenti, abbiamo creato oggetti e accessori per imparare a limitare gli sprechi perché la Terra e la natura sono da amare e rispettare sempre, a tutte le età. Tra colori e sorrisi anche quest’anno la sfilata è riuscita bene e i nostri ospiti erano emozionati e soddisfatti. Tutti abbiamo imparato qualcosa sull’ambiente e sul riuso, non ci resta quindi che fare i doverosi ringraziamenti. Cominciamo naturalmente dai nostri cari ospiti che anno dopo anno arricchiscono la nostra vita e si mettono in gioco e si fidano di noi e delle nostre proposte a volte un po’ fuori dalla loro zona di comfort; ringraziamo le colleghe che tutto l’anno sopportano brillantini e ritagli fin sotto i tappeti e dietro i cuscini di ogni reparto e non solo, ci suggeriscono e collaborano alle attività creative per il benessere degli ospiti; grazie alla Superiora e alle consorelle e anche a tutti i parenti che con
curiosità si avvicinano al nostro carrello e spronano la mamma, la zia, la nonna a partecipare a qualche attività; non dimentichiamo il nostro Vescovo che ci ha fatto una gradita visita il giorno della festa rimanendo con la sua presenza benedicente durante tutta la manifestazione e promettendo di ricordarci nelle sue preghiere al Santuario di Lourdes. Sperando di non aver dimenticato nessuno vogliamo dire ancora un ultimo grazie a Madre Michel iniziatrice dell’Opera senza la quale nessuno di noi sarebbe qui oggi in questa grandissima e accogliente Casa. Non ci resta che augurare a tutti una buona estate e rimandare l’appuntamento alle attività autunnali sempre sotto il Velo di Madre Michel.
Le Educatrici e Animatrici dell’Istituto Michel
I COMITATI PER LE PARI OPPORTUNITÀ
NELLA PROFESSIONE FORENSE
Il tema delle pari opportunità è stato oggetto di intervento per la prima volta nell’ambito dell’avvocatura italiana nel 1998. In questa data il Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Bari ha costituito al suo interno un Comitato per le pari opportunità, siglabile come CPO.
Successivamente, nel 2003, è stata istituita la Commissione di Studio per le pari opportunità presso il Consiglio Nazionale forense e nel 2006 è stato definito il primo Protocollo d’Intesa tra i Consiglio Nazionale forense ed il Ministero delle pari opportunità con il successivo Protocollo Nazionale.
Sempre nel 2006, l’allora Presidente del Consiglio Nazionale forense Prof. Avv. Guido Alpa, in occasione della “Giornata europea delle donne avvocato”, dopo aver denunciato il grave ritardo accumulato nel passato “ a causa di una tardiva presa di coscienza da parte delle istituzioni” ha rivendicato la necessità di: “predisporre attività ed istanze di natura culturale, sociale e professionale, volte a sensibilizzare i singoli ordini in merito all’argomento”.
Non è un caso che si sia discusso il tema all’interno della Giornata europea delle donne avvocato, poiché l’Unione europea, da sempre ed in tempi recenti in modo sempre più crescente ha attuato politiche ed interventi legislativi finalizzati all’abbattimento di ogni forma di discriminazione.
È quest’ultimo il punto dal quale partire.
La legge professionale (legge 147/2012) ha previsto che ogni ordine forense debba avere al suo interno un Comitato per le pari opportunità con il compito specifico di favorire l’accesso alla libera professione, alla formazione e alla qualificazione professionale delle donne, nonché rimuovere i comportamenti discriminatori o ogni altro ostacolo che limiti di fatto l’eguaglianza tra uomini e donne nella professione.
Ciò tuttavia non significa che i Comitati per le pari opportunità si debbano occupare solo delle differenze di genere, essendo orientati verso un obiettivo molto più ampio, cioè la lotta contro ogni forma di discriminazione. La promozione dell’eguaglianza è prima di tutto promozione dei diritti fondamentali delle persone sancita dalle Convenzioni internazionali e quindi strumento per la tutela dei diritti umani.
A tal fine è fondamentale che la professione forense si faccia portatrice di quelle che vengono definite come le “buone prassi” (1), cioè specifiche azioni, metodi di lavoro, comportamenti volti a superare gli ostacoli che si frappongono per la realizzazione dell’ obiettivo virtuoso sopra citato.
A titolo esemplificativo, l’avere introdotto quote di rappresentanza femminile all’interno degli ordini è l’esempio di quanto sia stato un comportamento corretto poiché, laddove come ad esempio nell’organismo previdenziale forense, ciò non si è verificato, il numero delle rappresentanti è ancora inferiore rispetto a quello dei rappresentanti.
I Comitati per le pari opportunità si muovono quindi ad ampio raggio sensibilizzando gli iscritti e anche la società civile al rispetto dei diritti umani attraverso buone prassi.
In questo caso fornisco un esempio relativo al foro Alessandrino, dove il Comitato per le pari opportunità, si adopera non solo attraverso l’organizzazione di eventi riservati agli avvocati, ma anche promuovendo attività di formazione nelle scuole.
Da un anno si sono realizzate iniziative di divulgazione e sensibilizzazione in materia di diritti umani, violenza di genere, non discriminazione, che hanno visto protagonisti sia le studentesse e gli studenti delle scuole superiori sia le ragazze e i ragazzi delle scuole elementari - medie. In questi ultimi casi gli strumenti di lavoro utilizzati sono stati il gioco e la drammatizzazione, con risultati notevoli in termini di interesse e partecipazione.
In questo modo si potenza la funzione sociale delle avvocate e degli avvocati, mettendo in luce il ruolo educativo della professione.
Un ulteriore esempio di quanto i Comitati per le pari opportunità lavorino per l’abbattimento di ogni forma di discriminazione è quanto svolto per la creazione di un linguaggio rispettoso delle diversità, attraverso la creazione di stimoli e sollecitazioni quali informative o iniziative finalizzate a mettere in luce i pregiudizi e gli stereotipi, che solo se correttamente evidenziati possono essere compresi nel loro potenziale offensivo e corretti.
Il problema è prima di tutto culturale ed il binomio diritto e cultura si è rivelato come uno strumento sicuramente efficace per la creazione di una formazione inclusiva. Sono state diverse le iniziative in questo senso. A Torino, AIAF Piemonte e Ordine degli avvocati hanno organizzato una serie di proiezioni cinematografiche connesse a tematiche giuridiche. Ad Alessandria il Comitato Pari opportunità ha organizzato al liceo classico una conferenza sullo scrittore Oscar Wilde analizzando l’opera letteraria di quest’ultimo nonché la sua vicenda processuale. Interessanti sono poi stati la realizzazione di eventi sinergici tra più ordini professionali. Ancora alcuni esempi. Il Comitato per le pari opportunità forense alessandrino ha organizzato una giornata di studio con il corrispondente comitato all’interno dell’Ordine dei commercialisti, per analizzare la certificazione di parità di genere nelle imprese ed ancora partecipato ad una mattinata di formazione in materia di medicina di genere in collaborazione con l’ordine delle discipline infermieristiche.
Le attività di studio, le collaborazioni con le scuole, con le professioni, il dialogo con le ragazze e con i ragazzi, il coinvolgimento della cittadinanza, sono tutte buone prassi che creano una cultura rispettosa delle differenze, cultura dove alla domanda: discriminazioni? Possiamo pensare di sentire echeggiare solo una risposta: no grazie.
Il concetto di “buone prassi” è tratto dalla relazione tenuta dall’avv.ta Cesarina Manassero, Presidente CPO di Torino in data 13.10.2023, nell’ambito dell’evento Torino, città delle donne.
Alessandra Bisio
Presidente Comitato Pari Opportunità
Ordine Alessandria
LA NUOVA LEGGE IN MATERIA DI
BULLISMO E CYBERBULLISMO
In data 30 maggio 2024 è stato pubblicato un nuovo testo normativo, in vigore dal successivo 14 giugno.
Si tratta della Legge n.70 recante disposizioni e delega al Governo in materia di prevenzione e contrasto al bullismo e al cyber bullismo. Il provvedimento consta di 6 articoli ed interviene apportando una serie di modifiche nonché innovazioni rispetto alla legge 71 del 2017, che dettava disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del solo cyberbullismo. L’intervento estende pertanto il perimetro di applicazione della legge precedente occupandosi del fenomeno ad ampio raggio ed introducendo preliminarmente una definizione anche di bullismo. Quest’ultimo va inteso, ai sensi dell’articolo 1, come :“l’aggressione o la molestia reiterate, da parte di una singola persona o di un gruppo di persone, in danno di un minore o di un gruppo di minori, idonee a provocare sentimenti di ansia, di timore, di isolamento o di emarginazione attraverso atti o comportamenti vessatori, pressioni o violenze fisiche o psicologiche, istigazione al suicidio o all’autolesionismo, minacce o ricatti, furti o danneggiamenti, offese o derisioni”. La definizione appare molto dettagliata ed è comprensiva di quelli che da sempre sono stati definiti come gli atti di bullismo, molte volte integranti specifiche fattispecie di reato.
Va sottolineato con plauso come il legislatore non trascuri la persona intesa nella sua globalità apparendo particolarmente attento all’individuo nella sua dimensione psicologica (si parla di sentimenti di ansia, di emarginazione, di comportamenti vessatori ed esplicitamente di violenza psicologica).
Proprio partendo da questa attenzione alla persona e alla sua salute mentale, la nuova normativa prevede un potenziamento del servizio di supporto psicologico agli studenti attraverso la mediazione delle Regioni e dei Dirigenti scolastici, senza trascurare le famiglie che debbono porsi in una posizione dialogica e sinergica con gli operatori scolastici.
La legge, inoltre, in continuità con quanto già precedentemente disposto e facendo proprie le sollecitazioni di molti Procuratori e Procuratrici minorili (a titolo semplificativo si ricorda la dottoressa Anna Maria Baldelli già procuratrice presso il Tribunale per i minorenni del Piemonte e della Valle d’Aosta), pone attenzione particolare alla prevenzione, non alla punizione!.
A tal proposito viene previsto che ogni scuola debba istituire un tavolo permanente di monitoraggio composto da rappresentanti degli studenti, degli insegnanti, delle famiglie ed esperti del settore che adottino congiuntamente un codice interno di prevenzione con specifiche iniziative.
Inoltre, i dirigenti scolastici vengono responsabilizzati alla segnalazione di atti di bullismo e cyberbullismo con un obbligo di informativa ai genitori degli autori per l’adozione di iniziative di carattere educativo nei confronti dei minori coinvolti. Nei casi piu’ gravi, alla reiterazione delle condotte e al fallimento delle iniziative intraprese dalle scuole, i dirigenti scolastici debbono adire l’autorità competente.
Poiché le attività rieducative non possono e non devono rimanere buone intenzioni, la legge prevede un coinvolgimento diretto del Tribunale minorile nel disporre progetti, con l’ausilio dei servizi sociali territorialmente competenti. Questi progetti potranno prevedere lo svolgimento di attività di volontariato sociale, la partecipazione a laboratori teatrali o di scrittura creativa, corsi di musica, attività sportive, artistiche o di altro tipo, ma in ogni caso attività atte a sviluppare nel minore il concetto di rispetto, di relazione, di empatia, di comunicazione non violenta.
Viene in questo modo data voce alla funzione educativa e rieducativa dell’arte e dello sport, troppo spesso relegate ad attività puramente ludiche o semplicemente ricreative.
Infine, la legge 70/2024 istituisce la “giornata del rispetto”, individuando il 20 gennaio di ogni anno come data emblematica nella quale le scuole dovranno scendere in campo promuovendo iniziative di sensibilizzazione verso i diritti umani. Per le scuole, ma per la cittadinanza in generale, il mese di gennaio di ogni anno diventerà un’occasione di riflessione ampia potendo dar luogo alla sinergia di varie iniziative. Vi invito a prendere nota ricordando che se il 20 gennaio rappresenterà la giornata del rispetto, il 24 gennaio ha già da anni rappresentato la giornata internazionale degli avvocati in pericolo ed infine il 27 gennaio la giornata della memoria. Per ogni data un pensiero, che affido alla sensibilità di ciascuno, ma per ogni data restituisco una mia riflessione: la dignità dell’uomo è la stazione di partenza per ogni destinazione.
Avv. Alessandra Bisio
EFFE: DONNE PER LE DONNE
TUTELARSI QUANDO L’AMORE FINISCE
Due incontri per informazioni pratiche
sulla tutela della donna e dei minori in caso di separazione e divorzio
È dimostrato dalle statistiche che le donne italiane sono più povere, da giovani, da madri e da anziane, rispetto ai loro coetanei maschi. E quando si separano sono quasi sempre loro, con rare eccezioni, a perderci in termini economici. Perché, semplicemente, spesso non lavorano o fanno lavori precari e malpagati.
Alda Merini scriveva “Talvolta si va via per riflettere, mentre altre volte perché si è riflettuto".
Sposarsi e fare scelte di vita più orientate alla cura della famiglia che alla professione, magari lasciando il proprio lavoro perché tanto c'è quello del marito che guadagna per due: tutti noi conosciamo almeno una donna che ha preso questa decisione nella vita e ora dipende economicamente dal partner. Se la scelta è consapevole e concordata all'interno della coppia non c'è nulla di male, purché vi sia contezza che per la controparte femminile sarà molto più difficile uscire da dinamiche di violenza, abusi e sopraffazioni qualora non si possa contare sulla propria indipendenza finanziaria.
Perché se l'amore è eterno finché dura, non appena questo finisce e subentrano le prime difficoltà, il 67% delle donne divorziate si scopre dipendere economicamente dal marito. Ed è proprio con la separazione e il divorzio che si verificano le forme più subdole di violenza come il ritardo nel versamento degli alimenti o la dilatazione dei tempi per la risoluzione della separazione che costringe l'ex partner ad affrontare spese più alte.
Si tratta di una situazione molto diffusa e comune, e spesso gli uomini dimenticano che le donne hanno dei diritti in caso di separazione e divorzio. Ciò che cerca di fare la legge è di riequilibrare una situazione che, il più delle volte, vede come parte svantaggiata la moglie, spesso nullatenente, senza un lavoro stabile e lasciata sola a provvedere alla cura dei figli.
In questo delicato contesto, inoltre, la questione dell'affidamento dei minori assume una centralità indiscutibile. Il benessere dei bambini è prioritario e la legge mira a tutelarli in modo equo e bilanciato, tenendo conto delle esigenze di entrambi i genitori, ma soprattutto dei diritti e delle necessità dei minori stessi.
Di questo e di molto altro si parlerà nei 2 incontri programmati con l’avv. Sonia Carraro, specializzata in diritto di famiglia e immigrazione, mercoledì 29 maggio e 5 giugno alle ore 17.00 presso il Laboratorio Civico “Carla Nespolo” di via Faa di Bruno 39.
L’iniziativa è organizzata dall’Associazione Don Angelo Campora odv e dall’APS Colibrì, nell’ambito del progetto “Effe: donne per le donne” sostenuto dalla Fondazione Social.
Per info: colibriassociazione.al@gmail.com
Eventi segnalati
L’AUGURIO DI BUONA PASQUA
DIVENTI UN SEME DI SPERANZA
“La guerra non è soltanto quella che gli uomini dichiarano, e stanno facendo, e hanno fatto in tutti i tempi e in tutti i modi; la guerra non è soltanto urto di popoli. C’è guerra quando non c’è spirito di fraternità, quando non c’è tolleranza, quando c’è invidia, quando c’è incompatibilità a vivere insieme, quando non si vuole lasciare agli altri il diritto di esprimere la propria opinione. Tutte le volte che noi ci portiamo via un po’ di terra di più, un po’ di pani di più, un po’ di mare di più, un po’ di sole di più, questa è la guerra”. Sono parole pronunciate all’omelia della Domenica delle Palme 1956 da don Primo Mazzolari sulla cui tomba – oltre a quelle di don Tonino Bello e don Lorenzo Milani – è andato a pregare Papa Francesco.
Sono trascorsi sessantotto anni da quella domenica, siamo passati attraverso decenni di difficoltà e di prosperità, di crisi economiche e di sviluppo, di lotte sociali e di inebriature dovute alle nuove scoperte tecnologiche che rischiano di farci perdere la consapevolezza della caducità della vita e, comunque, della sua limitatezza nel tempo, ma non abbiamo ancora imparato la lezione.
Purtroppo siamo di fronte ad uno scenario apocalittico che lascia presagire lo scoppio della terza guerra mondiale proprio per gli egoismi così ben delineati da don Mazzolari. La stragrande maggioranza delle persone non si rende conto che stiamo veramente ballando sull’orlo del baratro e basterebbe leggere almeno un quotidiano per capire che stanno consolidandosi nel mondo logiche disumane, iniziate, sì, con l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e la sistematica distruzione del popolo ucraino e del suo tessuto urbano costruito nel tempo. Così come è iniziata la devastazione di Gaza e l’uccisione di oltre duecentomila palestinesi inerti e innocenti da parte dell’esercito comandato da Netanyahu dopo il massacro di israeliani da parte del terrorista Hamas del sette ottobre.
Chi pensa si possa continuare su questa strada senza cercare pressantemente e il più presto possibile una pace solida e duratura può solo essere definito un folle perché le armi di distruzione totale non le posseggono, da tempo, soltanto americani e russi. Forse l’affermarsi, e il consolidarsi, di una cultura dell’indifferenza e della mancanza di solidarietà verso chi ha bisogno, di una cultura dell’ingiustizia economica per la mancanza di rispetto dei diritti di chi lavora, di una cultura non rispettosa della malattia e della sofferenza, di una cultura della non partecipazione alla vita sociale e politica della propria comunità, ci ha condotti, consapevolmente o meno, all’attuale realtà.
Di fronte a questo scenario può esserci un augurio pasquale? Un augurio, cioè, di speranza nella realizzazione di un mondo in cui il rispetto dei nostri simili sappia superare tutte le differenze di razza, di religione, di censo, di cultura?
Proviamoci, perché per essere buoni cristiani bisogna essere buoni e onesti cittadini, come diceva don Bosco.
Allora, sì, Buona Pasqua!
Marco Caramagna
Al “Borsalino” di Alessandria per la riabilitazione
TORNA IL WHEELCHAIR TENNIS
Ha preso il via lunedì 18 marzo l’edizione 2024 del progetto di Wheelchair Tennis per i pazienti del presidio riabilitativo “Borsalino” dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Alessandria. Conosciuto in Italia anche con il nome di Tennis in carrozzina, il progetto è attivato grazie al CIP nazionale, il Comitato Italiano Paralimpico, attraverso la società sportiva Volare e vede coinvolta la struttura di Medicina Fisica e Riabilitazione - Neuroriabilitazione diretta dal dottor Luca Perrero.
Obiettivo del progetto, giunto alla sua seconda edizione, è quello di far riconquistare ai pazienti fiducia nel proprio corpo e nelle proprie capacità, migliorando l’autonomia non solo fisica ma anche psichica. Grazie a due sedie da tennis date in comodato d’uso al “Borsalino” dalla Ssd Volare, è possibile ai ricoverati e a chi svolge attività riabilitativa in Day Hospital seguire le lezioni teoriche e pratiche insieme all’istruttore Daniel Dappiano. «Grazie alla vittoria di un bando regionale - ha spiegato Luca Cosentino, segretario della Ssd Volare e delegato provinciale del Comitato Italiano Paralimpico (CIP) – abbiamo potuto acquistare la seconda sedia a rotelle per il gioco del tennis da lasciare in comodato direttamente al “Borsalino”, in modo che il progetto di Wheelchair Tennis possa integrarsi nei percorsi riabilitativi dei pazienti. Grazie allo sport, infatti, non solo si fa attività fisica, ma si può proporre un approccio diverso anche all’utilizzo della sedia a rotelle stessa».
«Dopo i riscontri positivi registrati durante la scorsa edizione – ha sottolineato il direttore Perrero –, abbiamo aderito con convinzione al proseguimento del progetto di Wheelchair Tennis, perché lo sport è parte integrante della riabilitazione, in particolare in pazienti con disabilità complessa. Per questo motivo voglio ringraziare di cuore il CIP e la Ssd Volare per l’impegno e la collaborazione che hanno dimostrato».
Nato nel 1976 negli Stati Uniti, il Tennis in carrozzina ha avuto un rapido sviluppo, sino a diventare uno degli sport in carrozzina più diffusi. La società sportiva dilettantistica no profit Volare ha fatto di questo sport il suo punto di forza, arrivando a organizzare dal 2011 ad oggi oltre cento raduni di Wheelchair Tennis tra Piemonte, Lombardia e Valle d’Aosta.
Palazzo Monferrato
ALESSANDRIA PREZIOSA
UN LABORATORIO INTERNAZIONALE
AL TRAMONTO DEL CINQUECENTO
Fino al 6 ottobre
Palazzo del Monferrato ad Alessandria ospita dal 21 marzo 2024 una nuova grande mostra dal titolo Alessandria preziosa. Un laboratorio internazionale al tramonto del Cinquecento.
Dopo il successo della mostra Alessandria scolpita nel 2019, dedicata al contesto artistico in città tra Gotico e Rinascimento, questa esposizione, che ha sempre al centro la città di Alessandria e il suo territorio, ne racconta la civiltà creativa tra Cinque e primo Seicento, focalizzandosi in particolare sulle arti suntuarie, a ridosso dell’avvento del Manierismo internazionale negli anni della Controriforma cattolica.
Un progetto unico realizzato in collaborazione con le Gallerie degli Uffizi, che vedrà confluire ad Alessandria prestiti da parte della Galleria fiorentina, dell’Opificio delle Pietre Dure e da alcuni dei più importanti Musei italiani.
Alessandria preziosa. Un laboratorio internazionale al tramonto del Cinquecento è la nuova mostra che avrà sede a Palazzo del Monferrato di Alessandria, con la curatela di Fulvio Cervini e la progettazione organizzativa di Roberto Livraghi, Direttore di Palazzo del Monferrato.
L’esposizione è promossa da Camera di Commercio di Alessandria-Asti, Regione Piemonte, Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, Comune di Alessandria, Consulta per la valorizzazione dei beni artistici dell’Alessandrino, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo, la Fondazione Slala e l’ATL Alexala.
Al momento attuale sono sponsor della manifestazione Guala Dispensing e Syensqo di Alessandria, la Fondazione CR Asti e il Comune di Ovada. Sponsor tecnico l’hotel Londra di Alessandria.
Alessandria preziosa si articola in sette sezioni composte da circa ottanta opere, in cui protagoniste sono le sculture in metallo prezioso, evidenziando il ruolo determinante svolto dalle arti suntuarie, dall’oreficeria alla toreutica, dall’arte degli armorari all’intaglio delle pietre dure. L’obiettivo della mostra è duplice: da un lato delineare l’avvento del manierismo internazionale foriero di un nuovo senso della realtà e della forma, attraverso una selezione di oreficerie e oggetti in metallo, ma anche dipinti su tela e tavola e sculture in legno e marmo che meglio dialogano con le arti preziose; il secondo focus del progetto è quello di mostrare e dimostrare come l’attuale territorio della provincia di Alessandria fosse luogo di convergenza di forze e culture diverse, che non sfiguravano al confronto di altre più gloriose città padane, ma anzi rappresentava una felice eccezione, in cui influenze nordiche si misuravano con quelle provenienti da Firenze e Roma.
Alessandria e il suo territorio fungevano da cerniera tra Milano e Pavia da un lato e Genova dall’altro, mentre proprio alle porte della città era sorto il convento di Santa Croce a Bosco Marengo, voluto da Papa Pio V, che racchiudeva in sé il clima artistico di provenienza tosco-romana.
Tra i temi cardine della mostra infatti emerge quello della devozione, rappresentata da un importante nucleo di oggetti di carattere ecclesiastico, molti provenienti dalle diocesi di Alessandria, Casale e Tortona, come ad esempio gli splendidi busti di Antonio Gentili realizzati per Pio V, la stauroteca della Cattedrale di Alessandria, che racchiude un più antico reliquiario bizantino, le strepitose oreficerie tedesche di San Filippo a Casale e San Salvatore Monferrato, il magnifico San Marziano del Duomo di Tortona, opera di un argentiere genovese di primo Seicento; o ancora un inedito stendardo ricamato a Milano alla fine del Cinquecento dal Museo Diocesano di Tortona, restaurato per la mostra col finanziamento della Consulta alessandrina. Non solo, si focalizza sulle correlazioni tra pittura, scultura e oreficeria che a fine Cinquecento, anche con l’influsso di maestranze nordiche, tengono a battesimo opere straordinarie come il Calvario della Maddalena di Novi Ligure, ma anche sull’arte della guerra e per la guerra, rappresentata da armature e ritratti militari. Inoltre un’intera sezione della mostra è dedicata all’ “isola romano-fiorentina” di Bosco Marengo, che vede la presenza di Giorgio Vasari.
L’esposizione però non termina all’interno delle sale di Palazzo del Monferrato, ma vuole essere itinerante e si estende in alcuni luoghi di cultura della provincia di Alessandria, prima fra tutti la basilica di Santa Croce a Bosco Marengo con il relativo museo, e poi la Confraternita della Maddalena di Novi Ligure, il complesso di Torre Garofoli presso Tortona, la Pinacoteca dei Cappuccini di Voltaggio, la parrocchiale di San Sebastiano Curone, solo per citarne alcuni.
Alessandria preziosa. Un laboratorio internazionale al tramonto del Cinquecento vuole essere una riflessione etica sul patrimonio artistico alessandrino che proietta la città e il suo territorio in una dimensione sovraregionale, attraverso un progetto inedito e una storia raccontata attraverso le opere d’arte.
“L’area alessandrina tra Cinque e Seicento - dice Fulvio Cervini - prova che l’identità culturale si costruisce dinamicamente, e non chiudendo muri. Anche quando la linea culturale è dettata da un organismo in apparenza monolitico come la Chiesa della Controriforma. Sul piano figurativo, questo spazio è un grande laboratorio della modernità, in cui artisti del metallo e dell’intaglio diventano anche più propositivi di pittori e scultori”.
“Dopo la fortunata esperienza di cinque anni fa con la mostra “Alessandria scolpita” – aggiunge Roberto Livraghi - Palazzo del Monferrato torna a proporsi come sede di una mostra originale, dai contenuti assolutamente inediti, e come luogo di promozione di un territorio capace di riservare grandi sorprese sul piano storico-artistico. Peraltro, riflettere su una funzione storica di cerniera interregionale e di laboratorio ove si mescolano influssi culturali diversi è anche un utile esercizio per progettare le vocazioni di questo territorio per oggi e per domani”.
“Desidero ringraziare tutti gli enti e le aziende sponsor che hanno reso possibile questo appuntamento – dichiara Gian Paolo Coscia, presidente della Camera di Commercio - Si tratta di un evento che vuole rafforzare la capacità di attrazione turistica di un territorio che cresce. Un particolare grazie alla Regione Piemonte che ha voluto inserire “Alessandria preziosa” tra i Grandi Eventi del 2024”.
È prevista naturalmente la realizzazione di un catalogo, al quale collaborano illustri studiosi e componenti del comitato scientifico della mostra, sia con alcuni contributi di inquadramento generale sul periodo e le correnti artistiche rappresentate, sia con puntuali schede dedicate alle opere esposte in mostra.
Mostra promossa da Camera di Commercio di Alessandria-Asti, Regione Piemonte, Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, Comune di Alessandria, Consulta per la valorizzazione dei beni artistici dell'Alessandrino, in collaborazione con Soprintendenza Archeologia Belle Arti Paesaggio delle province di Alessandria, Asti e Cuneo, Fondazione SLALA e ATL Alexala.
Info e prenotazioni; visite guidate e laboratori
Instagram e Facebook @palazzodelmonferrato
Giorni e orari d’apertura
Venerdì, sabato e domenica 10-13 e 16-19
Giovedì su prenotazione
Costi del biglietto
Intero 8 euro
Ridotto 5 euro
Gratuito per le scuole
Al cine teatro “Alessandrino”
IL CONCERTO DI PASQUA PER LA STAGIONE CONCERTISTICA “PASSION”
Giovedì 28 marzo alle 21
Terzo appuntamento per il 2024 con la stagione concertistica “Passion”, organizzata da Città di Alessandria, Asm Costruire Insieme e l’Opera Carlo Felice di Genova con il Conservatorio Antonio Vivaldi di Alessandria.
Riccardo Minasi tornerà alla direzione dell’Orchestra dell’Opera Carlo Felice, con la voce recitante di Linda Gennari, nel Concerto di Pasqua. Nell’ambito della rassegna Liguria Musica, il concerto si svolgerà giovedì 28 marzo al Teatro Alessandrino di Alessandria.
Il programma prevede l’esecuzione di Die Sieben Letzten Worte Unseres Erlösers Am Kreuze (Le sette ultime parole di Cristo sulla croce), di Franz Joseph Haydn.
Il brano venne composto per il Venerdì Santo del 1786, e si articola in nove sezioni che ripercorrono gli ultimi istanti di vita di Gesù attraverso le parole rivolte al Padre. L’esecuzione era pensata per essere accompagnata dalla lettura di passi dalle Sacre Scritture. In questa occasione, l’esecuzione musicale si alternerà alla lettura di testi poetici di autori quali Fernando Pessoa, Samer Abu Hawwash, Alda Merini, Giovanni Testori, Mario Luzi, Jacopone da Todi, Andrea Zanzotto e Refaat Alareer.
Il concerto è realizzato in collaborazione con il Teatro Nazionale di Genova.
Si rammenta che l’ingresso al Concerto di Pasqua in programma Giovedì 28 marzo alle ore 21 al Teatro Alessandrino, è libero fino ad esaurimento posti.
La stagione “Passion” prevede in cartellone un ultimo appuntamento con l’Orchestra dell’Opera Carlo Felice di Genova, in concerto mercoledì 29 maggio con “Virtuosi” , Direttore Alessandro Cadario , presso il
complesso di Santa Maria di Castello di Alessandria (inizio sempre alle ore 21).
BIOGRAFIE
Linda Gennari si diploma come attrice alla Scuola di Teatro di Bologna diretta da Alessandra Galante Garrone. Dopo aver debuttato nello spettacolo Romeo e Giulietta nel ruolo della protagonista, per la regia di Walter Le Moli al Teatro Due di Parma, viene diretta, tra gli altri, da Gigi Dall'Aglio, Peter Stein, Leo De Berardinis, Nanni Garella. È tra i protagonisti della fortunata commedia Happy Family di Alessandro Genovesi prodotta dal Teatro dell'Elfo, ed è autrice ed interprete protagonista dello spettacolo Suzanne, diretta da Cesar Brié. Nel 2019 è al Teatro Greco di Siracusa in Elena, di Euripide, per la regia di Davide Livermore. Sempre con Livermore apre la stagione della Scala nel 2020 con lo spettacolo in mondovisione A riveder le stelle. Nel 2021 debutta con Grounded di George Brant, per la regia di Davide Livermore, ed è nuovamente al Teatro Greco per interpretare Agave in Baccanti di Euripide, per la regia di Carlus Padrissa. Ancora al Teatro Greco, interpreta Cassandra in Agamennone di Eschilo, per la regia di Davide Livermore.
Nello stesso anno il regista la dirige nuovamente in Maria Stuarda di Schiller, prodotto dal Teatro nazionale di Genova. In televisione prende parte a diverse fiction (fra le altre Nudes di Laura Lucchetti, Rocco Schiavone di Simone Spada, Mare fuori e La porta rossa per la regia di Carmine Elia) ed è fra i protagonisti, accanto a Luca e Paolo, de La strana coppia e della sitcom Camera Café. Fino al 2019, per sette anni, è organizzatrice e direttrice artistica del Festival estivo di teatro e musica “Le città visibili” a Rimini.
Riccardo Minasi si è rapidamente affermato come uno dei talenti più entusiasmanti emersi sulla scena europea negli ultimi anni. Oltre alla sua posizione di direttore principale della Mozarteumorchester di Salisburgo, i recenti e imminenti debutti sinfonici includono alcune tra le più rinomate sale da concerto italiane e internazionali. Nel gennaio 2022 è stato nominato primo direttore artistico de La Scintilla all’Opera di Zurigo. Mantiene rapporti regolari con NDR Radiophilharmonie Hannover, Ensemble Resonanz e La Scintilla.
Ha recentemente diretto produzioni operistiche per il Glyndebourne Festival Opera, per il Salzburger Festspiele, per l'Opera di Zurigo, per l'Opera di Stato di Amburgo, e ha debuttato alla Dutch National Opera, per l'Opéra National de Lyon. Riccardo Minasi ha una vasta esperienza discografica con i migliori artisti del mondo, ed è apparso in quattro album vincitori dell’Echo Klassik Award. Le sue registrazioni delle Sette ultime parole di Cristo sulla croce di Haydn e dei Concerti per violoncello C. P. E. Bach hanno ricevuto il Diapason d’Or dell’Année.
È stato consulente storico per l'Orchestra Sinfonica di Montréal, oltre a essere curatore ed editore con Maurizio Biondi dell’edizione critica 2016 Bärenreiter di Norma. Come solista e primo violino si è esibito con diverse importanti orchestre e solisti. Dal 2022 è direttore musicale dell’Opera Carlo Felice Genova.
La storia dell’Orchestra dell’Opera Carlo Felice inizia nei primi anni del ‘900; l’attività sinfonica e operistica è da allora continuativa. Con un repertorio che spazia dal Seicento alla musica contemporanea, la compagine si distingue per produttività e versatilità. Sul podio si avvicendano direttori di rilevanza internazionale, per citarne solo alcuni: Victor De Sabata, Igor Stravinsky, Franco Capuana, Sergiu Celibidache, Hermann Scherchen, Claudio Abbado, Alceo Galliera, Carlo Maria Giulini, Riccardo Muti, Georges Prêtre, Mstislav Rostropovič, Gianandrea Gavazzeni, Daniel Oren, Antonio Pappano, Christian Thielemann, Daniele Gatti, Gennadij Roždestvenskij, Bruno Campanella, Zubin Mehta, Nello Santi, Sir Neville Marriner, Kyrill Petrenko, Hartmut Haenchen, Vladimir Fedoseev, Andrea Battistoni, Fabio Luisi (Direttore onorario), Donato Renzetti (Direttore emerito). Dal 2022 Riccardo Minasi è il Direttore musicale.
Numerose sono le incisioni registrate al Teatro Carlo Felice, in particolare di produzioni liriche, per etichette quali Deutsche Grammophon, Decca, Sony, TDK, Rai-Trade, Nuova Era Records, Arthaus Musik, Dynamic, Bongiovanni, Denon/Nippon Columbia e BMG-Ricordi. L’alto livello artistico consolidato negli anni le consente di prendere parte a manifestazioni di grande prestigio quali il Festival dei Due Mondi di Spoleto, il Ravello Festival, il Festival di musica sacra Anima Mundi di Pisa, e d’esibirsi in importanti sedi nazionali e internazionali quali il Parco della Musica di Roma, il Teatro degli Arcimboldi di Milano, l’Auditorium della Conciliazione di Roma, il Teatro dal Verme di Milano, la Royal Opera House di Muscat, la Astana Opera, il Marinsky Concert Hall, la Basilica di S. Francesco ad Assisi.
Sabato 6 e domenica 7 aprile
DISEGNIAMO L’ARTE
Bambini e famiglie alla scoperta dei musei
Sabato 6 e domenica 7 aprile torna Disegniamo l’arte, lo speciale appuntamento pensato per avvicinare bambini e bambine ai musei attraverso il disegno e la creatività. Promosso dall’Associazione Abbonamento Musei, realtà no profit che ha per obiettivo la valorizzazione del patrimonio culturale in Piemonte, Lombardia e Valle d’Aosta, questo weekend di primavera è un’occasione per i piccoli visitatori e le piccole visitatrici per scoprire i musei, le opere, gli spazi e le architetture attraverso il linguaggio che meglio conoscono e apprezzano: quello del disegno.
L’edizione 2024 è dedicata al tema della natura: la scoperta di animali e fiori che popolano quadri e opere, la visita delle collezioni naturalistiche e le passeggiate nei parchi e giardini sono solo alcune delle attività che stimoleranno la creatività dei bambini. I giovani possessori della tessera Abbonamento Musei Junior potranno portare con loro gli amici e coinvolgere anche genitori e nonni.
Sono 167 i musei aderenti quest’anno nelle tre regioni dove opera l’Associazione. Media partner dell’iniziativa è Giovani Genitori, partner tecnico è la storica azienda CARIOCA, che per il secondo anno fornirà matite e pennarelli ai giovani artisti per dare libero sfogo alla loro immaginazione.
Disegniamo l’arte a Torino e in Piemonte
Questa è la XI edizione per i musei del Piemonte, che quest’anno hanno aderito al progetto in 89 tra pinacoteche, mostre, residenze reali, giardini e molto altro.
A Torino aderiscono ben 30 musei tra cui il Museo Regionale di Scienze Naturali, da poco riaperto, il Museo del Cinema, con un’attività che si ispira ai mostri di Tim Burton in esposizione, il Museo Lavazza, con un attore e un pittore che faranno prendere vita ad un chicco di caffè, il Museo Egizio, Villa della Regina con il suo meraviglioso giardino, Palazzo Madama, la GAM, i Musei Reali con un laboratorio sui fiori degli arredi nell’appartamento della Regina Elena. Al Museo di Anatomia Umana il laboratorio indaga il corpo umano e come siamo fatti. Un viaggio nell'Ottocento al Museo del Risorgimento per scoprire la natura nascosta tra i quadri della Storia e creare paesaggi immaginari. A Infini.to planetario di Torino un laboratorio tra arte e scienza per giocare con Sole, Terra e Luna.
Fuori Torino si potranno seguire laboratori nel giardino del Castello di Miradolo o di Casa Lajolo, e riprodurre la natura fantastica del chiostro della Precettoria di Sant'Antonio di Ranverso.
Tra i musei del Piemonte aderiscono Palazzo Mazzetti ad Asti con le raffigurazioni floreali delle collezioni orientali, il parco ottocentesco di Palazzo Borelli a Demonte, il WIMU Museo del vino a Barolo dove si potrà disegnare la propria vigna, il Museo del giocattolo e la Fabbrica dei Suoni a Bra, con un laboratorio tra musica e disegno. Esplorazioni fantastiche sulle orme di fate, draghi, grifoni e giganti prendono vita al Museo Borgogna e le variopinte farfalle del Museo Calderini a Varallo sono di ispirazione per coloratissimi disegni. Si può disegnare un cappello al Borsalino Museum di Alessandria o prendere spunto dai paesaggi di Pellizza da Volpedo nell’omonimo museo. Due sono i forti che aderiscono quest’anno: il Forte di Gavi, dove si potranno disegnare le spettacolari vedute dai bastioni e il Forte di Fenestrelle in Val Chisone, dove l’illustratrice Eleonora Casetta condurrà i piccoli partecipanti in un laboratorio ispirato dai possenti ambienti della fortezza. Nel biellese aderiscono Cittadellarte Fondazione Pistoletto e Casa Zegna.
Programma completo di Disegniamo l’arte: abbonamentomusei.it
Prenotazione obbligatoria
Cos’è AM
Realtà unica in Italia, Abbonamento Musei è il servizio che riunisce l’offerta di tre regioni – Piemonte, Lombardia e Valle d’Aosta – in un solo circuito di 480 realtà culturali e artistiche, comprendente collezioni, mostre, musei, ville, palazzi storici, parchi, giardini, monumenti e luoghi inaspettati, cui gli abbonati possono accedere gratuitamente. Tutte queste meraviglie costituiscono un sistema unitario, a cominciare dall’accesso, come se si trattasse di un unico, grande museo. Si tratta quindi di un particolare modello di fruizione culturale, nato per sviluppare e dare forza alla ricchezza di un territorio e per promuovere tante esperienze culturali diverse per il pubblico. Quella di Abbonamento Musei è la storia di un caso virtuoso, a livello europeo, di coinvolgimento del pubblico nella fruizione dei beni culturali.
Come funziona? L’abbonamento consiste in una tessera unica, che vale 365 giorni dal momento dell’acquisto, con la quale le persone possono fruire – in modo semplificato e ogni volta che lo desiderano – di un insieme vasto e vario di luoghi e contenuti sempre nuovi, in tutte e tre le regioni. La tessera non spinge gli utenti solo a scoprire, in modo conveniente, nuove realtà, ma anche a riscoprire la propria regione, grazie a tour e iniziative riservate, o a tornare a visitare più volte, senza limiti, i luoghi artistici prediletti.
Regione Piemonte
UNA RETE DI SERVIZI DI FACILITAZIONE
IN TUTTE LE PROVINCE
Il Piemonte è all’avanguardia in Italia per l’attivazione su tutto il territorio della Rete di servizi di facilitazione digitale, che si pone l’obiettivo di avvicinare all’utilizzo di computer, smartphone e servizi online i cittadini che ancora non hanno piena dimestichezza con queste tecnologie.
A dimostrarlo sono i lusinghieri risultati ottenuti in questi primi sei mesi di attività: 134 punti fissi operativi su 187 costituiti, 165 postazioni mobili punti in sedi secondarie itineranti attive, 1.035 Comuni serviti (l’87% del totale) grazie ad un investimento di oltre 8 milioni di euro dell’Unione Europea, 10.000 persone già coinvolte (il 90% anziani e una quota di giovani che tocca il 10%) grazie ad una campagna di comunicazione che ha visto la distribuzione di pieghevoli, l’affissione di locandine e la pubblicazione di pagine informative sui giornali locali.
Ed è proprio grazie a questi risultati che il Dipartimento per la Trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri ha scelto il Piemonte per la prima di una serie di conferenze stampa sui territori.
Ad illustrare questi servizi nella Sala Trasparenza del Grattacielo Piemonte sono stati il sottosegretario per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale Alessio Butti, il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore regionale all’Innovazione Matteo Marnati.
Ogni Punto, gestito da Comuni e/o Consorzi di servizi socio-assistenziali autorizzati dalla Regione, si avvale della collaborazione di 260 facilitatori digitali, operatori appositamente formati che individuano le esigenze dei singoli cittadini, valutano la loro preparazione informatica di partenza e li supportano nell’acquisizione di competenze tali da renderli autonomi e capaci di utilizzare gli strumenti informatici e Internet.
In particolare, i facilitatori digitali affiancano gli utenti in una serie di attività pratiche, quali per esempio utilizzare dispositivi informatici come smartphone, tablet, pc, installare e usare le applicazioni (app) sullo smartphone/tablet, navigare in Internet, adoperare i principali strumenti di messaggistica istantanea come Whatsapp e Telegram, gestire la propria casella e-mail, effettuare una videochiamata, avvicinarsi ai principali social network, pagare con strumenti digitali come PagoPA, accedere ai servizi online comunali, regionali (PiemonteTU, Scelta sociale, Salute Piemonte) e nazionali (ANPRR, App IO, Inps, Agenzia delle Entrate), utilizzare i servizi socio-assistenziali e socio-sanitari online (Fascicolo Sanitario Elettronico, cambio medico, visita medica, ecc.) o scolastici (registro elettronico, mensa, ecc), gestire e proteggere i dati personali, creare e usare Spid per accedere ai servizi online.
Le attività formative e di assistenza sono svolte sotto forma di formazione personalizzata, in presenza e online, anche in modalità di autoapprendimento e asincrona attraverso l’accesso in autonomia ai materiali già disponibili nell'ambito del catalogo formativo predisposto dalla Rete dei servizi di facilitazione digitale.
Chiamando il numero verde regionale (800.333.444 da rete fissa e 011/08.24,222 da cellulare) è possibile ricevere indicazioni sul Punto digitale più vicino a cui rivolgersi direttamente per prenotare un appuntamento.
DOVE SONO I PUNTI DI FACILITAZIONE DIGITALE
ALESSANDRINO
Comune di Alessandria - numero verde 800 111114
Servizio socio-assistenziale Casale Monferrato - tel. 0142 434520
Unione Montana Suol d’Aleramo, Ponti - tel. 0144 57816
Consorzio Servizi Sociali dell’Ovadese - tel. 0143 81364
C.I.S.A. Tortona - tel. 0131 829211
L'8 MARZO È MOMENTO DI RIFLESSIONE
SUI TRAGUARDI NON ANCORA RAGGIUNTI
PER UNA REALE PARITÀ FRA UOMINI E DONNE
Simon de Beauvoir disse una volta ad una giovane femminista che chi vive abbastanza a lungo ha occasione di notare come una vittoria si tramuti sempre in una sconfitta. Con questo la grande filosofa francese intendeva mettere in guardia l’interlocutrice del fatto che nessuna conquista è per sempre, specie quando si tratta di una acquisizione parziale di diritti. In particolare, per quanto riguarda la lotta finalizzata al raggiungimento della parità di genere, Simon de Beauvoir riteneva che ogni parziale vittoria delle donne non avrebbe dovuto significare un punto di arrivo, bensì il punto di avvio di una nuova battaglia, dal momento che una situazione parziale di parità si sarebbe ben presto involuta e le donne sarebbero tornate a dover subire quella condizione di sottomissione e di subordinazione in cui avevano versato nel XIX secolo.
Per questo motivo, la riflessione di questo 8 marzo non partirà dall’esaminare i traguardi che le donne hanno raggiunto, bensì quelli che devono ancora essere raggiunti. In molti e in molte oggi ritengono che la disparità di genere non riguardi le società occidentali, che quella per le pari opportunità sia una battaglia del secolo scorso che non ha più ragion d’essere, dato che la Costituzione sancisce la piena parità di diritti e doveri per uomini e donne, ambo i sessi hanno le medesime opportunità di studio e di lavoro. Ma un conto è parlare di pari opportunità a livello teorico, un conto è vedere se ciò sussiste regolarmente nella vita di tutti i giorni. Ancora oggi a molte donne viene rifiutato un contratto lavorativo qualora dichiarino di avere intenzione di entrare prima o poi in maternità, negli atenei universitari vi è una nettissima prevalenza di uomini nel corpo docenti, per non parlare dell’impossibilità per una ragazza o una donna di tornare a casa da sola alla sera senza particolari ansie.
Questa è la vita di tutti i giorni per una donna in una democrazia liberale come l’Italia, i cui punteggi in materia di pari opportunità sono peraltro inferiori rispetto alla media UE.
Se poi andiamo ad esaminare con attenzione la posizione delle donne nel mondo della giustizia, nessuno negherà i fondamentali passi in avanti verso una situazione di parità che si sono fatti nel secolo scorso e all’inizio del nuovo millennio. Ma questo ancora non basta e, per le ragioni espresse dalla de Beauvoir, non deve bastare. Difatti, è ancora troppo esiguo il numero di donne che rivestono ruoli apicali nelle istituzioni forensi; permane un divario di reddito tra uomini e donne negli studi legali; molte donne sono spesso costrette ad abbandonare la professione perchè scarsamente sostenute a livello famigliare e sociale; persistono stereotipi di pensiero e il linguaggio rimane essenzialmente sessista (e pensare che il termine avvocata è più antico del suo corrispettivo maschile); alcune giovani avvocate denunciano molestie sessuali sul luogo di lavoro.
Questa giornata non è e non deve diventare una festa, bensì un momento di riflessione atto a farci comprendere quanto ancora dobbiamo fare per dirci parte di una società in cui uomini e donne abbiano veramente i medesimi diritti e doveri, parte, dunque, di una società davvero libera. Come ebbe a dire la prima presidente del CNF Maria Masi, lo dobbiamo fare “per ogni conto che non torna. Per ogni schiaffo subito. Per ogni parola di disprezzo ingoiata. Per ogni brutta fine”.
A cura di Riccardo Maggi, scrittore e Alessandra Bisio, Presidente Comitato pari opportunità Ordine Avvocati di Alessandria
Corso animatori residenziale
Il corso animatori residenziale è organizzato da Andrea Di Tullio.
Costo totale (che comprende: vitto, alloggio e pullman) è di 175,00 €
Bellezza in bicicletta
Lezioni di bici per mamme e bambini
Non è mai troppo tardi per imparare ad andare in bicicletta: ne è una prova l'iniziativa “Bellezza in bicicletta”, un corso che insegna a pedalare e a spostarsi su due ruote alle donne che non hanno mai avuto la possibilità di farlo. L’iniziativa rientra nel progetto “EFFE: Donne per le Donne” dell’Associazione Don Angelo Campora odv e dell’APS Colibrì, ed è realizzata grazie alla collaborazione della FIAB di Alessandria e con il sostegno della Fondazione Social.
“Nel nostro paese, poco più di un secolo fa, la libertà di andare in bicicletta è stata una conquista ottenuta dagli sforzi e dalla volontà di ferro delle nostre nonne e bisnonne, oggi vogliamo ricordare l’autonomia che la bicicletta è in grado di regalare a molte donne: un mezzo di trasporto pratico, sostenibile ed economico, che potrebbe aiutarle in numerose situazioni della quotidianità e che potrebbe anche favorirne l’integrazione sociale e culturale. Abbiamo voluto chiamare questo corso “Bellezza in bicicletta”, affermano gli organizzatori, “non solo perché le donne in bicicletta sono sempre belle, ma perché dalla bici si coglie immediatamente la bellezza di ciò che ci circonda, perché è bello trovare sempre parcheggio, è bello spostarsi in città senza stress, è bello risparmiare sui costi del carburante e, ultimo ma non per ultimo, è bello poter fare gesti piccoli ma concreti per ridurre le nostre emissioni di anidride carbonica”.
Il corso è strutturato in 3 incontri il sabato pomeriggio del 6 – 13 e 27 aprile dalle ore 14.30 alle ore 16.30 in Cittadella.
Le lezioni, gestite da volontari FIAB, che metterà a disposizione le biciclette, consentiranno alle donne di:
• familiarizzare con un mezzo che non conoscono, la bicicletta;
• stare in equilibrio sulla bici con l’aiuto dei volontari;
• saper andare in bicicletta da sole in un luogo protetto;
• non aver paura di andare in bicicletta in un luogo aperto;
• saper riconoscere la segnaletica stradale, ed utilizzare le ciclabili;
• fare attenzione ad alcuni pericoli insiti nella mobilità dolce.
Alle partecipanti saranno fornite anche nozioni tecniche per riparare piccoli guasti al mezzo oltre ad alcune norme di educazione stradale e del codice della strada.
“La bicicletta costituirà per loro un mezzo che permetterà a costo zero di effettuare quei piccoli spostamenti quotidiani essenziali per recarsi al lavoro, accompagnare i bimbi a scuola, fare la spesa... ma anche, in bicicletta, prendersi un momento di libertà solo per sé. Così il corso diventa parte di un percorso di empowerment femminile, coesione sociale, integrazione interculturale, tutti obiettivi del progetto EFFE.”
Il corso è gratuito e per max 6 partecipanti.
Per info e iscrizioni: tel. 3337855274
associazionecolibrialessandria.it
INFORMAZIONI RELATIVE ALL’AMMINISTRAZIONE DI SOSTEGNO
ALL’INDOMANI DELLA RIFORMA CARTABIA
L’Amministrazione di Sostegno è uno strumento giuridico introdotto dalla Legge Nazionale n. 6/2004 nel Codice Civile per la protezione della Persona che necessiti di essere aiutata. L’Amministratore di Sostegno può compiere gli atti che il Giudice Tutelare gli attribuisce, in alcuni casi affiancando ed in altri casi sostituendo il beneficiario nelle decisioni ed atti della vita.
L’AdS è uno strumento volto a supportare la persona fragile. Deve essere flessibile e disciplinata in base alle capacità residue della persona che vanno rispettate, valorizzate e conservate.
La Legge della Regione Piemonte n. 1/2004 in materia di servizi socio-assistenziali ha attribuito il compito di protezione della Persona fragile agli Uffici di Pubblica Tutela.
Nello svolgimento di tale compito i suddetti Uffici hanno elaborato, a seguito di confronto con i Magistrati dell’Ufficio del Giudice Tutelare di Torino (IX Sezione civile) e con la Cancelleria tutele un Vademecum reperibile anche sul sito del Tribunale di Torino, contenente le principali indicazioni riguardanti l’incarico di Amministratore di Sostegno anche per relazionarsi nel modo corretto con il Giudice Tutelare e la Cancelleria.
L’Ufficio di Pubblica Tutela è a disposizione degli AdS per chiarire aspetti operativi e tecnici riguardanti la gestione tutelare: come predisporre un’istanza di autorizzazione o una comunicazione al Giudice Tutelare, come impostare un rendiconto, quali dati ed informazioni occorre reperire per poter procedere.
In mancanza di congiunti e famigliari possono essere nominati AdS anche Avvocati che i Consigli degli Ordini inseriscono in Elenchi appositi di Avvocati disponibili ad assumere l’incarico di AdS, e di Tutore.
Anche presso i Tribunali dei Circondari possono essere adottati Protocolli, stipulati d’intesa tra Tribunale, Procura, COA e soggetti pubblici investiti del compito di protezione della Persona fragile, che disciplinano la materia.
Per presentare il Ricorso per la nomina di Amministratore di Sostegno è consigliabile utilizzare il modello in uso presso il Tribunale a cui si rivolge l’istanza. Occorre allegare copie dei documenti d’identità di chi propone la domanda e della persona per la quale si chiede la nomina dell’AdS, copia del certificato medico attestante l’impossibilità per il beneficiario di provvedere ai propri interessi, eventuale copia della documentazione che prova il motivo d’urgenza che giustifica la nomina di un Ads, eventuale copia dell’atto con cui il beneficiario ha designato il proprio possibile AdS, eventuale copia del documento d’identità del soggetto indicato come AdS, eventuale copia del certificato medico attestante la non trasportabilità del beneficiario.
Lo stesso beneficiario può designare una persona quale proprio AdS nelle forme previste dall’art. 408 C.C. Qualora il GT voglia discostarsi dalla volontà espressa dall’interessato, deve motivarlo. Quando deve scegliere l’AdS, il GT preferisce, ove possibile, il coniuge non legalmente separato, la persona stabilmente convivente, il padre, la madre, il figlio o il fratello o la sorella, il parente entro il quarto grado ovvero il soggetto designato dal genitore superstite con testamento, atto pubblico o scrittura privata autenticata. Quando non vi sia possibilità di nominare i soggetti sopraindicati il GT nomina un Avvocato iscritto nell’apposito elenco, motivando nel caso in cui sia invece necessario nominare un Ente.
Il Ricorso deve essere notificato al beneficiario (se non l’ha promosso lui), ai parenti fino al quarto grado e agli affini fino al secondo grado.
Ricevuto il Ricorso per la nomina dell’AdS, il GT fissa l’udienza. Se il beneficiario può recarvisi, viene esaminato in Tribunale dal Giudice che gli spiega in parole semplici il senso della procedura e sente dall’interessato da chi vorrebbe essere aiutato. Se il beneficiario non può essere trasportato viene disposta udienza ove si trova l’amministrando. I parenti ed affini che partecipano all’udienza sono ascoltati. Se non partecipano, l’importante é che la notifica o comunicazione PEC o con a.r. del Ricorso e del Decreto inviata loro sia andata a buon fine. E’prassi che i parenti ed affini che non intendono presenziare facciano pervenire dichiarazione in cui confermano di essere stati resi edotti del ricorso per la nomina dell’AdS, di aver saputo del giorno d’udienza, di essere o di non essere d’accordo sulla nomina e, nel caso ci sia qualcuno indicato come possibile AdS, di concordare o non concordare su quel nominativo.
Qualora sussistano dubbi circa l’esistenza dei presupposti per l’apertura dell’AdS, il GT può incaricare un Medico Psichiatra o Geriatra o di altra Specializzazione per un approfondimento tramite una CTU.
Se, sussistendone i presupposti, il GT apre l’Amministrazione e nomina un AdS, lo fa emettendo un Decreto che indica dettagliatamente quali sono i poteri dell’AdS.
L’AdS viene chiamato ad una udienza successiva per il Giuramento, a seguito del quale assume le funzioni di AdS.
Adempimenti dell’AdS nello svolgimento della sua funzione” nei confronti del Giudice Tutelare.
La Relazione iniziale che contiene la descrizione della situazione personale e patrimoniale della persona beneficiaria dell’AdS. Indica le attività svolte dall’AdS (apertura conto, assunzione badante, ecc.), i problemi emersi coi terzi (le Poste, la Banca, l’INPS), l’inadeguatezza del limite di spesa per provvedere alle esigenze della persona assistita previsto dal Giudice Tutelare nel Decreto, la necessità di modificare o integrare i poteri dell’AdS per operare efficacemente nell’interesse della persona amministrata.
La Relazione iniziale, però, non sostituisce le Istanze. Modifiche al Decreto o autorizzazioni specifiche vanno presentate con istanza a parte.
L’Inventario con cui si descrive il patrimonio quanto alle entrate, uscite, immobili, auto, conti correnti, ecc. all’inizio dell’AdS. L’Inventario formale viene redatto dal Cancelliere o dal Notaio, ma, nelle AAddSS con patrimoni limitati, è ormai prassi la compilazione di un apposito Modello sostitutivo o equivalente Elenco dettagliato dei beni del beneficiario redatto dall’AdS, fatta salva la possibilità di una redazione successiva di Inventario Formale, qualora subentrino elementi che lo rendano necessario.
L’Istanza è la richiesta che si propone al Giudice Tutelare o al Tribunale per ottenere “un’autorizzazione”. L’Istanza deve contenere le informazioni ed i dati la cui conoscenza è necessaria al Giudice affinché questi possa decidere nel miglior modo, avendo presenti tutti i termini esatti della questione.
Il Rendiconto annuale consiste nella illustrazione al GT, per iscritto, di come sono stati gestiti i bisogni ed i beni del beneficiario. Esso deve essere corredato dalla documentazione bancaria e dai giustificativi delle spese e da eventuali altri documenti.
La Riforma Cartabia ha voluto una semplificazione e velocizzazione della procedura che ha trovato un’espressione particolarmente evidente nel D.L. 24.02.2023 n. 13 pubb. In G.U.47/2023 il quale, con l’art. 38, ha acconsentito canali digitali attraverso il portale gestito dal Ministero della Giustizia per il deposito on line delle istanze anche per i cittadini.
Una innovazione importante della Riforma Cartabia è l’art. 21 del D.Lgs. n. 149/2022 che ha introdotto una competenza concorrente con quella dell’Autorità Giudiziaria, attribuendo al Notaio competenza a provvedere alle autorizzazioni per la stipula di atti pubblici e scritture private autenticate in cui interviene un minore, un interdetto, un inabilitato o un soggetto sottoposto ad Amministrazione di Sostegno ovvero aventi ad oggetto beni ereditari.
Oltre che dagli artt. del Codice Civile già dedicati all’AdS, l’istituto è disciplinato dagli artt. da 473-bis.52 a 473-bis.58 della Sezione III dei procedimenti di interdizione, di inabilitazione e di nomina di amministratore di sostegno del Titolo IV -bis (Norme per il procedimento in materia di persone, minorenni e famiglie).In particolare l’art. 473-bis 58 stabilisce che: “Ai procedimenti in materia di amministrazione di sostegno si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni della presente sezione. Contro i decreti del giudice tutelare è ammesso reclamo al Tribunale ai sensi dell’art.739. Contro il decreto del Tribunale in composizione collegiale è ammesso il ricorso per Cassazione”. In virtù dell’art. 411 c.c. che estende all’AdS disposizioni previste per il Tutore, in quanto compatibili, sono applicabili diverse altre norme riformate dalla Riforma Cartabia.
Così l’art. 374 riformulato, relativo alle Autorizzazioni del giudice tutelare che devono essere richieste, ad es., per l’acquisto o l’alienazione di beni, la riscossione di capitali, la rinuncia di eredità, l’accettazione di eredità, donazioni o legati soggetti a pesi o condizioni, procedere a divisioni.
L’art. 375 c.c. è stato abrogato. Ora l’autorizzazione del Tribunale è richiesta solo per la continuazione dell’impresa commerciale.
L’art. 378 c.c. vieta all’AdS di acquistare beni e diritti del beneficiato, anche per asta pubblica, direttamente o per interposta persona, senza l’autorizzazione del Giudice Tutelare.
L’art. 779 c.c. stabilisce la nullità della donazione a favore di chi è stato AdS se fatta prima dell’approvazione del conto o prima che sia estinta l’azione per il rendimento del conto medesimo.
Una modifica assai incisiva si verificherà al momento dell’entrata in funzione del Tribunale per le persone, per i minorenni e per le famiglie. Le forti opposizioni sorte relativamente a tale innovazione fanno temere, peraltro, notevoli ritardi.
Avvocato
Bruna Bruni
Alessandria
DONNE E RICERCA
L’8 marzo al Bistro Fuga di Sapori
In occasione della Giornata internazionale della donna, venerdì 8 marzo Solidal per la Ricerca e Fuga di Sapori organizzano l’evento dal titolo “Il ruolo delle donne nella ricerca e nelle professioni sanitarie”.
Un’occasione per soffermarsi sulle “sfide di oggi e le conquiste negli anni all’insegna della parità di genere” attraverso gli interventi di tre ricercatrici dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Alessandria.
Dalle ore 16,30 al Fuga di Sapori Bistrò, in piazza don Soria, racconteranno la loro esperienza Valentina Pizzo, Biologa della Microbiologia e Laboratorio di Sequenziamento DAIRI AOU AL, Elisabetta Ferrero, Coordinatrice infermieristica del Day Hospital Onco - ematologico AOU AL, e Serena Penpa, Coordinatrice della Ricerca del DAIRI AOU AL. Ad intervistarle sarà il giornalista e vice direttore de Il Piccolo, Marcello Feola.
«L’8 marzo – ha voluto ricordare Annalisa Roveta, responsabile dei Laboratori di Ricerca integrati DAIRI – è l’occasione per rimarcare il ruolo delle donne nella ricerca e, più in generale, in sanità. È per questo motivo che venerdì saranno tre figure professionali diverse, ma assolutamente sinergiche, a portare la propria testimonianza. Un racconto che si soffermerà non solo strettamente sulle loro attività, ma anche sull’essere donna nel mondo del lavoro e nell’attuale società».
Carmine Falanga, Presidente della cooperativa sociale Idee in Fuga ha invece sottolineato come «L’Azienda Ospedaliero – Universitaria è parte integrante della comunità alessandrina e, data la nostra vicinanza fisica, ne riconosciamo il valore insostituibile, così come quello delle donne nella ricerca, cura e assistenza. Il loro contributo è fondamentale per l’avanzamento della conoscenza e dell’innovazione in ogni campo.
Nonostante operiamo in un carcere maschile, promuoviamo attivamente la parità di genere e ci impegniamo a creare un ambiente inclusivo dove le donne possano essere riconosciute per il loro talento e la loro professionalità. Siamo fermamente convinti che investire nelle donne non solo porterà a risultati più solidi, ma contribuirà anche a costruire un futuro più equo e prospero per tutti».
Solidal per la Ricerca e Fuga di Sapori proseguiranno anche per il 2024 la loro collaborazione con parte del ricavato della vendita di La Brigantella, la crema spalmabile realizzata con nocciole Piemontesi e il cuore di caffè Lazzarelle, devoluto proprio alla ricerca sviluppata dal DAIRI, il Dipartimento Attività Integrate Ricerca e Innovazione.
Novi Ligure
IL FUCK CANCER CHOIR
PER LA LOTTA CONTRO IL CANCRO
Venerdì 8 marzo nella Biblioteca Civica
Un 8 marzo all’insegna della forza e della capacità di reagire, è questo il messaggio del Fuck Cancer Choir che si esibirà venerdì 8 marzo alle 21 nella Sala Conferenze della Biblioteca Civica.
Nato nel 2019 in provincia di Alessandria, il coro è formato da persone che combattono il cancro o, come si legge nella loro pagina instagram, “che sanno cosa vuol dire stare accanto a qualcuno che sta lottando”. Il gruppo, che ha avuto il privilegio di essere ricevuto in udienza dal Papa, si pone l’obiettivo di trasmettere
positività e forza a quelle persone che stanno vivendo un momento così difficile della loro vita. La musicoterapia come parte integrante del percorso terapeutico- assistenziale dei pazienti oncologici e dei relativi caregivers può portare a una migliore gestione del dolore e dell’ansia, promuovendo il rilassamento, facilitando le capacità espressive e il corretto incanalamento delle emozioni e, in ultima analisi, offrendo supporto durante l’esperienza del lutto. Nella realtà alessandrina il Fuck Cancer Choir rappresenta un esempio di canto corale che apporta benefici nell’area psico-sociale riferiti dagli stessi partecipanti (pazienti, caregivers e operatori sanitari).
Oltre a interpretare alcune delle più famose canzoni della musica italiana, il coro presenterà “Spiegami questa strada”, una raccolta di ventuno racconti nella quale emergono le toccanti testimonianze di coloro che stanno combattendo la propria battaglia personale contro la malattia. Il ricavato della vendita del libro sarà destinato alla ricerca.
Nel corso della serata l’Amministrazione Comunale consegnerà due riconoscimenti: il primo al Fuck Cancer Choir per l’impegno nella lotta contro il cancro e il secondo alla studentessa novese Maya Bianchi, che oggi frequenta il primo anno al Liceo classico Amaldi, e che si è aggiudicata, con un tema sul bullismo, la terza edizione del concorso nazionale rivolto alle scuole “Sbulliamoci. Smontiamo i bulli e le bulle” promosso dal Club Alpino Italiano.
Novi Ligure
“VEDIAMOCI IN NOVI”
Gli eventi di marzo e aprile nel centro storico
Prende il via questo fine settimana “Vediamoci in Novi”, rassegna di eventi e iniziative culturali che animerà il centro cittadino lungo tutto l’arco dell’anno.
«Il nostro obiettivo – sottolineano il Sindaco Rocchino Muliere e il Vice Sindaco Simone Tedeschi - è quello di rilanciare l’attrattività del centro storico in un momento difficile per il commercio. Crediamo che la valorizzazione delle manifestazioni, attraverso il coinvolgimento delle associazioni di categoria e grazie
a una programmazione puntuale, possa contribuire a riportare le persone a frequentare il centro cittadino e fare da volano per uno sviluppo del settore. Si tratta di un percorso lungo, ma pensiamo che la strada intrapresa possa in futuro portare dei benefici concreti».
Il programma dei primi due mesi inizia con il ritorno del Sabato dei bambini. Il primo appuntamento, che si terrà sabato 9 marzo, è dedicato alla magia: dalle ore 15 i bambini avranno la possibilità di imparare l’arte magica e di assistere a spettacoli diffusi attraverso quattro postazioni allestite nelle vie del centro.
Saranno messi a disposizione kit di micromagie, enigmi e giochi divertenti per coinvolgere attivamente tutta la famiglia. Nella “zona show” si terrà anche un grande spettacolo con un mago professionista. In caso di maltempo la manifestazione si terrà nel centro fieristico Dolci Terre di Novi.
Sabato 16 marzo (dalle ore 15,30 alle 18) è la volta della caccia al tesoro a cura della fumetteria Akira di via Marconi (informazioni al numero WhatsApp 351.6431027). Gli eventi di marzo si chiudono sabato 23 con Novantico: il gran mercato del piccolo antiquariato ritorna in edizione speciale in occasione della Pasqua con l’aggiunta del mercatino alimentare in via Roma e del mercatino degli hobbisti in via Girardengo.
Il programma prosegue sabato 20 aprile (ore 16) con l’escape room a cura di One Way Out: risolvi enigmi, rebus e indovinelli dislocati in cinque luoghi culturali e storici della città. Ogni team sarà formato dai 2 agli 8 componenti. L’evento è un’anteprima dell’edizione 2024 del Novi Games Con che si terrà al centro fieristico Dolci Terre di Novi sabato 27 e domenica 28 aprile. Particolarmente ricco l’ultimo week end di aprile che presenta due appuntamenti da non perdere. Al gran mercato del piccolo antiquariato Novantico di sabato 27 aprile si aggiunge un gradito ritorno, quello di Novinfiore, mostra mercato di piante e fiori, giardinaggio
e artigianato, organizzata in collaborazione con il consorzio “Il Cuore di Novi”, che si svolgerà nelle giornate di sabato 27 e domenica 28 aprile a partire dalle ore 10.
Sono numerosi gli eventi che proseguiranno nella stagione primaverile, i cui dettagli saranno svelati prossimamente. Tra le anticipazioni possiamo citare una nuova edizione del Sabato dei bambini (11 maggio) dal titolo “Arte in festa”, l’inedita Dolci Terre di Primavera (dal 17 al 19 maggio), una vera e propria
rassegna enogastronomica nel centro storico con produttori locali, eccellenze del territorio e foodtruck regionali e dal mondo, un’altra edizione speciale di Novantico (25 maggio) con hobbisti e mercatino agroalimentare in via Roma, la festa di fine scuola (8 giugno) e la festa della musica (21 giugno).
Acqui Terme
“NEL NOSTRO PIATTO”
Mostra interattiva e multimediale per capire scegliere e controllare cosa mangiamo
Al Movicentro dal 14 al 27 marzo
Giovedì 14 marzo alle ore 17,30 ad Acqui Terme si inaugurerà la mostra interattiva e multimediale “Nel nostro piatto”, un progetto della Regione Piemonte nato dalla collaborazione tra l’Assessorato Agricoltura e cibo e l’Assessorato Cultura Turismo e Commercio. Un’iniziativa di comunicazione ed educazione al consumo alimentare sano e consapevole, in linea con le politiche del cibo e della sostenibilità promosse dalla Regione.
Dopo le esposizioni all’interno della manifestazione di Slow Food Terra Madre – Salone del Gusto 2022 e nel 2023 al POLO del ‘900 a Torino, al Museo dei Campionissimi a Novi Ligure, al Teatro Il Maggiore a Verbania, al Movicentro di Bra (in occasione di CHEESE) e presso la Cittadellarte a Biella, la Regione Piemonte porta quest’anno la mostra ad Acqui Terme negli spazi del Movicentro, in via Alessandria 9. L’esposizione offre al pubblico la possibilità di immergersi in una realtà in cui la cultura scientifica viene divulgata attraverso installazioni interattive e multimediali in un viaggio che percorre tutti gli aspetti del “pianeta cibo”.
Come essere consapevoli di ciò che si mangia? Mangiare è una fondamentale azione quotidiana fatta spesso senza prestare particolare attenzione, ma che intreccia aspetti economici, culturali, sociali e ha un’enorme influenza sulla salute. Scegliere il cibo di cui nutrirsi richiede un’educazione vasta e articolata. Tra gli argomenti trattati: il nostro corpo, il gusto e il sapore, le filiere della produzione del cibo, la lettura delle etichette, le risorse del pianeta usate per l’alimentazione, ecc.
Una particolare attenzione viene riservata al problema degli sprechi alimentari per le implicazioni sia dal punto di vista della sostenibilità ambientale che sotto il profilo etico e morale. L’auspicio è che i visitatori continuino a sviluppare questi temi a casa e a scuola, per promuovere nuovi comportamenti e abitudini.
Movicentro - Via Alessandria, 9 Acqui Terme – dal 14 al 27 marzo 2024
INGRESSO LIBERO - VISITE GUIDATE
ORARI PER IL PUBBLICO: sabato e domenica 15:30/18:30
PER SCUOLE E GRUPPI ORGANIZZATI (su prenotazione): dal lunedì al venerdì 9:00/12:00
Azienda Ospedaliero Universitaria di Alessandria
LA GIORNATA MONDIALE DEL RENE
Il 14 marzo con i professionisti della Nefrologia e Dialisi
“Salute dei reni per tutti” è il titolo della campagna 2024 dedicata alla Giornata mondiale del rene e che vedrà impegnata anche l’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Alessandria in una serie di iniziative.
In particolare, la struttura a direzione universitaria di Nefrologia e Dialisi, diretta da Marco Quaglia, organizzerà colloqui individuali con i nefrologi negli ambulatori del secondo piano del Blocco H del Presidio civile dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 17 del 14 marzo. Per partecipare è necessario prenotare telefonando al numero 0131 206253.
All’info point allestito nel Padiglione Fiandesio (ingresso da Spalto Marengo, 43) sarà invece possibile eseguire l’esame delle urine e la misurazione della pressione arteriosa, oltre a ricevere alcuni opuscoli informativi dedicati alla prevenzione.
In particolare saranno consegnati i depliant “Salute renale per tutti” e “Meno sale più salute”. Nel primo sono indicate le regole per prevenire l’ipertensione, che aumenta il rischio di insufficienza cardiaca, l’infarto del miocardio e l’insufficienza renale, e la proteinuria, cioè la presenza di proteine nelle urine superiori a 20 milligrammi per decilitro.
Con alcune semplici regole è però possibile prevenire le malattie renali: fare movimento (preferire le scale all’ascensore, parcheggiare lontano dal posto di lavoro e fare una passeggiata di 20 minuti almeno una volta al giorno); privilegiare frutta fresca e verdura, consumare cereali, riso e pasta regolarmente e legumi e pesce almeno due volte la settimana, utilizzare carne, uova e formaggi per realizzare i condimenti più che come secondo piatto e limitare il sale preferendo, per esempio, le spezie.
E proprio al sale è dedicato il secondo opuscolo, perché come ricorda l’Organizzazione Mondiale della Sanità, è raccomandato consumare meno di 5 grammi di sale al giorno – tra quello già presente negli alimenti e quello aggiunto - che equivale a un cucchiaino da tè.
Ridurre il sale, infatti, abbassa la pressione arteriosa e diminuisce l’insorgere di infarto e ictus, migliora la funzionalità del cuore, dei vasi sanguigni e dei reni e aumenta la resistenza delle ossa.
Uno stile di vita sano, quindi, è alla base per proteggere i propri reni.
Fondazione Uspidalet
PLUS: IL PREMIO LETTERARIO PER ALUNNI DELLE SCUOLE SUPERIORI
Gli elaborati entro il 30 giugno prossimo
Il Presidente della Fondazione Uspidalet Bruno Lulani insieme a Cristina Daglio della casa editrice alessandrina Puntoacapo, hanno presentato la terza edizione di Plus – Premio Letterario della Fondazione Uspidalet Alessandria Cultura.
Il bando 2024 per la terza edizione di Plus è già online ed è possibile scaricarlo sulla pagina della Fondazione (https://www.fondazioneuspidalet.it/premio-letterario/) La scadenza per partecipare a questa edizione è il 30 giugno 2024. Come sempre sono tre le sezioni in cui si articola Plus:
sezione Narrativa, Graphic Novel, sezione Inedita per gli alunni delle scuole superiori. L’edizione 2024 del Premio Plus presenterà alcune novità, soprattutto per quanto riguarda la serata finale, che verranno svelate durante l’anno.
“Questo premio è l’unico a livello nazionale ad occuparsi del mondo dell’adolescenza, - ha precisato Bruno Lulani- ed è coerente con la nostra mission. Quest’ anno vogliamo spingere ancora di più i ragazzi delle scuole italiane a partecipare per raccontarci la loro visione di questo mondo. L’augurio -ha proseguito Ulani - è che questo stimoli delle riflessioni che vanno al di là del Premio stesso. L’anno scorso così come nella prima edizione, c’è stata una grande partecipazione con elaborati di alta qualità in tutte le sezioni. Significa che abbiamo lavorato bene e non solo sul territorio”.
“L’anno scorso la nostra partecipazione come editori di Puntoeacapo che hanno pubblicato in un’antologia la sestina dei finalisti dei racconti inediti - ha precisato Cristina Daglio- è stata molto stimolante. Noi, che solitamente siamo forti a livello internazionale sulla poesia, con Plus abbiamo aperto una finestra sul mondo raccontato dagli adolescenti, ossia sul nostro Futuro e contiamo di farlo anche quest’ anno”.
Il Premio è aperto a opere (edite e inedite) che riguardano il mondo interiore ed esteriore dei giovani. I romanzi scritti dagli adulti, sezione NARRATIVA, devono avere come protagonista uno o più giovani adolescenti, indagarne un ambito o un periodo circoscritto della vita, oppure tematizzarne l’evoluzione interiore, o il loro processo di sviluppo e di crescita. Possono, quindi, partecipare romanzi di carattere psicologico, intimistico, di costume, pedagogico e di formazione, autobiografico o di genere fantastico.
Lo stesso vale per la sezione GRAPHIC NOVEL. I racconti scritti dagli alunni di scuole superiori, invece, (sezione INEDITA) possono riguardare qualunque tema. In questa sezione, sono infatti gli stessi adolescenti che parlano ed è la loro visione di questo mondo che prende corpo negli elaborati.
I nomi dei 3 finalisti di ogni sezione verranno annunciati in occasione dell’evento BoockCity Milano 2024. La proclamazione dei vincitori avverrà il 28 novembre 2024 ad Alessandria. La Giuria nominerà un vincitore assoluto per ogni sezione del concorso. In caso di ex aequo il premio verrà diviso fra i vincitori. NARRATIVA: contributo di 4.000 euro lordi. GRAPHIC NOVEL: contributo di 4.000 euro lordi. RACCONTO - INEDITO A TEMA LIBERO: contributo di 800 euro lordi al primo classificato. La sestina finalista dei racconti inediti verrà pubblicata in una Antologia edita da Puntoacapo Editrice. Gli istituti dai quali provengono gli studenti classificati ai primi tre posti della sezione Racconto - inedito a tema libero riceveranno una donazione in libri per la propria biblioteca per un valore complessivo di 200 euro.
La Giuria del Premio Plus quest’anno sarà presieduta da Pierdomenico Baccalario, autore, sceneggiatore e scrittore di romanzi per ragazzi. Insieme ad Annarita Briganti, Laura Busnelli, Giovanni Granatelli e Carola Messina si occuperanno della Narrativa. Alla Graphic Novel e racconto inedito a tema libero i giurati Carla Boroni, Cristina Daglio, Andrea Maggi, Matteo Saudino e Silvia Stucchi.
Progetto “Effe: Donne per le Donne”
Al via il 3° corso per baby-sitter
Un’opportunità di formazione per chi ama lavorare con i bambini
e vuole essere qualificato al meglio per farlo
Sono aperte le iscrizioni per il percorso di formazione per babysitter con docenti esperti a cura dell'associazione Don Angelo Campora odv e dell’Aps Colibrì.
La formazione prevede 6 incontri di 3 ore il sabato mattina e si terrà dal 4 maggio all’8 giugno 2024, mentre nel mese di luglio si svolgeranno le 16 ore di tirocinio presso servizi socio-educativi del territorio. La partecipazione prevede una quota di iscrizione di € 20, un attestato finale (al raggiungimento dell’80% della frequenza e del superamento della prova finale) e l’istituzione dell’Albo presso siti istituzionali, che agevolerà l’incontro tra le figure qualificate e le famiglie interessate.
La formazione sarà orientata su vari temi: aspettative e motivazioni; sviluppo psicofisico del bambino nella fascia d’età 0-6 anni; gioco e tecniche di animazione; outdoor education; alimentazione, igiene, primo soccorso pediatrico; prevenzione degli infortuni e sicurezza domestica; la relazione e la gestione dei conflitti, deontologia professionale. Gli incontri sono tenuti da docenti esperti nelle diverse aree di studio: pedagogista, infermiere professionale, educatore professionale, animatore, educatrici prima infanzia, educatori socio-pedagogici e ambientali, istruttori sportivi.
Il corso si svolgerà ad Alessandria, presso sedi di servizi socio-educativi messi a disposizione dal Comune di Alessandria e dalla CGIL.
Per poter accedere al corso è necessario aver raggiunto la maggiore età, avere una buona conoscenza della lingua italiana, essere in possesso di un titolo di studio di scuola secondaria superiore o corso di formazione professionale in ambito educativo, di cura e sanitario; assenza delle condizioni ostative previste dalla legge sulle disposizioni in materia di lotta contro lo sfruttamento sessuale dei bambini e la pedopornografia anche a mezzo Internet; idoneità psico-fisica dell’attività da svolgere.
Le iscrizioni dovranno pervenire entro il 2/5/24 compilando il modulo allegato da trasmettere alla mail associazionecampora@gmail.com
Per informazioni: tel. 3337855274 dalle ore 11 alle ore 17.
> Scarica qui il modulo di iscrizione
Il corso per baby sitter rientra nel Progetto “Effe: Donne per le Donne” - Finanziato dalla Fondazione Social.
Il progetto è stato presentato dall’Associazione Don Angelo Campora odv, in partnership con: Aps Colibrì, Comune di Alessandria, Cooperativa Semi di Senape, Cissaca, ASM Costruire Insieme, Associazione Cultura e Sviluppo, Aps Cambalache, Radio Gold, CGIL di Alessandria, SAOMS di Capriata d’Orba, ASLAL-Ser.D.
“Sportello Effe”
Nuovi orari apertura presso il Centro Mondi Tondi
Un punto di aggregazione e di ascolto volto alla crescita dell’autostima e
della consapevolezza della donna per l’inserimento sociale e lavorativo nella nostra realtà.
Lo Sportello Effe è uno spazio rivolto alle donne che si occupa da 2 anni della promozione del benessere femminile, pensato e realizzato nell’ambito del progetto “EFFE” dell’Associazione Don Angelo Campora in collaborazione con l’Associazione Colibrì. Durante gli orari di apertura dello sportello le operatrici accolgono le donne ascoltando le loro richieste e bisogni relativi a semplici informazioni o ad altre problematiche legate al loro benessere psicofisico, familiare e sociale. A seconda dei bisogni emersi l'operatrice concorda con la donna l'intervento più adeguato, quale un percorso di sostegno su tematiche legate alla vita relazionale, legali, di orientamento al lavoro, di sostegno alla genitorialità.
Lo sportello garantisce riservatezza ed è supportato:
• dalle operatrici della Cooperativa Semi di Senape che ascoltano, orientano, forniscono alle donne le informazioni necessarie rispetto alle possibilità d’intervento più utili al caso specifico, dando indicazioni sulle diverse risorse pubbliche e private disponibili sul territorio;
• dalla Rete delle Professioniste, ovvero la collaborazione di figure professionali che offrono volontariamente un po’ del loro tempo e della loro competenza in diversi settori: psicologhe, commercialiste, avvocatesse, educatrici, orientatrici, consulenti del lavoro e molte altre;
• dalla sinergia con le Istituzioni e il mondo del no profit per fornire risposte adeguate e complementari: Amministrazioni Comunali, Consorzi, Asl, cooperative e associazioni, organizzazioni sindacali…
Si tratta di un sostegno per condividere attività e momenti di riflessione volti alla crescita e al benessere personale, in un clima accogliente e solidale, per occuparsi di consapevolezza, cura di sé, dei temi che riguardano la vita delle donne.
Le mamme possono partecipare assieme ai loro bambini, poiché Mondi Tondi è un Centro che dispone di uno spazio adeguato dove i piccoli possono essere seguiti da personale qualificato.
Apertura e orari
Dal mese di gennaio 2024, tutti i lunedì e venerdì mattina dalle ore 9.00 alle ore 12.00 e il martedì pomeriggio dalle ore 16.00 alle ore 18.00
Lo Sportello Effe accoglie su appuntamento
al cell. 3516626930 e mail monditondi.centrofamiglia@gmail.com
Gli appuntamenti possono essere fissati anche fuori dagli orari di apertura al pubblico.
Novi Ligure
MOSTRA INTERATTIVA SU CIBO,
AGRICOLTURA, CLIMA E SOSTENIBILITÀ
Sarà inaugurata sabato 10 febbraio, alle 11, la mostra “Circular. Noi e il pianeta”, allestita al Museo dei Campionissimi di Novi Ligure fino al prossimo 28 aprile.
Si tratta di un’esposizione adatta a tutte le età, che parla di cibo, agricoltura, clima e sostenibilità. Il percorso espositivo, attraverso giochi interattivi e multimediali, sette grandi info grafiche e un video breve, propone una chiave di lettura del nostro presente, indispensabile per comprendere quale direzione prendere nel futuro che ci aspetta e di quello che vogliamo. I nodi principali sono i cambiamenti climatici, la produzione di cibo, il rapporto suolo e agricoltura e infine gli inquinamenti, come quello da plastiche e microplastiche che affligge i nostri mari e oceani.
Abbiamo una casa sola, il nostro Pianeta, che sta cambiando rapidamente, in maniera spesso indesiderata e in gran parte per causa nostra. I segnali sono sotto i nostri occhi, tutti i giorni: surriscaldamento globale, inquinamenti, perdita della biodiversità e dei servizi ecosistemici che la natura fornisce senza chiedercene conto economico, consumo delle risorse ben al di sopra della loro possibilità di rigenerazione in tempi compatibili con la nostra esistenza.
La ricerca scientifica offre soluzioni. A noi spetta il compito di attuarle, come individui, come comunità, come istituzioni locali, nazionali, internazionali. È un problema che riguarda tutti noi, le generazioni presenti e quelle future. Per scegliere e per agire con consapevolezza è necessario informarsi e saper distinguere quello che dice la scienza dalla diffusa disinformazione.
Circular vorremmo fosse proprio uno di quei posti dove imparare, divertendosi e conoscere giocando, a partire da quanto la ricerca scientifica insegna, con rigore e con dati verificati.
La mostra è realizzata dal Comune di Novi Ligure insieme a Ecofficina, studio di design torinese specializzato in mostre interattive e multimediali su temi ambientali, e gode del patrocinio della Regione Piemonte. Con questa iniziativa prosegue la collaborazione tra il Museo e l’Istituto Superiore Ciampini Boccardo, i cui studenti saranno animatori della mostra e si occuperanno dell’aperitivo di inaugurazione.
Per informazioni: Museo dei Campionissimi tel. 0143772266–772230;
fb: Museo dei Campionissimi | Instagram: museo_campionissimi;
email: museodeicampionissimi@comune.noviligure.al.it
Orari di apertura:
venerdì dalle ore 15 alle 19;
sabato, domenica e festivi dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.
Biglietti: 7 euro intero, 4 euro ridotto; ingresso speciale scuole 2 euro
“PROMETEO”
LA CONTEMPORANEITÀ DEL CLASSICO
Quarto spettacolo della stagione teatrale di prosa organizzata da Comune di Alessandria,
Piemonte dal Vivo e ASM Costruire Insieme
Venerdì 9 febbraio, alle 21, al teatro Alessandrino, va in scena “Prometeo”, l’atteso spettacolo realizzato da PEM - Potenziali Evocati Multimediali - con la regia di Gabriele Vacis, musiche (anzi “scenofonia”) di Roberto Tarasco, cori a cura di Enrica Rebaudo. Tratto da Prometeo Incatenato, di Eschilo, la produzione di PEM è andata in scena nel settembre 2022 al Teatro Olimpico di Vicenza e ha girato con successo nel 2023 in alcuni dei più importanti festival e teatri classici in Italia.
“Prometeo” è il primo episodio del “Trittico della guerra”, un progetto teatrale che comprende anche altre due produzioni di PEM, realizzate nel 2023 con la regia di Vacis: “Sette a Tebe”, da Eschilo, e “Antigone e i suoi fratelli”, tratto da “Fenicie” di Euripide e “Antigone” di Sofocle. L’idea della trilogia riprende una struttura caratteristica del teatro classico, e l’impostazione dello spettacolo va a recuperare una delle dimensioni tipiche del teatro antico, che non conosceva le tradizionali distinzioni del teatro moderno fra prosa, musica e danza.
“Prometeo” conferma la linea drammaturgica e l’idea di teatro portata avanti da PEM, orientata, attraverso spettacoli, laboratori, seminari, performance, verso una prosa che non è solo spettacolo ma anche formazione, inclusione sociale, relazione fra le persone. Il risultato è una performance che, attraverso recitazione, canto, danza, centralità del coro, coglie l’essenza del mondo arcaico e pre-temporale della Grecia classica. Prometeo, il Titano che non ubbidisce a Zeus e consegna agli uomini - appena creati e già temuti dagli dei - il fuoco, e con esso l’utopia di un futuro da immaginare, diventa il simbolo eterno della ribellione. Un personaggio amato e sempre attuale, nei millenni, perché archetipo del giovane che non riesce a contenere i propri sentimenti, crede nella conoscenza scientifica e nella tecnologia liberate dalle catene della superstizione e dell’ignoranza, e sfida l’autorità costituita. Il Prometeo di PEM restituisce nel modo più essenziale e diretto la forza e contemporaneità del testo, senza “attualizzazioni” forzate, mettendo a punto una lingua che preserva la solennità dei millenni e ne rende comprensibile il senso al pubblico di oggi, avvalendosi anche, con la “scenofonia” di Roberto Tarasco, di un “tappeto sonoro” che diventa esso stesso scenografia, attraverso l’intreccio di musica, ritmica, rumore.
In attesa di assistere allo spettacolo serale, appuntamento d’eccezione alle ore 18 al Teatro Alessandrino, con l’iniziativa “Chi è di Scena?”, il ciclo di incontri con i protagonisti della stagione Teatrale di Alessandria, realizzati dalla Città di Alessandria e da ASM Costruire Insieme con la collaborazione dell’Associazione Tessere Territori. Il pubblico potrà assistere alle prove aperte in dialogo con il regista Gabriele Vacis e gli attori della Compagnia Pem - Potenziali Evocati Multimediali.
L’ingresso è libero
Valenza
CARNEVALE PER LE VIE DEL CENTRO
Sabato 10 e domenica 11 febbraio
Sabato 10 e domenica 11 febbraio le vie del centro storico (Piazza Gramsci, Corso Garibaldi e Piazza XXXI Martiri) si animeranno con le iniziative del Carnevale 2024. Alle 17 i festeggiamenti avranno inizio con la manifestazione “Rosa Choccolat e Dulcis”. In Piazza XXXI Martiri sarà allestito il mercatino dell’artigianato e dell’enogastronomia con dolci e leccornie. Dalle 20 sarà possibile assistere allo spettacolo musicale del gruppo “I Vandali Pop Rock”.
La festa continuerà con tanta animazione domenica 11 febbraio. In Piazza Gramsci vi aspetterà il gonfiabile per i bambini e alle 14.30 il Truccabimbi a cura della Croce Rossa di Valenza. Seguirà l’intrattenimento della Compagnia Teatrale Notte Magica e la tradizionale sfilata in costume che attraverserà Corso Garibaldi, con arrivo previsto in Piazza XXXI Martiri intorno alle ore 15.30 dove saranno premiate le maschere più belle.
A completare il programma della giornata sarà il cantante Max Corfini del Gruppo Italiano “NEW TROLLS” con la partecipazione del DJ7 PIETRO.
CONSULTA GIOVANILE DEL COMUNE DI ALESSANDRIA
Possibile inviare le adesioni entro giovedì 15 febbraio 2024
In seguito all’approvazione del nuovo regolamento della Consulta Giovanile del Comune di Alessandria, fino al 15 febbraio 2024 è possibile, per gli interessati che abbiano i requisiti per farne parte, inviare la propria candidatura in vista del primo insediamento della Consulta stessa.
Ai fini di consentire e promuovere la massima partecipazione, si è ritenuto opportuno ampliare le opzioni di invio delle domande di auto-candidatura:
• a mano all’Ufficio Protocollo (Palazzo Comunale, Piazza della Libertà n. 1 - Da lunedì a venerdì dalle ore 8:30 alle ore 12:00);
• tramite posta elettronica certificata (PEC) all’indirizzo comunedialessandria@legalmail.it (nell’oggetto del messaggio dovrà essere riportata la dicitura “Candidatura Consulta Comunale Giovanile”)
• tramite posta elettronica (e-mail) all’indirizzo municipio@comune.alessandria.it (nell’oggetto del messaggio dovrà essere riportata la dicitura “Candidatura Consulta Comunale Giovanile”)
Ricordiamo che possono candidarsi:
• tutti i giovani, di età compresa tra i 15 e i 35 anni, che, pur residenti in altri comuni, abbiano un rapporto continuativo con il territorio comunale per ragioni di studio, lavoro o domicilio che presentino domanda di ammissione
• tutte le associazioni e i Gruppi Informali che presentano la domanda di ammissione, che hanno un referente di età compresa tra i 15 e i 35 anni
• un rappresentante per ogni Gruppo Consiliare che rispetti i suindicati limiti. Di diritto, i Consiglieri Comunali fino a 35 anni di età sono membri della Consulta. Decadono, anche se superano tale limite anagrafico, con il decadere della Consulta
• sono invitati permanenti i rappresentanti degli studenti degli istituti superiori di secondo grado e delle università.
In sede di prima istituzione, le richieste sono presentate all’Ufficio di Presidenza del Consiglio Comunale che le valutano. In seguito alla prima Istituzione sarà comunque possibile inviare le richieste di adesione, presentate e valutate all'Ufficio di Presidenza della Consulta.
La Consulta Giovanile, organismo consultivo dell'Amministrazione Comunale, si propone come punto di riferimento e di informazione sulle diverse tematiche giovanili, come ad esempio: scuola, università, mondo del lavoro, cultura, sport, tempo libero, politiche sociali. Raccoglie informazioni, direttamente, con ricerche autonome, o avvalendosi delle strutture comunali. Promuove incontri. Coadiuva le realtà associative che la compongono nell’organizzazione e nella promozione di eventi. Raccoglie e comunica all’Amministrazione bisogni e istanze dei giovani alessandrini e stimola la partecipazione attiva dei giovani in progetti e iniziative per valorizzare il territorio. Promuove l’implementazione del modello di Amministrazione condivisa, attraverso l’uso dei patti di collaborazione, per favorire l’attivazione dei giovani in azioni di cura dei beni comuni della città, da realizzare in collaborazione con il Comune di Alessandria.
Per ulteriori informazioni e per la modulistica si consulti il seguente link:
www.comune.alessandria.it/amministrazione/consulta-comunale-giovanile
oppure è possibile contattare anche l’Ufficio Giovani e Minori ai recapiti che seguono:
tel. 0131 515755 - 754
Alessandria
BANDO PER IL
SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE
È ancora possibile inviare le domande di partecipazione
Scadenza del bando alle ore 14 del 15 febbraio 2024
Il Comune di Alessandria ricerca operatori volontari da impiegare in progetti di Servizio Civile Universale per il 2024 con un bando rivolto a tutti i giovani tra i 18 e i 28 anni e in possesso di diploma di scuola media superiore.
Le domande di partecipazione, indirizzate direttamente all’ente titolare del progetto prescelto, dovranno essere presentate esclusivamente attraverso la piattaforma DOL, raggiungibile tramite PC, tablet e smartphone, entro e non oltre le ore 14.00 del 15 febbraio 2024.
I progetti di Servizio Civile Universale offrono opportunità formative e di crescita personale, consentendo ai partecipanti di acquisire nuove competenze e di sviluppare una consapevolezza più profonda dei bisogni della comunità.
Tre i progetti che verranno attivati:
• Volontari delle Connessioni (6 posti). Si occupa di dialogare con il mondo giovanile: incontrare i giovani delle associazioni, nelle scuole, sul territorio; gestire la comunicazione della sede Politiche Giovanili e Servizio Civile attraverso il web o creando materiale dedicato, sostenere i volontari e gli aspiranti volontari del Servizio Civile, condurre e partecipare agli eventi dedicati a temi come la ricerca del lavoro, collaborare con Radio Gold e l’Aula Studio;
• Seminare Futuro (24 posti). Si occupa, di sostenere i bambini e le loro famiglie con attività creative, culturali per un tempo libero positivo e gioioso nelle diverse stagioni dell’anno, non ultima l’organizzazione dei centri estivi.
• Biblioarte 2.0. (10 posti). Si occupa di favorire la crescita culturale della popolazione attraverso una maggiore conoscenza del patrimonio culturale locale, grazie alla sua tutela e la sua valorizzazione.
Si sottolinea che nel progetto "Volontari delle Connessioni" sono riservati 2 posti a giovani con un Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) inferiore ai 15.000 euro. Questa iniziativa si propone di garantire l'accesso a opportunità di crescita e sviluppo anche a coloro che si trovano in situazioni economiche più sfavorevoli.
Perché partecipare?
Contributo alla Comunità: partecipare al Servizio Civile Universale consente ai giovani di contribuire attivamente al benessere della propria comunità e del Paese. Attraverso progetti mirati, i volontari possono lavorare su questioni sociali rilevanti e apportare un impatto positivo.
Sviluppo personale: Il Servizio Civile offre un'opportunità unica per lo sviluppo personale. I volontari acquisiscono competenze pratiche, migliorano le capacità di problem-solving, e sviluppano la capacità di lavorare in team, migliorando così la propria crescita personale.
Formazione e Orientamento: il Servizio Civile è accompagnato da attività formative che includono corsi, workshop e incontri con esperti del settore. Questa formazione può essere utile per acquisire nuove conoscenze e orientarsi verso percorsi di studio o carriere specifiche. In particolare in questi progetti è presente un percorso di Tutoraggio al lavoro di 3 mesi che aiuta il giovane ad inserirsi nel mondo del lavoro.
Esperienza lavorativa: il periodo di Servizio Civile può essere un'esperienza di lavoro significativa da includere nel proprio curriculum vitae. Le competenze acquisite durante il servizio possono essere preziose per il futuro percorso professionale. Da tenere presente che la legge prevede una riserva del 15% dei posti messi a concorso dagli enti pubblici ai giovani che hanno concluso senza demerito il servizio civile universale.
Promozione della Cittadinanza attiva: il Servizio Civile Universale promuove la cittadinanza attiva, incoraggiando i giovani a partecipare attivamente alla vita della comunità. Questa esperienza può contribuire a formare cittadini consapevoli, responsabili e impegnati.
Solidarietà e Inclusione: il Servizio Civile favorisce la solidarietà e l'inclusione sociale. Attraverso progetti che affrontano questioni come l'uguaglianza, la povertà o l'ambiente, i volontari possono contribuire alla costruzione di una società più giusta e sostenibile.
Networking: durante il Servizio Civile, i volontari hanno l'opportunità di incontrare persone provenienti da diverse esperienze e settori. Questa rete di contatti può rivelarsi preziosa per future opportunità di lavoro o collaborazioni.
Ulteriori dettagli sui progetti, sui requisiti richiesti e le modalità di presentazione della domanda consultabili sul sito internet del Comune di Alessandria al seguente indirizzo:
www.comune.alessandria.it/bando-ordinario-2023-servizio-civile-universale
Per Informazioni: UFFICIO SERVIZIO CIVILE – CITTÀ DI ALESSANDRIA
Palazzo Cuttica – via Gagliaudo n. 2 (interno cortile Conservatorio) / 15121 – Alessandria
telefono: 0131 515784 - e-mail: servizio.civile@comune.alessandria.it
Alessandria
IL “TAVOLO ANZIANI” PRESSO IL COMUNE
Il 6 febbraio ha avuto luogo presso la Sala Giunta del Municipio la prima riunione del “Tavolo Anziani”, istituito al fine di condividere gli intenti in merito al rilancio delle iniziative territoriali, sulle tematiche del welfare e sulla contrazione sociale, alla presenza dell’Assessore alle politiche sociali, Giorgio Laguzzi, dei rappresentanti delle organizzazioni sindacali Spi Cgil, Fnp Cisl, Uilp Uil e della Garante dei Garante dei Diritti degli Anziani, Paola Ferrari e della presidente del Cissaca, Margherita Bassini.
L’intendimento manifestato è quello di ritrovarsi ogni due mesi, comunque con regolarità, per trattare i temi che riguardano gli impegni comuni a tutela delle cittadine e dei cittadini non più giovani e per impegnarsi in un confronto preventivo circa le materie di maggior interesse per la popolazione anziana; per questo gli argomenti salienti sono stati indicati nel PNRR, nella Legge Regionale nr 17/2019 “promozione e valorizzazione dell’invecchiamento attivo”, nel superamento delle barriere architettoniche; nell’osservatorio sulla popolazione anziana ed alla stagione del benessere.
Novi Ligure
Il CSP FA SQUADRA CON LE ASSOCIAZIONI SPORTIVE PER L’INCLUSIONE DELLE PERSONE CON DISABILITÀ
Si è conquistata un posto nel ristretto novero delle azioni virtuose la collaborazione tra il Consorzio Intercomunale del Novese dei Servizi alla Persona e tre importanti associazioni sportive del territorio che, grazie alla sensibilità dei loro tecnici e dirigenti, consentono di programmare e realizzare azioni volte a favorire la partecipazione di ragazzi disabili nelle attività sportive attraverso interventi di facilitazione e sostegno attuati da personale educativo specializzato.
Affiancano il C.S.P. in questo ambizioso progetto il Judo Club Novi; Aquarium che è la società che gestisce la piscina di Novi Ligure e Atletica Novese, società che consentono di realizzare l’obiettivo di accompagnare i ragazzi a vivere un’esperienza di socializzazione e crescita in un contesto di sport che fin da subito si è mostrato sensibile ed in grado di valorizzare la partecipazione di tutti i soggetti coinvolti.
Le rispettive famiglie hanno accolto positivamente l’iniziativa mostrando interesse per le attività proposte che oggi, grazie alle risorse del Fondo Regionale, il Consorzio Intercomunale del Novese dei Servizi alla Persona e le società coinvolte prevedono di proseguire quanto è stato avviato e ha riscosso consensi positivi, con la stipula di convenzioni che permettano all’ente al quale trenta comuni dell’area novese hanno affidato la gestione dei servizi socio assistenziali, di pensare ad una collaborazione che si manterrà nel tempo incrementando la cultura dell’inclusione e della partecipazione sociale e, perché no, estenderla ad altri soggetti.
È evidente e riscontrato, che il territorio e le sue associazioni rispondono in modo attivo ed efficiente alle diverse iniziative che si propongono a favore dei più fragili e questo non può che essere considerato un buon auspicio per nuove e più intense collaborazioni che il C.S.P. intende realizzare nel 2024 a favore di un’ampia fascia di utenti che per diversi motivi hanno difficoltà ad approcciare in modo autonomo alla pratica sportiva, elemento essenziale per dare luogo ad una società inclusiva e tale da rendere ciascuno, a prescindere dalla propria condizione, corpo vivo della comunità tutta.
Azienda Ospedaliero – Universitaria di Alessandria
FABRIZIO PANARO
NUOVO DIRETTORE DELLA CHIRURGIA GENERALE
Fabrizio Panaro è il nuovo Direttore della Struttura Complessa a Direzione Universitaria di Chirurgia generale dell’Azienda Ospedaliero - Universitaria di Alessandria. Classe 1973, si è laureato in Medicina e Chirurgia all’Università di Genova nel 2004.
Durante la specializzazione ha svolto un Research Fellowship all’Università dell’Illinois a Chicago e ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Microbiologia e Immunologia all’Università di Genova. È stato assistente universitario dal 2007 al 2010 presso il servizio di Chirurgia epato-bilio-pancreatica ed endocrina dell’Università di Strasburgo.
Nel 2012 nominato Professore Associato di Chirurgia e dal 2016 è Professore Ordinario di Chirurgia nella Divisione di Chirurgia Generale, Robotica e dei Trapianti d’organo dell’Ospedale Universitario di Montpellier. Attualmente collabora a livello internazionale come Consultant nel Dipartimento di Chirurgia Oncologia nel Cancer Center (Sultanato di Oman) e in Marocco. È attivo anche nel campo della ricerca clinica nazionale e internazionale sulla chirurgia oncologica in particolare sulle patologie del fegato, pancreas ed esofago.
Professore Ordinario di Chirurgia all’Università del Piemonte Orientale, dal 15 gennaio è il quarto Direttore di una Struttura Complessa a Direzione Universitaria e il primo nominato dalla trasformazione in Azienda Ospedaliero Universitaria di Alessandria.
Le specifiche competenze cliniche e di ricerca in Chirurgia Oncologica, Epato-Bilio-Pancreatica, mini-invasive e di robotica hanno portato il professor Panaro a essere invitato in numerosi convegni internazionali, a svolgere progetti di ricerca nelle Università dell’Illinois a Chicago, Strasburgo e Montpellier, e a pubblicare oltre 300 articoli su riviste scientifiche in Inglese. Fa inoltre parte dell’editorial board di 32 riviste internazionali.
«Il mio progetto nella nuova Azienda Ospedaliero - Universitaria di Alessandria – ha spiegato il professor Fabrizio Panaro – è triplice: di ricerca, di insegnamento e clinico. Per quanto riguarda la ricerca, l’obiettivo è sviluppare progetti di ricerca innovativi sulla chirurgia mini-invasiva e robotica in ambito nazionale e collaborare attivamente con centri internazionali; mentre per la didattica nel nuovo polo universitario di Alessandria è l’insegnamento indirizzato agli studenti di medicina e allo sviluppo della Scuola di Specializzazione in Chirurgia Generale. Per la parte clinica, infine, punterò a sviluppare la chirurgia mini-invasiva/robotica nell’ambito della chirurgia generale per diventare polo di eccellenza nazionale».
Valter Alpe, Direttore Generale dell’AOU AL: «L’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Alessandria si è arricchita di un professionista di fama internazionale in un ambito all’avanguardia e in cui stiamo investendo sul potenziamento delle risorse umane e sull’adeguamento di quelle strutturali. In particolare, per la Chirurgia abbiamo si stanno avviando importanti opere di riqualificazione all’ottavo piano del Presidio Civile che restituiranno un reparto moderno e pronto a far tornare la struttura di Chirurgia generale ad alti livelli di assistenza, ricerca e didattica, le tre anime su cui poggia, da inizio anno, l’AOU».
«Il professor Fabrizio Panaro – sottolinea il Rettore dell’Università del Piemonte Orientale, Gian Carlo Avanzi – garantirà all’Ateneo e all’Ospedale un apporto di competenze decisivo per il miglioramento in ambito didattico e clinico. Sono convinto che la sua esperienza, maturata in Italia e in Francia in istituzioni di ricerca di prim’ordine, unita alle sue grandi doti umane e mediche, potranno rappresentare un punto di riferimento per le nostre studentesse e i nostri studenti e uno stimolo considerevole per lo sviluppo del settore chirurgico dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria alessandrina con ripercussioni positive per la sanità pubblica. Nei prossimi anni Alessandria, grazie anche alla costruzione del nuovo campus universitario nel quartiere Orti, sarà protagonista di importanti cambiamenti e l’integrazione tra Ateneo, Ospedale e Città giocherà un ruolo chiave nel corretto sviluppo di questa nuova fase».
Città di Alessandria
GIORNO DELLA MEMORIA 2024
Nel 79° anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz
Il programma degli eventi commemorativi e di approfondimento promossi in Alessandria
Alessandria si prepara a vivere il 79° anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz (avvenuta esattamente il 27.01.1945) con l’edizione 2024 del “Giorno della Memoria”.
La comunità alessandrina ha sempre manifestato una particolare sensibilità nel compartecipare ad una commemorazione degna di questo nome, considerando tra l’altro come sia stata formalmente proprio una legge (la Legge n. 211 del 20 Luglio 2000) ad istituire la solennità civile del “Giorno della Memoria”.
Si tratta di una norma approvata con la precisa finalità di ricordare le vittime della Shoah, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte nonché coloro che — pur operando in campi e schieramenti diversi — si sono opposti al progetto di sterminio nazi-fascista e, a rischio della propria vita, hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati durante gli anni tristi della dittatura e del secondo conflitto mondiale. Oltre agli ebrei — è fondamentale sottolinearlo — furono vittime della follia nazi-fascista anche le popolazioni slave delle regioni occupate nell'Europa orientale e nei Balcani, i neri europei, i prigionieri di guerra sovietici, gli oppositori politici, i massoni, i religiosi cristiani, le minoranze etniche come rom, sinti e jenisch, i gruppi religiosi come i Testimoni di Geova e i Pentecostali, gli omosessuali e le persone con disabilità mentali o fisiche.
La scelta di anticipare a venerdì 26 gennaio gli eventi commemorativi ad Alessandria consentirà anche agli studenti – grazie al diretto coinvolgimento dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte-Ufficio IV-Ambito Territoriale di Alessandria Asti nonché delle Scuole alessandrine – di partecipare, insieme ai rappresentanti istituzionali e alla cittadinanza, alla declinazione dei diversi momenti in cui è articolato il “Giorno della Memoria” 2024. Gli eventi sia commemorativi che di approfondimento dell’edizione di quest’anno sono complessivamente promossi da Amministrazione Comunale di Alessandria, Amministrazione Provinciale di Alessandria, Comunità Ebraica di Torino-Sezione di Alessandria, Ministero dell’Istruzione e del Merito-Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte-Ufficio IV-Ambito Territoriale di Alessandria Asti, Consulta Provinciale Studenti Alessandria, ISRAL-Istituto per la storia della resistenza e della società contemporanea in provincia di Alessandria “Carlo Gilardenghi”, Associazione Memoria della Benedicta, ANPI-Associazione Nazionale Partigiani d’Italia-Sezione Provinciale Alessandria, Laboratorio Civico, CGIL provinciale Alessandria e Scuola del Popolo, Conservatorio Statale di Musica “Antonio Vivaldi” di Alessandria, Alexala, Gruppo AMAG, Biblioteca Civica “Francesca Calvo” di Alessandria, ASM Costruire Insieme, U.S. Alessandria Calcio 1912, Associazione Nazionale Famiglie Caduti e Dispersi in Guerra, Istituto Nazionale del Nastro Azzurro.
Programma -
venerdì 26 gennaio 2024
Commemorazione istituzionale
ore 09.30 - Piazzetta della Lega
Le delegazioni degli studenti delle Scuole cittadine insieme ai Rappresentanti Istituzionali e alle Associazioni Combattentistiche e d’Arma si riuniscono presso Piazzetta della Lega
Saluto delle Autorità
Lettura dei nomi degli ebrei deportati alessandrini morti nei campi di sterminio
Deposizione di una corona d’alloro davanti alla Sinagoga di via Milano
A seguire, corteo di trasferimento al Carro della Memoria
ore 10.30 - Piazzale Deportati Ebrei, Carro della Memoria
(area compresa tra via Scassi e piazzale Berlinguer)
Accensione del Braciere della Memoria
Deposizione di una corona d’alloro
Riflessioni sul Giorno della Memoria a cura della Consulta Provinciale degli Studenti di Alessandria
ore 11.15 - Piazza Mafalda di Savoia
Commemorazione delle vittime femminili della deportazione nazifascista presso il monumento dedicato alla principessa Mafalda di Savoia (morta nel lager di Buchenwald il 28 agosto 1944)
Deposizione della corona d’alloro e intervento commemorativo da parte delle Autorità
ore 12.00 - Stadio Comunale Giuseppe Moccagatta (ingresso da via Bellini)
Deposizione di un mazzo di fiori presso la targa in memoria di Árpád Weisz (Commissario tecnico della
U.S. Alessandria Calcio 1912, morto ad Auschwitz il 31 gennaio 1944) e intervento commemorativo da parte delle Autorità
Iniziative di approfondimento sul “Giorno della Memoria” 2024
23 gennaio
Sala multimediale del Laboratorio Civico “Carla Nespolo”, via Faà di Bruno 39
ore 17.00: “Tanto non tornate! La deportazione dei lavoratori 1943-45, il contesto storico, i ricordi di chi l’ha vissuta” - a cura di Luca Fiorito, Dottorando DAFIST-Università di Genova, Cesare Manganelli, Ricercatore ISRAL Alessandria, e Massimo Bisca, Presidente ANPI Genova, Segreteria Nazionale ANPI. Coordina Francesca Olivieri, ANPI Viguzzolo.
Evento a cura del Laboratorio Civico “Carla Nespolo” – progetto realizzato da ANPI provinciale, CGIL provinciale e Scuola del Popolo – in collaborazione con ISRAL.
25 gennaio
Biblioteca Civica “Francesca Calvo”, piazza Vittorio Veneto
Proposta di testi e letture selezionate sul tema del Giorno della Memoria
La fruizione al pubblico di questa specifica proposta della Biblioteca Civica viene offerta fino al 9 febbraio nei seguenti consueti giorni e orari di apertura: lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 08.30 alle 13; martedì e giovedì dalle ore 08.30 alle 13 e dalle ore 14 alle 18.
Iniziativa a cura della Biblioteca Civica “Francesca Calvo” in collaborazione con ASM Costruire Insieme.
Sala Conferenze di ISRAL, Palazzo Guasco, via dei Guasco 49
ore 17.00: Reading musicale “Lo sporco di Dachau”
Un progetto di Betti Zambruno con Piercarlo Cardinali, chitarra e canto, e Fulvia Maldini, voce recitante e canto. Il reading musicale è stato pensato per ricordare donne che hanno dato voce alla mancanza di libertà, che hanno raccontato verità scomode, o vissuto direttamente la Shoah.
Le letture – che si alterneranno alle musiche – raccontano di M. Gellhorn (inviata di guerra), L. Miller (fotografa), H. Schneider (figlia di una guardiana delle SS), E. Bruk ed E. Bajarano (deportate nei lager, scrittrici e artiste) e I. Nemirovsky (deportata e scrittrice).
Lo spettacolo inizierà e si concluderà con l’ascolto de “Il canto delle deportate” tratto dal CD “Noi siam nati chissà quando, chissà dove” che si apre con la voce di Betti Zambruno ricordata a poco più di un anno dalla scomparsa. Evento a cura di ISRAL-Istituto per la storia della resistenza e della società contemporanea in provincia di Alessandria “Carlo Gilardenghi”, con il contributo di Fondazione CRT, Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e MIC-Direzione Generale Educazione, Ricerca e Istituto Culturali.
26 gennaio
Auditorium M. Pittaluga del Conservatorio “Antonio Vivaldi”, via Parma 1
ore 21.30: Concerto-spettacolo “Partigiani sempre!”
prodotto dall’Associazione “Memoria della Benedicta” e ANPI Cesenatico, con Massimo Carlotto, autore del testo, YoYo Mundi e Maurizio Camardi, musiche e canzoni - regia di Velia Mantegazza.
L’evento — nell’ambito delle riflessioni avviate lo scorso settembre per l’80° anniversario della Resistenza — è promosso da Associazione Memoria della Benedicta e Amministrazione Comunale di Alessandria, in collaborazione con il Conservatorio Statale di Musica “Antonio Vivaldi” di Alessandria, ANPI e Alexala.
Esso si propone come particolare tributo alle centinaia di giovani partigiani deportati a Mauthausen dopo il rastrellamento dell'aprile 1944. Ingresso libero fino ad ad esaurimento posti; gradita la prenotazione scrivendo a: benedicta.segreteria@gmail.com
L’Associazione “Memoria della Benedicta”, nella giornata del 26 gennaio, pubblicherà sulla propria pagina facebook (facebook.com/a.m.benedicta) il videoclip disegnato da Ivano A. Antonazzo della canzone "Aironi: brano tratto dallo spettacolo “Partigiani Sempre!” scritto e interpretato da Yo Yo Mundi, Massimo Carlotto e Maurizio Camardi, in scena la sera dello stesso giorno presso il Conservatorio “A. Vivaldi”.
Per gli Istituti Scolastici interessati, si segnala inoltre che – a cura di ISRAL, previa prenotazione all’indirizzo didattica@isral.it – sono previste nel mese di febbraio, al mattino, l’apertura e la visita del Carro della Memoria
Valenza
GIORNO DELLA MEMORIA 2024
In occasione del Giorno della Memoria il Comune di Valenza organizza due appuntamenti
di riflessione e di approfondimento per non dimenticare la tragedia della Shoah e della Seconda Guerra Mondiale.
Il primo incontro, dedicato agli allievi delle scuole superiori, è fissato per giovedì 25 gennaio alle ore 10.45 presso l’Aula Magna dell’IIS “Benvenuto Cellini”. Lo storico Carlo Greppi incontrerà gli studenti e presenterà il suo libro “Un uomo di poche parole”. Storia di Lorenzo che salvò Primo (Laterza 2023). In “Se questo è un uomo” Primo Levi ha scritto: «credo che proprio a Lorenzo debbo di essere vivo oggi». Lorenzo è Lorenzo
Perrone, un muratore piemontese che viveva fuori dal reticolato di Auschwitz III-Monowitz.
Un uomo povero che tutti i giorni, per sei mesi, portò a Levi una gavetta di zuppa che lo aiutò a compensare la malnutrizione del Lager. E non si limitò ad assisterlo nei suoi bisogni più concreti: andò ben oltre, rischiando la vita anche per permettergli di comunicare con la famiglia. La loro fu un’amicizia straordinaria che, nata all’inferno, sopravvisse alla guerra e proseguì in Italia fino alla morte struggente di Lorenzo nel 1952, piegato dall’alcol e dalla tubercolosi. Lorenzo Perrone fu insignito nel 1998 del titolo di “Giusto tra le Nazioni” conferito dallo Yad Vashem ai non ebrei che durante la Shoah, disinteressatamente e a loro rischio e pericolo, salvarono la vita agli ebrei.
Il secondo appuntamento, aperto a tutta la cittadinanza, è previsto per sabato 27 gennaio alle ore 10.30 presso il foyer del Teatro Sociale. La compagnia teatrale “Notte Magica” interpreterà il recital Eravamo qui, a cura di Gianluca Pivetti e Barbara Ferrando.
Letture, canzoni, poesie e testimonianze saranno al centro della riflessione per non dimenticare. Lo spettacolo intreccerà alla storia e alla memoria collettiva le storie e le vicende locali di uomini e donne che hanno vissuto in prima persona il dramma della deportazione, dell’Olocausto e della guerra.
Lo spettacolo sarà a ingresso libero.
All’ Ambra di Alessandria
IL TEATRO DELLA JUTA PRESENTA UN’INEDITA VERSIONE DEL MACBETH CON LA TECNICA DEI TEATRI DELLA MENTE
In scena il 27 e 28 gennaio
UN TEATRO DELLA MENTE – MACBETH
Da William Shakespeare
Idea, drammaturgia e regia Luca Zilovich
Tecnica e paesaggi sonori Vincenzo Ventriglia
Con Giacomo Bisceglie, Enrica Fieno, Lorenzo Fracchia, Michela Gatto,
Giulia Maino, Fabio Martinello, Mattia Stango
Produzione Commedia Community/Teatro della Juta
Sabato 27 e domenica 28 gennaio andrà in scena al Teatro Ambra di Via Brigata Ravenna 8, nell’ambito del segmentooff della Stagione Teatrale 23-24 del Comune di Alessandria e Piemonte dal Vivo con la partecipazione di Asm Costruire Insieme, “Un Teatro della Mente – Macbeth” prodotto da Commedia Community/Teatro della Juta.
È il secondo spettacolo che il regista Luca Zilovich allestisce per il Teatro della Juta con la tecnica dei Teatri della Mente, il primo è stato lo scorso anno il Romeo e Giulietta, prediligendo ancora una volta un noto testo shakespeariano. “Un modo diverso di pensare al teatro”, spiega il regista e ideatore della pièce, “in cui lo spettatore bendato mette in moto la sua creatività e diventa artista dello spettacolo al pari di attrici e attori.”
Quello dei “teatri della mente” è uno spettacolo sensoriale in cui lo spettatore bendato, è coinvolto direttamente nella performance, seguendo l’ambizioso Macbeth attraverso la profezia delle streghe, si trova con lui sul campo di battaglia e viene condotto nel lato più profondo della sua mente.
Seduto all'interno dello spazio scenico, il pubblico assiste a una delle più famose tragedie di Shakespeare, in questa inedita versione in cui le vicende del tiranno scozzese vengono narrate esclusivamente tramite stimoli uditivi, olfattivi e tattili. Ci si immergerà quindi nelle atmosfere di una Scozia oscura, governata da despoti e abitata da streghe, in cui attori e spettatori daranno vita insieme allo spettacolo, i primi recitando e i secondi immaginandolo nella loro mente.
“Un teatro della mente - Macbeth” come il precedente Romeo e Giulietta è nato grazie all’esperienza maturata dal Teatro della Juta sul territorio di Arquata Scrivia e Gavi. Già da tempo l’Associazione Commedia Community collabora nella realizzazione di eventi accessibili alle persone con disabilità con Abilitando Onlus e da questa proficua collaborazione è nata un’idea assolutamente innovativa non solo nel panorama regionale, ma anche sul piano nazionale: la realizzazione di un progetto che si proponga di consentire a persone con disabilità visiva, uditiva e intellettiva di poter fruire pienamente e in condizione di parità, di tutti gli spettacoli, fornendo gli strumenti idonei e necessari alla piena e completa accessibilità ad una pièce teatrale. Dalle suggestioni che il Teatro della Juta ha dato con la formazione e la sensibilizzazione verso le disabilità visive nasce quindi l’idea dei “Teatri della Mente”: degli spettacoli che possano essere fruiti nella stessa maniera da spettatori vedenti e non.
L’innovativo Macbeth andrà in scena all’Ambra di Alessandria sabato 27 gennaio 2024 alle ore 18 e alle ore 21, mentre domenica 28 gennaio unico spettacolo alle ore 18.
In attesa di assistere allo spettacolo il regista Luca Zilovich e gli attori della compagnia Teatro della Juta incontreranno il pubblico a Palazzo Cuttica nelle sale museali, alle ore 18 di venerdì 26 gennaio, nell’ambito di “Chi è di scena” il ciclo di incontri con i protagonisti della stagione teatrale di Alessandria. L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti.
NOTE e INFO BIGLIETTERIA
La Compagnia Teatro della Juta, nata dal progetto di residenza presso l'omonimo teatro di Arquata Scrivia, dal 2018 mette in scena testi di teatro classico e teatro popolare, con adattamenti che spaziano dalla Commedia dell'Arte fino a un linguaggio più contemporaneo.
Luca Zilovich è il regista e l'ideatore dello spettacolo. Ha lavorato con registi come Gabriele Vacis e Roberto Tarasco, Carlo Boso, Alberto Jona e Carlos Maria Alsina. È tra i fondatori del collettivo teatrale Officine Gorilla dove si occupa della regia e della drammaturgia. Da sei anni collabora come regista e dramaturg per il teatro della Juta di Arquata Scrivia dove ha avviato il progetto di compagnia INTRO/ESTRO.
L’Associazione Culturale Commedia Community nasce nel 2004 con lo scopo di diffondere la cultura cinematografica e teatrale, legandosi in modo particolare al genere comico e commedia. In seguito, spazia la propria attività alla realizzazione di corsi di formazione per ragazzi e adulti, cercando di mantenere vivo il filo che la lega al territorio e ai suoi artisti. Dal 2013 l’associazione gestisce il Teatro della Juta di Arquata Scrivia che sorge nei locali dove si trovava lo storico jutificio di Arquata Scrivia, da tempo dismesso.
Un teatro della mente – Macbeth - Teatro Ambra
Prenotazioni a cura della biglietteria Teatro della Juta
teatrodellajuta@gmail.com - 345.0604219 www.teatrodellajuta.it
BIGLIETTERIA ONLINE www.diyticket.it
Azienda Ospedaliero – Universitaria di Alessandria
ALBERTO RICOTTI NUOVO DIRETTORE
DELLA TERAPIA INTENSIVA NEONATALE
Alberto Ricotti è il nuovo Direttore della Struttura Complessa di Terapia Intensiva Neonatale dell’Azienda Ospedaliero - Universitaria di Alessandria.
Classe 1968, si è laureato in Medicina e Chirurgia all’Università di Pavia nel 1994 con la votazione di 110 con lode e ha conseguito alla Seconda Scuola di Specialità di Pediatria dell’Università degli Studi di Milano una prima specialità nel novembre 1999 e una seconda, con indirizzo neonatologico, nel novembre del 2001. Nel 2007 ha poi ottenuto il diploma di Istruttore di Rianimazione Neonatale frequentando il corso indetto dalla Società Italiana di Neonatologia e la specializzazione in Anestesia e Rianimazione all’Università del Piemonte Orientale.
Il primo incarico di Dirigente Medico di neonatologia di I° livello è del 2000 all’Unità di Terapia Intensiva Neonatale e Neonatologia dell’Azienda Ospedaliera Sant’Anna di Como, mentre dal 2003 è assunto con la stessa qualifica nel Reparto di Patologia Neonatale dell’Ospedale Infantile “Cesare Arrigo” di Alessandria, poi divenuta l’attuale Terapia Intensiva Neonatale.
Durante il proprio iter professionale e formativo ha acquisito specifiche competenze nella rianimazione, stabilizzazione e trasporto del neonato critico, oltre ad aver approfondito e applicato tutte le tecniche ventilatorie convenzionali e non, applicabili in campo neonatologico, acquisendo particolare esperienza per le tecniche di assistenza respiratoria mini-invasive.
Tra le competenze del dottor Ricotti ci sono anche quelle in campo ecografico neonatale, sia per quanto riguarda la diagnosi e l’inquadramento delle patologie cerebrali neonatali, sia per la diagnosi delle cardiopatie congenite complesse e per la valutazione emodinamica ecografica del neonato critico.
Ad Alessandria è stato tra i fautori della Terapia Intensiva Neonatale, la struttura che oggi lo vede come Direttore: «Grazie agli sforzi e all’impegno messi in campo con i miei colleghi – ha detto il Direttore Ricotti – siamo riusciti ad arrivare a un traguardo importante per l’Azienda come la nascita della TIN. Mi ricordo ancora l’arrivo rocambolesco del primo ventilatore meccanico e l’entusiasmo per le nuove tecniche e il
nuovo approccio che ci hanno accompagnati da allora fino ad oggi: vorrei che quell’entusiasmo fosse ancora alla base del nostro lavoro, per continuare a dare le migliori cure ai nostri pazienti, con il fondamentale apporto delle associazioni e dei volontari che quotidianamente sono al nostro fianco».
«Siamo felici di questa nuova nomina – ha dichiarato Valter Alpe, direttore generale dell’AOU AL – che valorizza una professionalità interna alla nostra Azienda Ospedaliero – Universitaria. Le conoscenze della struttura fin dalla sua nascita saranno sicuramente un valore aggiunto. Auguriamo al neo Direttore un buon lavoro, certi che la TIN continui ad essere uno dei nostri reparti di eccellenza».
Azienda Ospedaliero – Universitaria di Alessandria
STEFANO MEDA NUOVO DIRETTORE
DELLA CHIRURGIA TORACICA
È Stefano Meda il nuovo Direttore della Struttura Complessa di Chirurgia toracica dell’Azienda Ospedaliero - Universitaria di Alessandria.
Classe 1974, si è laureato in Medicina e Chirurgia all’Università di Milano nel 2000 dove ha conseguito a pieni voti anche la specializzazione in Chirurgia Toracica del 2005. Nel 2023 ha poi conseguimento il Master Universitario di II livello all’Università degli studi di Pisa in Robotica in Chirurgia toracica.
Dopo un contratto libero – professionale con il Reparto di Chirurgia II della Divisione di Chirurgia Generale e Toracica dell’Azienda Ospedaliera San Paolo di Milano, nel novembre del 2008 è assunto in qualità di Dirigente Medico di I livello all’interno della struttura di Chirurgia Toracica dell’allora Azienda Ospedaliera di Alessandria.
Negli anni ha ricoperto diversi ruoli all’interno dell’AOU AL, tra cui quello di alta specializzazione in Chirurgia mininvasiva VATS e RATS, quello di responsabile del Gruppo Interdisciplinare Cure (GIC) Interaziendale Tumori Toraco – Polmonari e quello di responsabile Thoracic Trauma Team.
Autore di numerose pubblicazioni su riviste nazionali e internazionali, il dottor Meda ha eseguito oltre 2.000 interventi di chirurgia toracica, oltre 1.400 di chirurgia maggiore e 47 procedure in chirurgia robotica (RATS).
«Sono molto orgoglioso di questo incarico – ha dichiarato il Direttore Meda -, principalmente perché giunge in questa grande azienda che in questi anni mi ha fatto crescere come professionista, ma soprattutto come persona. Il mio intento è quello di migliorare sempre di più l’assistenza ai nostri pazienti, apportando continui miglioramenti tecnologici, scientifici ed organizzativi; a partire dall’ampliamento della rete di collaborazione con il territorio, nell’ottica di un miglioramento dell’ormai indispensabile multidisciplinarietà delle cure».
«Il percorso del dottor Meda nella nostra Azienda Ospedaliero – Universitaria – ha detto Valter Alpe,
direttore generale dell’Azienda Ospedaliera – dimostra come la crescita professionale all’interno della struttura sia centrale, dando la possibilità ai nostri medici di raggiungere alti livelli e importanti riconoscimenti. Auguriamo quindi al neo Direttore un buon proseguimento del lavoro che in questi anni ha già avviato con successo».
Consorzio intercomunale dei Servizi alla Persona del Novese
ISTUITO IL SERVIZIO DELLE “DIMISSIONI PROTETTE”
Dal prossimo mese di febbraio la popolazione dei trenta Comuni aderenti al Consorzio intercomunale del Novese dei servizi alla Persona, potrà usufruire di un nuovo servizio ideato per aiutare anziani e soggetti fragili.
Come indica la sua denominazione, il progetto “Dimissioni protette” si prefigge di offrire assistenza a domicilio alle persone dimesse dopo un ricovero in ospedale per essere accompagnate all’autosufficienza. In sintesi, il nuovo servizio predisposto dal Consorzio intercomunale del Novese dei servizi alla persona, è un insieme di azioni che costituiscono il processo di passaggio organizzato di un paziente dall’ambiente
ospedaliero o similare ad un ambiente di cura di tipo familiare, al fine di garantire la continuità assistenziale e promuovere percorsi di aiuto a sostegno della salute e del benessere della persona tramite interventi coordinati tra il servizio sanitario e quello sociale.
Tale tipo di approccio multidisciplinare di pianificazione della dimissione, sviluppato prima che il paziente sia dimesso, finanziato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali attraverso la “Missione inclusione e coesione” prevista nel Pnrr (Piano nazionale resistenza e resilienza) è stato progettato dal C.S.P. per migliorare la qualità della vita, l’integrazione fra ospedale e territorio e tra i professionisti sociosanitari coinvolti nel processo di assistenza e cura, oltre a ridurre il rischio di riammissione istituzionalizzata dei pazienti anziani, disabili e fragili.
In concreto, a seguito di una valutazione del paziente, effettuata dall’equipe multiprofessionale, verrà erogata da un operatore sociosanitario del C.S.P. un’assistenza al domicilio fino ad un massimo di 6 ore giornaliere attraverso interventi di supporto alla persona nella gestione della vita quotidiana al fine di garantirle il recupero e il mantenimento dell’autosufficienza residua, per consentire la permanenza al domicilio il più a lungo possibile e ritardando un eventuale ricorso all’istituzionalizzazione, attraverso un sostegno diretto nell’ambiente domestico e nel rapporto con l’esterno.
Costituiranno ambiti di intervento del progetto “Dimissioni protette”, la cura e l’igiene della persona, le prestazioni igienico-sanitarie, la cura e l’igiene ambientale, il disbrigo di pratiche, l’accompagnamento a visite, la spesa e la preparazione dei pasti, l’aiuto nella vita di relazione. È previsto anche il servizio di consegna pasti espletato direttamente presso l’abitazione della persona anziana o fragile presa in carico dal progetto attuato dal Consorzio intercomunale del Novese per i servizi alla persona.
DI FRONTE ALLA GUERRA
L’OBBEDIENZA NON È PIÙ UNA VIRTÙ
“Dire ‘sì’ al Principe della pace significa dire ‘no’ alla guerra, e questo con coraggio: dire ‘no’ alla guerra, a ogni guerra, alla logica stessa della guerra, viaggio senza meta, sconfitta senza vincitori, follia senza scuse. Questa è la guerra. Ma per dire ‘no’ alla guerra bisogna dire ‘no’ alle armi. Perché, se l’uomo, il cui cuore è instabile e ferito, si trova strumenti di morte fra le mani, prima o poi li userà. E come si può parlare di pace se aumentano la produzione, la vendita e il commercio delle armi? Oggi, come al tempo di Erode, le trame del male, che si oppongono alla luce divina, si muovono nell’ombra dell’ipocrisia e del nascondimento: quante stragi armate avvengono in un silenzio assordante, all’insaputa di tanti! La gente, che non vuole armi ma pane, che fatica ad andare avanti e chiede pace, ignora quanti soldi pubblici sono destinati agli armamenti. Eppure dovrebbe saperlo! Se ne parli, se ne scriva, perché si sappiano gli interessi e i guadagni che muovono i fili delle guerre”. È il passo centrale del messaggio “Urbi et Orbi” di Papa Francesco del giorno di Natale 2023 dalla loggia della basilica di San Pietro, in collegamento con 149 tele visioni di tutto il mondo.
A livello globale il mercato delle armi vale oltre 2 mila miliardi di dollari. La classifica degli Stati esportatori di armi vede al primo posto gli Stati Uniti seguiti dalla Russia, dalla Francia, dalla Cina, dalla Germania, dall’Italia, dal Regno Unito, dalla Corea del Sud, dalla Spagna, da Israele. “Dealflower” è una testata economico-finanziaria digitale e Web Tv sulla quale si possono trovare dati interessanti. Per esempio, secondo dati dell’Ufficio Studi di Mediobanca, l’Italia, pur essendo all’undicesimo posto al mondo, spende 88 milioni di dollari al giorno per l’industria della difesa.
Angoscia per la violenza “cui sovente assistiamo, tra gli Stati, nella società, nelle strade, nelle scene di vita quotidiane”: lo ha fatto rilevare il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato agli italiani la sera del 31 dicembre. La violenza delle guerre, “di quelle in corso e di quelle evocate e minacciate. Le devastazioni che vediamo nell’Ucraina, invasa dalla Russia, per sottometterla e annetterla. L’orribile ferocia terroristica del 7 ottobre scorso di Hamas contro centinaia di inermi bambini, donne, uomini, anziani d’Israele. Ignobile oltre ogni termine, nella sua disumanità. La reazione del governo israeliano, con un’azione militare che provoca anche migliaia di vittime civili e costringe, a Gaza, moltitudini di persone ad abbandonare le proprie case, respinti da tutti. La guerra – ogni guerra – genera odio. E l’odio durerà moltiplicato, per molto tempo, dopo la fine dei conflitti. La guerra – ha sottolineato il presidente Mattarella - è frutto del rifiuto di riconoscersi tra persone e popoli come uguali. Dotati di pari dignità. Per affermare, invece, con il pretesto del proprio interesse nazionale, un principio di diseguaglianza”.
I morti nei due conflitti più vicini a noi – Ucraina-Russia e Israele-Palestina – sono centinaia di migliaia. Il dramma è anche rappresentato da una assenza di volontà di incontrarsi per perseguire percorsi di pace nell’immediato. Questo coltiva scenari apocalittici dei quali, purtroppo, saremo partecipi perché il pericolo nucleare incombe su tutti i popoli.
Il 13 gennaio scorso, a Bozzolo, nella chiesa di san Pietro dove il 20 giugno 2017 Papa Francesco sostò in preghiera sulla tomba di don Primo Mazzolari, si sono incontrate oltre quattrocento persone di diverse organizzazioni sociali ed ecclesiali per riflettere sulla “guerra alla guerra” e sulle testimonianze di don Mazzolari e don Milani che fecero della pace la propria ostinazione, rifiutarono di assuefarsi al diritto del più forte e si opposero alla logica amico-nemico perché la guerra è un’offesa ai poveri, è la sconfitta dell’umanità e, oggi, porta solo alla sconfitta totale. Ma oggi tocca a noi la responsabilità di coltivare e far crescere una cultura della pace in tutti i campi: da quello dell’informazione a quello dell’economia, da quello della diplomazia a quello della tecnologia. Altrimenti, la nostra momentanea commozione davanti alle immagini dei corpi inerti o straziati resterà tale se non susciterà una ribellione alle ristrette classi dirigenti che non rappresentano il popolo nella sua pienezza e lo mandano al macello. Ricordandoci dell’affermazione di don Milani “l’obbedienza non è più una virtù” di fronte ad ingiustizie avallate da decisioni interessate da chi non ha a cuore il bene delle persone ma il proprio tornaconto politico e personale.
Marco Caramagna
Ospedale di Alessandria
NEL GIORNO DI SANT’ANTONIO MESSA E CERIMONIA DEL GRAZIE
Ricordare i malati, e le loro famiglie, e ringraziare chi opera ogni giorno con sacrificio e dedizione per la salute delle persone. Con questo spirito si è ripetuto anche quest’anno il ricordo a Sant’Antonio, patrono dell’Azienda Ospedaliero - Universitaria di Alessandria da cui prende il nome il Presidio Civile. Il Vescovo della Diocesi di Alessandria, mons. Guido Gallese, ha celebrato, affiancato dal cappellano don Stefano Tessaglia, la santa messa nella chiesa dell’Ospedale dedicata a Sant’Antonio abate: un appuntamento molto sentito dall’intera comunità alessandrina e non solo. Al termine la Cerimonia del Grazie con la consegna da parte del Direttore Generale dell’AOU AL, Valter Alpe, e del Direttore Sanitario dell’AOU AL, Luciano Bernini, delle pergamene per dire grazie alle persone, agli enti e alle associazioni che si sono impegnati con generosità e costanza per il benessere dei pazienti. La giornata si è conclusa con la visita alla quadreria storica dei benefattori, a testimonianza del forte legame tra l’azienda e la comunità. Una relazione che è stata al centro anche dell’evento dedicato al santo patrono dal titolo “Storia, Narrazione Comunità”, in programma per venerdì 19 scorso. Dalle ore 17,00 nel Salone di rappresentanza dell’AOU AL (via Venezia, 16) per la tavola rotonda “La biblioteca storica: un patrimonio per la comunità” a cui hanno partecipato Giulio Massobrio, già Dirigente Beni Culturali Comune di Alessandria, Antonio Maconi, Direttore del Dipartimento Attività Integrate Ricerca e Innovazione (DAIRI) e Riccardo Lera, pediatra. Si è proseguito con la relazione di Christian Delorenzo, Dottore di ricerca in Medical Humanities, Université Paris-Est Créteil, dal titolo “Oltre l’empatia: narrazione, organizzazione, ricerca. La narrazione come strumento di indagine”. La giornata si è conclusa con la premiazione di “Racconto la mia cura”, il concorso di Medicina Narrativa organizzato dell’AOU AL e dal Centro Studi “Cura e Comunità per le Medical Humanities”, in collaborazione con l’Associazione “Amici della Biblioteca dell’Ospedale” di Alessandria, la Biblioteca Civica di Alessandria e con il patrocinio dell’Associazione Italiana Biblioteche (Aib) e della Società Italiana di Medicina Narrativa (Simen).
Un’iniziativa legata al progetto “Cultura è Cura” e si inserisce all’interno del percorso aziendale di promozione, sostegno e potenziamento della ricerca nel settore delle Medical Humanities e che ha visto arrivare quest’anno elaborati da tutta Italia. Un concorso che vuole dare spazio a chi si è confrontato con la malattia per raccogliere le storie di coloro che ne hanno vissuto l’esperienza in maniera diretta, quelle dei loro familiari e quelle degli operatori coinvolti nel percorso di cura.
Le celebrazioni proseguiranno poi con il seguente programma:
20 gennaio - La Comunità che cura
Salone di Rappresentanza AOU AL - ore 10.00
Presentazione dell’ebook “Comunità e identità:
una prima mappatura dei patrimoni storici degli
ospedali piemontesi”
Paola Cosola, Archivista del Centro Documentazione
Biblioteca Biomedica dell’Ospedale di Alessandria
Cerimonia delle Benemerenze
Ringraziamento e consegna degli attestati ai dipendenti che hanno lasciato il servizio durante il 2023
Premiazione dei dipendenti Ringraziamento ai dipendenti che hanno raggiunto 10, 20, 30 e 40 anni di servizio all’interno dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria
Proclamazione Primari emeriti
Galleria Guerci - ore 17.00
Inaugurazione della mostra “L’Ospedale Siamo Noi”
Esposizione che raccoglie le immagini della rubrica che vede insieme Azienda Ospedaliero-Universitaria di Alessandria e Il Piccolo per dare voce a chi ha vissuto il Santi Antonio e Biagio e Cesare Arrigo; come paziente o come professionista. La mostra resterà allestita fino a martedì 30 gennaio
25 gennaio - Asta e aperitivo solidale
Melchionni Cafè - ore 18.00
Asta solidale di quadri e aperitivo di raccolta fondi per la ricerca delle Professioni Sanitarie Claudia
Gota, Coordinatrice Infermieristica AOU AL;
Tatiana Bolgeo, Direttore Centro Studi di Ricerca delle Professioni Sanitarie DAIRI
Per prenotazioni e info: WhatsApp 338 470 4847
Novi Ligure
IL GIORNO DELLA MEMORIA
Per commemorare il Giorno della Memoria e ricordare lo sterminio del popolo ebraico durante l’ultimo conflitto mondiale, il Comune di Novi Ligure ha organizzato una serie di eventi culturali in collaborazione con l’Isral (Istituto per la storia della Resistenza in provincia di Alessandria), la sezione Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) di Novi Ligure e gli istituti scolastici cittadini.
Giovedì 25 gennaio, alle ore 18, presso la Sala Conferenze della Biblioteca Civica (via Marconi 66) si terrà la presentazione di “Aggiustare l’universo”, romanzo di dolore e rinascita scritto da Raffaella Romagnolo e ambientato nell’ottobre 1945, all’inizio del primo anno scolastico dell’Italia liberata, un momento storico da cui ancora oggi è impossibile distogliere lo sguardo. Dialogano con l’autrice Lucina Alice e Maria Maddalena Lombardi. Letture a cura di Sofia Gastaldo e Valentina Vasta.
Il programma prosegue venerdì 26 gennaio alle ore 10,30, sempre presso la Sala Conferenze della Biblioteca Civica, con la conferenza “Shoah e Deportazione: storia e memoria”, a cura di Cesare Manganelli, ricercatore Isral.
Sempre il 26 gennaio, nell’Androne di Palazzo Dellepiane (Piazza Dellepiane) alle 17,30 si svolgerà la cerimonia “Le luci della Memoria”. Dopo i saluti del Sindaco, Rocchino Muliere, e l’intervento del Presidente Isral, Mariano Santaniello, sono previste l’accensione dei lumi e la rappresentazione dal titolo “Arbeit macht frei”, a cura degli studenti del Liceo Amaldi di Novi Ligure, che comprende la lettura dei nominativi dei deportati della zona inframezzata da brani tratti da opere di Primo Levi e Liliana Segre.
La cerimonia proseguirà in via Cavour n. 67, davanti alla pietra d’inciampo (Stolpersteine) creata dall’artista tedesco Gunter Demnig per ricordare il deportato novese Silvio Salomon Ottolenghi. Qui è in programma l’intervento di Graziella Gaballo, Presidente della sezione novese Anpi.
Infine, alle ore 21 presso l’Auditorium “A. Casella” di via Verdi 37 (ex Caserma Giorgi), si terrà il concerto per il Giorno della Memoria dal titolo “Lechaim, alla vita!”. Protagonista dell’evento, inserito nella rassegna Musicanovi 2024, sarà il Modern Open Trio composto da Giuseppe Canone (clarinetti, fisarmonica, duduk),
Andrea Albini (chitarre), Manuel Boschetti (contrabbasso) e la voce di Maria Grazia Aschei. Saranno eseguite musiche di Béla Kovács, di Nicola Piovani e della tradizione ebraica (info e biglietteria: 0143 323160).
Dal 23 gennaio al 9 febbraio, presso i locali della Biblioteca Civica, in orario di apertura, sarà allestita una mostra bibliografica dal titolo “Leggere la Memoria”.
Per informazioni: Biblioteca Civica tel. 0143 76246
Ospedale Civile di Alessandria
CONSEGNATI I PREMI DELLA RICERCA
A BARBANERA, GOTA E MOTTADELLI
Nella sede di Confindustria nell’ambito delle celebrazioni di Sant’Antonio
Sono Andrea Barbanera, Claudia Gota e Giulia Mottadelli i vincitori dei Premi della Ricerca 2023, consegnati il 16 gennaio, nella sede di Confindustria Alessandria nell’ambito delle celebrazioni di Sant’Antonio, patrono dell’Azienda Ospedaliero - Universitaria di Alessandria da cui prende il nome il Presidio Civile.
Alla presenza del Direttore Generale dell’AOU AL Valter Alpe, dell’assessore della Città di Alessandria Giorgio Laguzzi, della presidente di Confindustria Laura Coppo e della vicepresidente della Fondazione Solidal Manuela Ulandi, i vincitori hanno ricevuto una targa e un assegno simbolico con indicati i mille euro a disposizione dei ricercatori per effettuare attività formative specifiche oppure sostenere le spese vive della ricerca.
Andrea Barbanera, Direttore della Neurochirurgia, si è aggiudicato il premio “Nicola Giorgione”, dedicato al “Miglior Paper – articolo pubblicato nell’anno 2022, con affiliazione dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria o dell’ASL AL” in memoria del Direttore Generale che ha operato con forte convinzione per lo sviluppo della ricerca in campo scientifico. Premio che è stato assegnato per l’articolo “Diagnosis and treatment of Chiari malformation and syringomyelia in adults: international consensus document”.
Claudia Gota, Coordinatore infermieristico della Endoscopia Digestiva, ha invece vinto il premio “Maria Rosa Monaco” dedicato al miglior progetto di ricerca professioni sanitarie in memoria della Responsabile del Servizio Infermieristico dell’Azienda Ospedaliera “SS. Antonio e Biagio e C. Arrigo”, con il progetto “Qualità di vita del paziente sottoposto a trapianto di Microbiota fecale: studio osservazionale prospettico. QoL-FMT”.
Ad aggiudicarsi il Premio DAIRI for YOUNG, istituito quest’anno per i lavori di ricerca pubblicati da professionisti sanitari (ruolo sia dirigenza, che comparto) dell’Ospedale di Alessandria o dell’ASL AL, di età inferiore ai 40 anni, è stata Giulia Mottadelli, Dirigente Medico Chirurgia Pediatrica, con il progetto “Robotic surgery in Hirschsprung disease: a unicentric experience on 31 procedures”.
Durante l’evento si sono anche susseguite le presentazioni di 180 secondi ciascuna di alcuni dei 27 ricercatori che hanno partecipato ai tre bandi, finanziati dall’AOU AL e da Solidal per la Ricerca, per illustrare il proprio articolo o progetto di ricerca.
Ad aprire la giornata dedicata alla ricerca, invece, è stata Marinella Bertolotti, Direttore Centro Studi Patologie Ambientali del DAIRI, il Dipartimento Attività Integrate Ricerca e Innovazione diretto da Antonio Maconi, che si è soffermata sul Cedoam, il Centro Documentazione Amianto e Patologie Asbesto – Correlate.
La ricerca scientifica continuerà ad essere al centro degli eventi che proseguiranno fino al 25 gennaio, perché è alla base della cura e il punto di partenza per determinarne il costante miglioramento. Infatti l’innovazione e lo sviluppo della conoscenza sono strumenti fondamentali per rendere le cure sempre più accessibili e di eccellenza.
Italia Nostra - INcontri 2024
Il Monumentale, diario di una società che cambia:
storia, arte e architettura del cimitero urbano di Alessandria e altri casi di studio
Martedì 23 gennaio, alle ore 16.00, presso la sede dell'Associazione Nazionale Carabinieri di Alessandria, in via Cavour 39 – Giardini Pittaluga, avrà inizio un nuovo ciclo di incontri, a partecipazione gratuita, sul tema “Il Monumentale, diario di una società che cambia: storia, arte e architettura del cimitero urbano di Alessandria e altri casi di studio” organizzato dalla Sezione di Alessandria di Italia Nostra APS, in collaborazione con la Città di Alessandria, l'Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Alessandria, la Società di Storia, Arte e Archeologia per le Province di Alessandria e Asti, la Sezione di Alessandria dell’Associazione Nazionale Carabinieri e del Gruppo di Volontariato costituito all’interno della stessa.
Da più di dieci anni Italia Nostra propone conferenze incentrate sul territorio della Provincia di Alessandria, mettendo in luce il ricco patrimonio storico, artistico e culturale locale, secondo le finalità dell’Associazione, in particolare per quanto concerne la tutela e la valorizzazione dei Beni Culturali, per incrementare, attraverso la divulgazione, l'interesse dei cittadini verso il proprio patrimonio culturale.
L’edizione di quest’anno dell’iniziativa prende in esame il Cimitero Monumentale di Alessandria quale luogo di sepoltura che ospita elementi architettonici e artistici di particolare eclettismo, risultato dall’avvicendarsi nel tempo di gusti e stili artistici legati al culto dei defunti, costituendo per questo un repertorio unico per la varietà di periodi storici rappresentati, forme d’arte e stili decorativi, materiali e tecniche costruttive, investendo il Cimitero Monumentale di Alessandria del peculiare ruolo di testimonianza e documentazione storica connessa anche alla memoria dei personaggi illustri qui tumulati. Questa iniziativa si inserisce, inoltre, tra le attività che Italia Nostra di Alessandria, attraverso l'opera di un gruppo di lavoro appositamente costituito, svolge in collaborazione con la Città di Alessandria e la società Gestioni Cimiteriali S.R.L. per la valorizzazione del Cimitero urbano come luogo che per le sue caratteristiche culturali rappresenta un vero e proprio diario dell'arte, dell'architettura, della letteratura e dell’antropologia della nostra città. Gli incontri, coordinati da Francesca Petralia, Vice Presidente della Sezione cittadina di Italia Nostra APS, si svolgeranno con cadenza settimanale, a partire dalle ore 16.00, presso la sede dell'Associazione Nazionale Carabinieri di Alessandria.
23 gennaio 2024. Roberto Livraghi, Vice Presidente Società Storia, Arte e Archeologia per le Province di Alessandria e Asti, “Il cimitero monumentale di Alessandria: una città dei morti per la città dei vivi”
30 gennaio 2024. Anselma Lovens e Riccardo Prosperi, Cooperativa “Boschi Vivi” di Genova, “Boschi Vivi: un'alternativa sostenibile e romantica per ricordare i propri cari”;
6 febbraio 2024. Emiliano Busselli e Andrea Fogli, Italia Nostra APS Sezione di Alessandria, “Il Cimitero Monumentale come viatico di storia cittadina: evoluzione architettonica ed urbanistica ad Alessandria”;
13 febbraio 2024. Emiliano Busselli, Italia Nostra APS Sezione di Alessandria, “A proposito di un busto conservato presso il Cimitero Monumentale di Alessandria: il sindaco Enrico Fortunato”;
20 febbraio 2024. Gian Luigi Ferraris, Società alessandrina di Italianistica, “Cenni di letteratura sepolcrale”;
27 febbraio 2024. Gianpaolo Fassino, Università degli Studi del Piemonte Orientale e Società Storia, Arte e Archeologia per le Province di Alessandria e Asti, “«Ne templum dehonestaret». L’insorgere di un nuovo sentimento verso la morte nel Piemonte del Settecento”;
5 marzo 2024. Luciano Orsini, Delegato Vescovile Direttore Ufficio Beni Culturali Diocesi di Alessandria, “Liturgia, tradizione, simbolismo e cerimoniale dei riti funebri nell'orbita cattolica”;
12 marzo 2024. Rino Tacchella, Vice Presidente Società Storia, Arte e Archeologia per le Province di Alessandria e Asti, “Toh chi si vede! Opere di scultori e pittori nel Cimitero di Alessandria”;
19 marzo 2024. Alberto Ballerino, Presidente Società Storia, Arte e Archeologia per le Province di Alessandria e Asti, “La città malata”;
26 marzo 2024. Andrea Spagni, Direttore Archivio di Stato di Alessandria, “Preservare e condividere la memoria storica del territorio: il ruolo dell'Archivio di Stato di Alessandria”;
9 aprile 2024. Susanna Saderi, Antropologa culturale e tanatologa indipendente, “Il cimitero alla ribalta, storie di uomini e necroturismo”.
Informazioni: tel. 328-7175254 – E-mail: franpetra1980@gmail.com
IL SERVIZIO CIVILE REGIONALE DEL PIEMONTE È REALTÀ
I primi 52 ragazzi che hanno aderito hanno firmato il contratto nella Sala Trasparenza del Palazzo della Regione
Il Servizio Civile Regionale del Piemonte diventa realtà: nella Sala Trasparenza della Regione Piemonte, i primi 52 ragazzi che hanno aderito all’iniziativa, promossa dall’assessore regionale alla Famiglia, Chiara Caucino, hanno firmato il contratto che permetterà loro di svolgere un’esperienza formativa e a favore del contrasto del disagio giovanile. Si tratta infatti di uno strumento che consente di vivere un’esperienza di cittadinanza attiva attraverso attività di solidarietà sociale.
In Piemonte, si è deciso di avviare la sperimentazione delimitandone l'ambito d'azione per far fronte alle criticità presenti sul territorio: considerato, infatti, il crescente numero di episodi di devianza giovanile e di comportamenti antisociali commessi da gruppi di adolescenti e giovani adulti in spazi pubblici, è emersa la necessità di definire una politica di contrasto delle povertà educative che coinvolga tutti gli ambiti propri delle relazioni giovanili e, come tale, di circoscrivere l'ambito della sperimentazione del Servizio Civile Regionale alla tematica del contrasto al disagio giovanile, declinando la progettazione nella realizzazione di interventi rivolti a minori a rischio di esclusione sociale.
I 52 volontari sono di età compresa tra i 18 ed i 28 anni compiuti, in possesso di diploma di scuola secondaria di secondo grado, qualifica professionale o diploma professionale e che non hanno partecipato ad alcun bando di Servizio Civile Universale o di Garanzia Giovani.
Svolgeranno un orario settimanale di 25 ore e percepiranno un assegno di natura non retributiva pari a 444 euro mensili, insieme alla copertura assicurativa per i rischi contro gli infortuni e la responsabilità civile.
Il bando ha raccolto l’adesione di 6 enti che hanno presentato in tutto 8 progetti, per un totale di 54 operatori volontari avviabili. (Consultabili in allegato). Prima della firma di ogni ragazzo è stata consegnata loro una maglietta, con stampato il logo del nuovo Servizio Civile Regionale.
Progetti SCR
- 6 enti progettanti: Comune di Alessandria, Città metropolitana di Torino, Centro Servizi Volontariato Torino, Salesiani per il Sociale, Cooperativa AURIVE (copre la Prov. di Novara e del VCO), Consorzio Il Nodo Formazione Consulenza e Ricerca di Torino;
- 8 progetti presentati e 52 operatori volontari avviabili.
Nello specifico:
Comune di Alessandria:
- progetto “Facciamo Pace” avente come sedi l’ufficio servizio civile e l’ufficio politiche giovanili del Comune – attività di promozione dei valori solidaristici e di cittadinanza attiva;
- progetto “Coltiviamo aspirazioni” svolto su sedi operative del Consorzio socioassistenziale CISSACA - attività di sostegno per lo sviluppo delle potenzialità di bambini/e e ragazzi/e con l’obiettivo di aumentare le possibilità di accesso alle opportunità scolastiche, sportive, culturali e attività di sostegno delle famiglie che, a causa di barriere linguistiche, economiche e sociali, non riescono ad assolvere alle esigenze dei minori.
Città metropolitana di Torino:
- progetto “Empoweryouth: insieme verso un futuro inclusivo” avente come sedi l’ufficio politiche giovanili del Comune di Carmagnola, Giaveno, Chieri, Scalenghe e la biblioteca del Comune di Avigliana – attività di inclusione sociale mediante promozione di iniziative ludiche e sportive;
- progetto “Accogliere e sostenere:azioni inclusive per le nuove generazioni”: con sedi degli enti Gestori del Ciss-AC-Caluso e del CONISA, l’ufficio servizio sociale del Tribunale ordinario di Torino e l’Ass.ne La Piazzetta di Giaveno – attività volte a creare ambienti di aggregazione e scambio sociale e culturale per i giovani, di sostegno delle famiglie fragili del territorio, di opportunità di confronto tra i minori all’interno di gruppi di pari.
Centro Servizi Volontariato Torino:
- progetto “CambiaMenti” svolto presso l’Informagiovani del Comune di Asti, il CPIA di Chivasso e la sede di VOL.To – attività di partecipazione attiva presso l’Informagiovani di Asti e presso 15 istituti scolastici considerati “a rischio” e maggiormente interessati dal fenomeno dell’abbandono scolastico e dell’esclusione sociale, volte ad intercettare i giovani in condizioni di difficoltà socio-economiche, che hanno subito discriminazioni, con difficoltà di apprendimento o in altre circostanze che possono influenzare negativamente il loro percorso educativo e il loro benessere generale.
Salesiani per il Sociale:
- progetto “Giovani Wannabe” svolto presso le sedi degli oratori salesiani di Torino ed il Centro aggregativo La Finestrella – attività di educazione extrascolastica volte a prevenire forme di disagio sociale e povertà educativa in territori ad alto rischio di marginalità.
Cooperativa AURIVE:
- progetto “Universo Giovani” con sede presso l’ufficio Servizi del Comune di Gravellona Toce, l’Ufficio Pari Opportunità della Provincia di Novara e di Verbania, l’Istituto scolastico Vergante, il Consorzio Servizi Sociali del Verbano, la scuola di musica Dedalo e la Falegnameria sociale Fedabrav – attività di promozione di progetti educativi volti a sensibilizzare giovani e adulti sul tema dell’uguaglianza di genere e dei diritti dei minori, attività di supporto educativo ed extrascolastico, attività di musicoterapia, laboratori di falegnameria, sartoria e street art.
Consorzio Il Nodo Formazione Consulenza e Ricerca - progetto Junior in Azione svolto presso Comunità minori Stella Polare (gestita dalla Coop.va Valdocco), Ass.ni del Terzo Settore che operano nell’ambito dell’inclusione sociale – percorsi organizzati con le scuole e presso le Case di Quartiere in tema di cittadinanza attiva, uguaglianza, rispetto dell’ambiente.
TRUFFE AGLI ANZIANI: CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE DEI CARABINIERI.
Locandine e rubriche su giornali per prevenirle.
Casale Monferrato – Locandine e rubriche sui giornali: ecco la nuova strategia dei Carabinieri della locale Compagnia per contrastare l’odioso fenomeno delle truffe agli anziani.
“Fermiamo insieme le truffe” è lo slogan sulle locandine che sono state affisse all’interno di uffici comunali, studi medici, reparti e sale d’attesa dell’Ospedale Santo Spirito, centri per il prelievo del sangue, banche, uffici postali, farmacie, chiese e circoli per anziani in tutti i 47 comuni del territorio di giurisdizione.
Realizzate con la collaborazione del comune di Casale Monferrato e con il benestare della A.S.L. di Alessandria, le locandine anti-truffa hanno un messaggio chiaro e immediato, di facile visualizzazione, con pochi ma semplici consigli pratici per evitare di cadere nella rete dei truffatori.
È presente anche QR-CODE che indirizza alla pagina del sito dei Carabinieri da cui leggere ulteriori consigli e approfondire la tematica, ideato per raggiungere anche i più giovani, che possano fare tesoro dei suggerimenti e divulgarli in occasione degli incontri con anziani genitori e nonni.
Parallelamente a questa iniziativa, i Carabinieri di Casale Monferrato hanno realizzato una rubrica settimanale dedicata ai consigli anti-truffa sul bisettimanale “Il Monferrato” e sul settimanale “La Vita Casalese”, entrambi con ampia tiratura e seguito sul territorio.
La rubrica rivela storie romanzate di persone di tutti i giorni, arricchite da consigli preziosi, con l’intento di fare immedesimare il lettore e spingerlo a entrare nel vivo di una possibile situazione di truffa, creando così anticorpi per la vita reale.
A seguito del successo dello scorso anno, che ha fatto registrare una diminuzione delle truffe consumate, i Carabinieri continueranno con la campagna informativa di sensibilizzazione, organizzando incontri con i cittadini e mostrando, nella pratica, come avvengono le truffe in casa, anche grazie alla proiezione di filmati esclusivi, già a partire dal prossimo 30 gennaio, alle ore 18.00, presso il comune di Casale Monferrato.
L’attività e il grande impegno dei Carabinieri sta producendo risultati apprezzabili, infatti, negli ultimi mesi si sono registrati molti casi di persone anziane che sono riuscite a evitare truffe adottando i consigli forniti, utili a comprendere come lo sconosciuto che suonava alla porta di casa fosse un finto addetto dell’acquedotto, del gas o un finto Carabiniere, facendo seguire immediatamente l’indispensabile chiamata al 112.
Resta l’invito a rivolgersi alle Stazioni dei Carabinieri presenti sul territorio per avere maggiori informazioni e consigli.
Comando Provinciale di Alessandria
20 CARABINIERI PROMOSSI AL GRADO SUPERIORE
Il Comandante Provinciale Col. Massimiliano Rocco ha consegnato a 20 Carabinieri dei reparti dipendenti il grado superiore, esortando i neo promossi ad accogliere con soddisfazione e rinnovato senso di responsabilità questo nuovo inizio.
Ad avanzare di grado sono stati il Mar. Ord. CAMPANA Alessandra e il Vice Brig. MESSINA Stefano Antonino, della Stazione di Bosco Marengo, il Mar. Ord. NATILLO Danilo e il Vice Brig. LANGELLA Francesco, della Stazione di Stazione Novi Ligure, il Mar. Ord. CASSARÀ Dario e Mar. Ord. GUGLIELMETTO Marco della Stazione di Valenza, il Mar. Ord. MARASCO Mariano della Stazione di Capriata d’Orba, il Mar. Ord. MARGONI Andrea della Stazione di Alessandria Principale, il Mar. Ord. PETITO Pietro della Stazione di Villalvernia, il Brig. DABBONO Gustavo della Stazione di Novi Ligure, il Brig. RONCALLI Ivan della Stazione di Carpeneto, il Brig. STRUPPA Marcello Bartolomeo della Stazione di Serravalle Scrivia, il Brig. UGO Alessandro della Centrale Operativa della Compagnia di Acqui Terme, il Vice Brig. CARANO Daniel della Stazione di Spigno Monferrato, il Vice Brig. LUCA Simone della Stazione di Oviglio, il Vice Brig. PILERI Simone della Stazione di Serravalle Scrivia, il Mar. Ord. PIGLIONE Danilo e il Brig. GERMANÀ Salvatore della Sezione Radiomobile della Compagnia di Alessandria, il Brig. AMATA Silvestro Maurizio della Sezione Radiomobile della Compagnia di Novi Ligure e il Brig. COSTA Alessio del Nucleo Comando della Compagnia di Tortona.
Il Brig. GERMANÀ Salvatore, lo scorso 5 aprile, si era reso protagonista di un pericoloso salvataggio di una giovane che aveva minacciato di togliersi la vita lasciandosi cadere dal ponte Meier di Alessandria poco dopo la mezzanotte. L’allora Vice Brigadiere l’aveva raggiunta su una delle travi trasversali che collegano le due piattaforme carrabili a del ponte, dopo avere scavalcato la ringhiera di protezione, e aveva iniziato una delicata opera di convincimento per persuadere la ragazza dal compiere l’insano gesto. GERMANÀ si era seduto al suo fianco sulla struttura, resa fredda e viscida dall’insolita temperatura di una notte di aprile prossima agli zero gradi, ed era riuscito a convincerla a risalire la balaustra con lui. L’evento aveva suscitato l’apprezzamento del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che sui social network aveva rinnovato la fiducia nell’Arma dei Carabinieri: “Grazie per l’umanità, la sensibilità e il coraggio con cui hanno salvato la vita di questa ragazza”, aveva scritto il Premier, postando lo scatto dell’encomiabile e delicato intervento del Carabiniere.
Lo stesso Carabiniere che, libero dal servizio, in una domenica di luglio 2019, aveva salvato dall’annegamento una bimba di 7 anni che era finita sul fondo della piscina del Family Park di Felizzano: nessuno si era accorto della tragedia che si stava consumando, tranne il Vice Brigadiere, che aveva notato il corpicino immobile.
Storie di ordinario servizio di istituto, che tutto sono state fuorché ordinarie. “Questo non è un traguardo ma una nuova partenza”, ha sottolineato il Colonnello Rocco. “Non smettete di studiare”, ha aggiunto, esortando tutti a migliorare costantemente la propria preparazione professionale e la propria cultura. “A grado superiore corrispondono superiori responsabilità. È importante essere ancora di più di esempio per i collaboratori e i colleghi più giovani, accettando con il nuovo grado di assumersi, il più delle volte, molti oneri e pochi onori. Dopotutto, essere Carabiniere significa mettersi al servizio della collettività, non per il proprio interesse, ma per il bene comune”.
Il Colonnello Rocco ha quindi stretto la mano a tutti, congratulandosi, invitando coloro che torneranno alle Stazioni a ricordarne l’importanza strategica sul territorio, in quanto punti di riferimento per la cittadinanza e imprescindibili presidi di legalità, e a chi invece proseguirà in altri reparti quanto siano importanti tutte le articolazioni e le specialità dell’Arma dei Carabinieri, anche e forse soprattutto quelle meno visibili all’esterno.
Ai Marescialli, vera spina dorsale dei reparti territoriali e figura storica e popolare, raccontata dalla memoria di racconti e pellicole, il monito a onorare il grado, dimostrando quotidianamente di essere comandanti di uomini con equilibrio e fermezza, ma anche con profondo senso di responsabilità.
Ai Brigadieri, Appuntati e Carabinieri, forza propulsiva di tutti i reparti, l’invito alla lealtà e all’abnegazione al Giuramento prestato, che non devono mai venire meno, in ogni espressione del servizio di istituto, che non deve a sua volta prescindere dal senso di giustizia e dall’umanità, tratti distintivi del Carabiniere.
Al termine della breve cerimonia, tutti sono tornati ai propri comandi, pronti a riprendere il lavoro da dove l’avevano lasciato, con maggiore esperienza e qualche responsabilità in più.
I PRIMI TRE SPORTELLI
DI FACILITAZIONE DIGITALE PER I CITTADINI
Sono in funzione i primi tre punti di facilitazione digitale attivati presso l’URP del Comune di Alessandria, in piazza della Libertà 1, il Community Center Porto IDEE, in via Verona 95, e l’Associazione Cultura e Sviluppo, in piazza Fabrizio De André 76.
Gli sportelli/punti di facilitazione digitale sono luoghi fisici pensati per promuovere l’inclusione e l’alfabetizzazione digitale, nei quali i cittadini, grazie alla disponibilità di operatori qualificati, possono ricevere:
supporto individuale e su richiesta nell'utilizzo di Internet e dei dispositivi digitali per operazioni quali l'accesso a servizi digitali come SPID e PagoPA, nonché l'utilizzo del digitale nella vita quotidiana;
formazione/assistenza personalizzata per prenotare sessioni di formazione e assistenza individuale, durante le quali i facilitatori digitali li accompagneranno nell’utilizzo di internet, delle tecnologie e dei servizi pubblici digitali;
formazione in gruppi, sia in presenza sia tramite canali online, per accedere a formazione su misura per le diverse esigenze (i corsi possono includere applicazioni pratiche, esercitazioni, risoluzione di problemi pratici e approfondimenti su temi specifici);
formazione online per i cittadini interessati ad apprendere e sviluppare competenze digitali in modo indipendente, quando e dove lo desiderano.
Questo supporto digitale qualificato si aggiunge all’ormai consolidato servizio di riconoscimento per il rilascio delle credenziali SPID (Servizio RAO) attivo presso l’URP del Comune di Alessandria.
“Oggi abbiamo avviato i primi tre punti di facilitazione digitale in altrettanti luoghi particolarmente frequentati dagli alessandrini” – spiega l’Assessora alla Transizione Digitale Vittoria Oneto –. “Nei prossimi mesi attiveremo gli altri punti itineranti nei sobborghi per completare l’offerta di questo nuovo servizio, fondamentale per accompagnare i cittadini nell’acquisizione delle competenze digitali di base, che mai come in questi tempi diventano necessarie. Questo servizio intende supportare le persone più esposte ai rischi del digital divide, come gli anziani e, più in generale, le fasce di popolazione che hanno meno possibilità di formazione in questo ambito”.
“Questo nuovo progetto” – aggiunge Mico Rao di Lab121 – “nasce come pratica di co-progettazione tra Amministrazione locale e Terzo Settore, una metodologia che consente di qualificare l'offerta del servizio di facilitazione valorizzando i diversi partner coinvolti che contribuiscono nella cogestione tramite spazi, competenze e personale formato specificatamente per il ruolo di facilitatori e che mette al centro il cittadino con i suoi bisogni e le sue esigenze. Una centralità che verrà assicurata attraverso un orario giornaliero prolungato, complessivamente dalle 8.30 alle 23.00, e un'ampia offerta di attività (formazione, condivisione di materiali informativi, ecc.) che non si limitano alla facilitazione digitale ma mirano a un vero e proprio empowerment della persona nella sua capacità di interagire con l'architettura dei servizi online, pubblici e non solo”.
L’apertura di questi sportelli è stata resa possibile grazie alla fattiva collaborazione con il mondo dell’associazionismo cittadino e ad un finanziamento di quasi 200.000 euro ottenuto in risposta all'avviso pubblico, rivolto ai Comuni, per la realizzazione della Rete regionale dei Punti di facilitazione digitale promosso dalla Regione Piemonte e finanziato con risorse del PNRR - Piano Nazionale Ripresa e Resilienza - Misura 1.7.2 “Reti di facilitazione digitale”.
Il progetto di facilitazione digitale ha come obiettivo generale l’accrescimento delle competenze digitali di base dei cittadini, al fine di favorire l'uso autonomo, consapevole e responsabile delle nuove tecnologie. Questo permetterà di promuovere il pieno godimento dei diritti di cittadinanza digitale attiva da parte di tutti i cittadini e di incentivare l'uso dei servizi online, semplificando il rapporto con la Pubblica Amministrazione.
Tutti i punti di facilitazione sono contattabili all’indirizzo e-mail facilitazione@comune.alessandria.it e al numero verde 800.111.114
Di seguito gli orari dei tre punti di facilitazione digitale:
URP Comune di Alessandria in piazza della Libertà 1
dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13.00
Community Center Porto IDEE, in via Verona 95
dal lunedì al venerdì dalle 14.00 alle 18.30
Associazione Cultura e Sviluppo, in piazza Fabrizio De André 76
dal lunedì al venerdì dalle 18.00 alle 22.30
Evento organizzato dal CPO -Comitato pari opportunità- del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Alessandria in collaborazione con A.I.A.F. Piemonte e Valle d’Aosta
LA VIOLENZA ECONOMICA
Un aspetto poco conosciuto
fra i vari tipi di violenze sulle donne
Il 17 dicembre 1999 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite istituì la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della violenza contro le donne individuandola nel 25 novembre di ogni anno, anniversario del brutale assassinio avvenuto nel 1960 nella Repubblica Dominicana dove le tre sorelle Mirabal, considerate rivoluzionarie, vennero torturate e uccise.
Il CPO (Comitato pari opportunità) del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Alessandria e l’AIAF - l’Associazione Italiana degli Avvocati per la famiglia e per i minori - Piemonte e Valle d’Aosta presieduta dall’avvocato Bruna Bruni – hanno organizzato un evento formativo sul tema “I mille volti della violenza: violenza economica”, svoltosi presso l’Università del Piemonte Orientale di Alessandria il 22 novembre scorso, con l’adesione della Camera Penale di Alessandria, di Libera, di Medea e dell’Osservatorio Nazionale sul Diritto di Famiglia.
“La violenza ha mille volti – ha sottolineato l’avvocato Alessandra Bisio, presidente del Comitato Pari opportunità dell’Ordine di Alessandria aprendo i lavori – e non ha una tipologia, è molto ‘democratica’ perché appartiene a tutti gli ambiti sociali e ha tanti volti diversi, fra i quali quello della violenza economica è ancora poco conosciuto”. Ed ha richiamato la Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica.
“Una quindicina di avvocati – ha detto Bruna Bruni – ha dato vita al progetto ‘Conto su di me: un percorso didattico per comprendere e contrastare il fenomeno della violenza economica’ (del quale parleremo specificamente in un articolo successivo, ndr), che é iniziato in alcune scuole torinesi e che prevede tre incontri in ogni classe, seguiti da laboratori tematici. Scopo dell’iniziativa è di rendere ciascuno consapevole dell’importanza della propria indipendenza economica”.
L’avvocato Paola Sultana del Foro di Alessandria ha affrontato decisamente la tematica dell’incontro evidenziando che “siamo tutti bombardati da notizie sulla violenza domestica ma della violenza economica sappiamo ben poco perché non c’è una norma che la definisca e che permetta di applicare la stessa disciplina applicata rispetto agli altri tipi di violenze. La violenza economica nei confronti della donna è determinata dal tenerla “all’oscuro del patrimonio famigliare, nella mancata partecipazione alla gestione dei beni, nel vietarle di svolgere una attività lavorativa fuori dalla famiglia. Non c’è riconoscimento del lavoro casalingo della donna – ha detto l’avvocato Sultana – e l’Italia è ultima nella graduatoria europea delle parità nel mondo del lavoro”.
Il dottor Stefano Tacchino, magistrato presso il Tribunale di Alessandria, ha invece evidenziato che “la violenza economica agisce in maniera inversamente proporzionale rispetto alla violenza fisica e non è facile comprendere il momento in cui la donna è oggetto specifico di tale violenza”.
Infine, la dottoressa Cinzia Spriano del Cissaca ha sottolineato l’importanza di lavorare in rete.
Il Museo del Risparmio di Intesa San Paolo – come ha scritto il direttore Giovanna Paladino sul Corriere della sera di Torino - ha realizzato una ricerca su campioni rappresentativi a livello nazionale ed è emerso che il 37 per cento delle donne non ha accesso a un conto corrente personale, il 40 per cento è autonoma solo nelle spese quotidiane e il 60 per cento delega “volontariamente” la gestione del denaro al partner. Così come da un report pubblicato recentemente da WeWorld e realizzato con Ipsos, emerge che una donna su due afferma di aver subito violenza economica almeno una volta nella vita, pari al 49 per cento delle intervistate. Percentuale che sale al 67 per cento fra le separate o divorziate. E, nonostante questi risultati allarmanti, solo il 59 per cento degli italiani considera il fenomeno “molto grave”.
Marco Caramagna
Progetto “Conto su di me"
Il progetto “Conto su di me: un percorso didattico per comprendere e contrastare il fenomeno della violenza economica” ideato e coordinato da A.I.A.F. Associazione Italiana degli Avvocati per la famiglia e per i minori del Piemonte e Valle d’Aosta, condiviso coi Partners: Telefono Rosa Piemonte-Torino, Comitato Provinciale UNICEF Torino e Museo del Risparmio di Torino.
L’Associazione ideatrice del progetto, presieduta dall’Avv. Bruna Bruni, ha “avvertito l’esigenza, quale forma di inclusione e di estrinsecazione attiva del ruolo sociale dell’avvocatura, di dedicare le proprie competenze ed esperienze alle e agli adolescenti per favorire interesse, conoscenza e consapevolezza in ordine al tema della violenza economica, per concretizzare l’ambizioso obiettivo di contribuire a prevenire e contrastare il fenomeno”.
Il progetto è stato condiviso da Telefono Rosa Piemonte-Torino, dal Comitato provinciale Unicef e dal Museo del Risparmio di Torino, che si sono impegnati nella difesa e promozione dei valori della parità di genere con l’obiettivo finale di “promuovere una cultura che, partendo dall’accettazione di sé e dalla valorizzazione di diversità e complessità, dismetta definitivamente il sessismo per diventare inclusiva, non discriminante, fondata sulla consapevolezza che la costruzione e la difesa di un’indipendenza economica è il primo passo per prevenire la violenza economica e, con essa, le altre forme di violenza di genere e domestica”, realizzando veramente una società organizzata sull’uguaglianza di ogni essere umano.
L’iniziativa è già stata avviata in tre classi torinesi iniziando un “percorso di crescita e di formazione delle future generazioni di cittadine e di cittadini, valorizzando, specialmente nel delicato tempo dell’adolescenza, l’informazione e la sensibilizzazione, ma anche le competenze di base indispensabili per riconoscere e, quindi, respingere le forme di violenza di genere e quei comportamenti e disvalori che sono alla radice di atteggiamenti violenti e fra questi, in particolare, la più subdola e strisciante violenza economica”.
“Il progetto pilota che abbiamo iniziato a Torino – sottolinea l’avvocato Bruna Bruni – vorremmo estenderlo anche ad altre realtà del Piemonte e della Valle d’Aosta. In particolare, nelle scuole dell’Alessandrino- anche in collaborazione col Comitato delle pari opportunità del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Alessandria, a sua volta già impegnato su questo fronte-. Riteniamo, infatti, opportuno affiancare la scuola, con le competenze che ci appartengono, per favorire una sintonizzazione multidisciplinare rispetto ad un tema importante dal punto di vista socio-culturale come quello della violenza economica, ponendo al centro del progetto ‘lo studente’ quale punto di partenza e di arrivo dell’intero percorso didattico”.
Marco Caramagna
PAGINE AZZURRE
A causa di un grave disservizio delle Poste, purtroppo, la rivista PAGINE AZZURRE non è stata ancora consegnata, vanificando tutto il nostro lavoro.
Nello scusarci personalmente con tutti voi per questo spiacevole inconveniente, non dipeso dalla nostra casa editrice, in accordo con il sig. Carlo Campora, abbiamo deciso di pubblicare sulla home del sito il pdf della rivista.
EDUCAZIONE STRADALE A SCUOLA
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito e l’Automobile Club d’Italia rinnovano l’accordo per la formazione continua negli istituti scolastici sulla mobilità responsabile e sostenibile.
L’educazione alla mobilità sicura e sostenibile nelle scuole è al centro dell’accordo sottoscritto il 14 dicembre u.s. a Roma tra il Ministero dell’Istruzione e del Merito e l’Automobile Club d’Italia. L’intesa, firmata dal Ministro MIM Giuseppe Valditara e dal presidente ACI Angelo Sticchi Damiani, rinnova la sinergia avviata nel 2020 con il progetto EduStrada e potenzia l’interazione istituzionale a vantaggio degli studenti di ogni ordine e grado, che beneficiano di moduli formativi aggiornati e completi in tema di sicurezza stradale.
In particolare, le parti si impegnano a promuovere laboratori didattici per far conoscere ai ragazzi le peculiarità del territorio di residenza e centrare l’attenzione sulle cause dell’incidentalità e della tutela degli utenti deboli della strada. Il percorso educativo proposto sfrutta le tecnologie più innovative per sperimentare in sicurezza le condizioni critiche che si possono manifestare su strada, promuovendo l’adozione di comportamenti corretti e rispettosi anche attraverso l’appeal e i valori dello sport.
Con moduli e messaggi specifici per l’età dei ragazzi, l’attività formativa si arricchirà di nuove e rinnovate proposte sull’intero ciclo educativo della scuola: dalla materna, con lezioni sul corretto uso del seggiolino ed il rispetto delle regole nello sport come nella mobilità, fino al liceo, con richiami ai pericoli della guida sotto l’effetto di alcol e sostanze stupefacenti, ma anche favorendo la conoscenza delle tecnologie a supporto della mobilità sicura e sostenibile.
Le attività didattiche predisposte saranno inserite dagli istituti scolastici nei programmi di insegnamento dell’educazione civica, con particolare attenzione alla salvaguardia al diritto universale alla mobilità degli individui, soprattutto disabili.
L’accordo inquadra inoltre la calendarizzazione di appuntamenti formativi presso le sedi ACI sul territorio sul valore della sicurezza stradale, anche attraverso l’organizzazione di un evento clou sulla mobilità responsabile in occasione della Giornata Mondiale delle Vittime della Strada.
“La scuola deve svolgere un ruolo di primo piano nel diffondere la cultura della sicurezza stradale – dichiara il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara – e il dramma di tante vite spezzate a causa di incidenti stradali non può essere tollerato. Assieme ai ministri delle Infrastrutture, Matteo Salvini, e degli Interni, Matteo Piantedosi, siamo impegnati da tempo in progetti volti a sensibilizzare i cittadini su questo tema, a partire proprio dalla scuola. Il protocollo d’intesa tra MIM e ACI si inserisce in questo percorso, puntando a trasmettere ai nostri giovani il valore del rispetto delle regole e dunque dell'altro, della persona, presupposto irrinunciabile per un corretto agire civico”.
“La sicurezza stradale è un diritto personale e un valore sociale - afferma il Presidente dell’Automobile Club d’Italia, Angelo Sticchi Damiani - da promuovere con ogni sforzo soprattutto tra i più giovani, non solo perché sono i guidatori di domani, ma perché sono anche drammaticamente colpiti dalla piaga dell’incidentalità. Sulle nostre strade più di 100 ragazzi under17 hanno perso la vita l’anno scorso e il numero è in forte aumento: +20% rispetto al 2021, con analogo trend fino ai 19enni. L’accordo con il MIM costituisce un punto di raccordo istituzionale nazionale e locale per la formazione alla mobilità responsabile e sostenibile, proponendo un percorso educativo continuo dalle scuole d’infanzia fino ai licei”.
PAUSA MENSA
Un racconto di Michele Boano
Anche in quel giorno di fine novembre, durante i 60 minuti di pausa mensa, percorrevo a piedi la consueta stradina piatta e diritta, tracciata con la pignoleria di un geometra al solo fine di dividere ortogonalmente e ordinatamente i campi di sinistra da quelli di destra. E a destra e a sinistra, appunto, distese di terreno a perdita d'occhio, piatte, prive di qualsiasi sospetto di novità, ricche solo di un'incommensurabile assenza di stimoli o suggestioni fantastiche, sfruttate da mezzi meccanici marziani comandati da contadini-robot che, attraverso secoli di nottate passate davanti al fuoco a raccontarsi storie al confine tra il mistico e l'esoterico, non avevano saputo produrre altro che lo sfruttamento monocolturale di quella che una volta probabilmente chiamavano "la loro amata terra" ma che oggi rappresentava soltanto il palcoscenico dove manifestare la loro ignorante possanza (o possente ignoranza. Va bene lo stesso).
Anche nei mesi estivi, trovare un rarissimo incredulo fiore era una avvenimento commovente.
Di pallidi papaveri o striminziti fiordalisi si poteva incontrare solo qualche isolato esemplare ma soltanto ai bordi della strada. Nei campi, non una forma vegetale, che non fosse stata prevista dal rigido programma di coltivazione, osava interrompere la dittatura di quella mortificante continuità.
I diserbanti avevano seccato anche la speranza dell'inatteso, consegnando definitivamente le generazioni future alla monotonia...
Dallo Stabilimento alla cabina dell'acquedotto e ritorno: 3,6 Km. Invariati. Sia d'estate sia d'inverno.
"Ogni passo a piedi in più allontanerà nel tempo il peggioramento delle sue condizioni di salute ", così mi ripetevano meccanicamente gli specialisti che, a scadenze prestabilite, misuravano e registravano a futura memoria l'estensione della mia pinguedine...
Se il solo camminare emendasse il genere umano dalla morte, Abebe Bikila, il maratoneta etiopico, avrebbe dovuto vivere 1000 anni... in vece… E se poi qualche antropologo svizzero avesse scoperto che a Matusalemme il “jogging" proprio non riusciva a digerirlo?
Comunque, in mancanza di prove certe, non mi restava che rassegnarmi: non avrei potuto sottrarmi ad un seppur minimo abbozzo di sacrificio... tanto per condividere consapevolmente la responsabilità di salvaguardare la mia presenza nell'Umanità... anche solo numericamente...
Per questo, quasi ogni giorno, dalle 12.30 alle 13.30, mi disponevo all'incantata attesa di una vana sorpresa, passeggiando in quel "non-luogo" perso nella campagna tortonese...
Lontano dai rumori dello Stabilimento in marcia e grazie anche all'ora che escludeva ogni possibilità di incrociare altri rappresentanti del genere umano, lungo quel tragitto consumato, pensavo che non mi sarei mai abituato... non sarei mai riuscito a coniugare quella visione metafisica con il silenzio che mi circondava... Più che una serena passeggiata in campagna, mi sembrava sempre più l’ineluttabile quotidiano appuntamento col subconscio... l’occasione di una scansione introspettiva non sempre richiesta…
Ma quel giorno, al capolinea di quella passeggiata-lavoro, una sorpresa mi stava attendendo.
Una piccola sorpresa, a dire il vero.., ma pur sempre un avvenimento!
Dapprima, mi resi conto della novità riconoscendo che il ritmo con cui si manifestava accompagnava, quasi con sincronia, la cadenza dei miei passi o del mio respiro. Con l'avvìcinarmi, realizzai che si trattava di un lieve, impercettibile, ma ostinatamente cadenzato miagolìo che sentivo provenire dalla cabina dell'acquedotto…
Mi rendo conto che ogni evento, grande o piccolo, apparentemente più o meno determinante, trovi giustificazione e corretta misura nel proprio individuale personalissimo percorso di crescita e, per questo, ritenevo di aver superato già da quasi mezzo secolo la palpitante attesa di poter stringere tra le mani il corpo tremante di un cucciolo che, con determinata protervia, comunica al mondo la sua assoluta solitudine, il suo ingiusto abbandono...
Ne', in condizioni normali, sarebbe stato giustificato attardarmi in vacue considerazioni su argomenti di indiscussa pochezza... mentre milioni di civili inermi subivano quotidianamente il terrore di micidiali bombardamenti, per la sola colpa di essere vessati da dittatori sanguinari autoproclamati.... Che importanza poteva avere per me e per la maggior parte delle persone "di buon-senso" il destino di quel piccolo animale?
Ma quel gomitolo di pelo che con passo insicuro e tentennante nei tentativi di avvicinamento e nelle improvvise successive fughe a ritroso esprimeva il Timore e la Necessità, quasi come rappresentando l'eterno umano dubbio se concedersi con fiducia o restare da soli, evitando investimenti rischiosi, evitando dannose esperienze, ebbene, quella vita disperata forse rappresentava per me qualcosa in più di quanto apparisse…
E quello che io avrei potuto/dovuto fare rappresentava l'occasione che la "Civiltà" doveva cogliere per manifestare generosamente la propria comprensione nei confronti del "debole" che chiede protezione e conforto. Rappresentava l'infinitamente piccola occasione data all'uomo qualunque di poter fare una scelta di campo... e non solo di canale televisivo... Rappresentava tutti i reconditi significati che si possono attribuire al semplice gesto di rincuorare un cucciolo che dilania il silenzio più abissale col proprio urlo di bisogno, imperativo manifesto esistenziale, al di là di ogni cinica minimalizzazione...
Per tutte queste ragioni, e anche per qualcun'altra, attesi pazientemente che il gattino si facesse raccogliere e, dopo aver tentato di rassicurarlo, compresi che non avrei potuto abbandonarlo, sicuramente molto lontano dalla madre, sicuramente, da lì a poco, vittima sacrificale del crudele segugio di qualche cacciatore imbecille.
In qualche modo, la mia presenza era intervenuta nella scena e se un Programmatore c'era, questi si aspettava che in qualche modo IO avrei dovuto interferire nel succedersi precostituito degli eventi.
Forse era soltanto il preannunciarsi di un senso di colpa col quale non avrei saputo convivere agevolmente, anche solo nei successivi cinque minuti, se avessi deciso di proseguire la mia strada con indifferenza.
Comunque, sentivo su di me il peso di una evoluzione emotiva che, in quel momento, ritenevo di poter condividere con buona parte delle persone civilizzate. Non si abbandona chi ritiene di aver bisogno! Si tratti di chiunque. Pensando ad un allontanamento involontario dalla madre, dapprima cercai invano presso qualche cascina isolata... Per lo più erano luoghi abbandonati utilizzati per il ricovero di attrezzi e macchinari. Prevedendo la negazione di qualsiasi rapporto "parentale", ancor più provocato dalla mia inopportuna invasione durante l'ora di pranzo, decisi di desistere dall'iniziativa di cercare ancora qualcuno che potesse aiutarmi. Quindi voltai i tacchi e mi avviai col cucciolo verso il paese.
Ecco, sì, in paese, forse, avrei trovato una soluzione.
Il tragitto di ritorno divenne ben presto una tortura. Il povero animale aveva già compreso pienamente che entrambi non eravamo in possesso di un numero di cromosomi sufficienti per farci assimilare alla stessa specie, così iniziò a divincolarsi, piantandomi le unghie ovunque fosse in grado di far presa.
Dal canto mio, sapevo che se il gattino mi fosse sfuggito, non sarei stato in grado di riprenderlo, a meno che non mi fossi imbrattato di fango correndogli dietro in mezzo ai campi.
Non mi restava altro da fare che soffrire in silenzio, costringendo il povero animale in posizioni per lo meno scomode e coltivando la convinzione che, in fondo, tutto si stava svolgendo per un fine ultimo elevato...
La strada non finiva mai.
Il gattino continuava a miagolare ritmicamente con quanto fiato aveva in gola, chiamando la madre perché, chissà da dove, sopraggiungesse a liberarlo.
Io, lontano da testimonianze inopportune, rispondevo con un'impacciata imitazione di quello che speravo potesse passare per un rassicurante miagolìo materno. Naturalmente la disperazione del povero animale non trovò tregua. La mia pure.
Non ostante sapessi che mi sarei esposto ad una imperitura colossale presa in giro, trassi di tasca il cellulare e, con l'animale che si divincolava nell'altra mano, concitatamente, composi il numero interno di qualche mio collega per sondare un'insperata disponibilità all'accoglienza. Ma, naturalmente, erano tutti irrintracciabili durante la pausa mensa… Uno di questi, trovato dopo alcuni tentativi, mi fece capire a chiare lettere cosa non avrei dovuto fare: portare il gattino in Stabilimento. Ce n'erano già troppi. E questo era vero. Ti scrutavano nascosti tra i fusti di prodotti chimici o tra le tubazioni di una pompa, vittime inconsapevoli di inevitabili e, a volte mortali, contaminazioni. Raramente li si poteva scorgere, mentre attraversavano speditamente uno spiazzo aperto, con le codine e le zampettine rimaste inespresse, non cresciute proporzionalmente al resto del corpo, e mostrando così come la mutazione del loro patrimonio genetico avesse influito sulle giovani generazioni. Continuai a confidare in una qualche soluzione, una volta raggiunto il paese. Ma sempre più temevo che l'interpretazione corretta del mio ruolo avrebbe potuto mostrare il fianco a più di un osservatore anche disattento.
Raggiunte le estreme propaggini del luogo abitato, riscontrai che mentre tutti erano probabilmente seduti intorno al sacro desco, i loro cortili erano senza dubbio abitati da cani famelici...
Quando incominciavo a perdere la speranza, improvvisamente, come in una visione dantesca, mi apparve un ragazzetto uscito da una corte aperta sulla strada. Era uno strano ragazzetto. Parlava da solo o, forse, imitava qualcuno che parlava in viva voce al telefonino. Ma a me importava poco. Certo che anch’io, come "adulto rispettabile", non credo di essergli apparso un gran che normale, con tra le mani qualcosa che somigliava sempre più ad una tigre incazzata, piuttosto che ad un cucciolo affettuoso.
Tentai un approccio furbesco... "Hei! Non vorresti mica un gattino? Guarda com'è bello!"
"Fossi matto!" Fu la risposta senza possibilità di appello.
"Beh! Almeno aiutami a piazzarlo presso qualcuno che conosci... Io non posso importunare rispettabili sconosciuti...”
Il ragazzetto accettò il ruolo di Virgilio e mi inoltrò presso alcuni gironi infernali. Esiti non riferibili...
Finalmente mi venne in mente che da quelle parti abitava Fabio. Un giovane turnista che, se fossi stato fortunato, avrei potuto trovare a casa. La sua auto era parcheggiata da lì a poco distante e la possibilità di venirne fuori mi apparve plausibile.
Così il ragazzino strimpellò senza pietà il campanello di casa del mio collega.
Passarono alcuni minuti interminabili.
Finalmente il volto di chi poteva rappresentare la mia salvezza si affacciò, un po' arruffato come di chi è stato tirato giù dal letto dopo un turno di notte in fabbrica. Aveva la sua solita espressione sorridente ed enigmatica. Forse non avrebbe dovuto apparire così sorridente...
In breve gli raccontai la situazione e, giocando di anticipo, prima che potesse proferire parola, gli mollai il gattino in braccio. Quindi, dopo averlo investito dell'incombenza ormai non più mia, lo esortai a dargli un po' di latte, tanto per uscire dal mio lieve imbarazzo e mitigare, più che il commiato..., la fuga che già mi ero accinto ad intraprendere.
Mentre mi voltavo avviandomi spedito verso la Fabbrica, intuivo lo sguardo inebetito dell'amico che, col gattino in braccio e il ragazzino che lo accarezzava, abbozzava qualche scusa non raccolta, mentre si concretizzava la convinzione di essersi fatto irrimediabilmente inguaiare.
Bene. L'operazione salva-gattino era conclusa.
La coscienza collettiva dell'Umanità poteva ritenersi soddisfatta, al meno in quel frangente, e, cosa ben più importante, i segugi sanguinari erano rimasti senza l'insperato divertimento..
Giunto in ufficio raccontai a qualcuno della piccola-grande avventura. Non ricordo di aver raccolto più di un cortese ascolto silenzioso.
A sera, in famiglia, tornai in auge per qualche minuto.
Più ripensavo tra me e me a tutta la storia, più mi sembrava che i significati perdessero l'importanza originale... In breve a ricordarmi dell'accaduto restarono solo i graffi sulle mani...
Da lì a qualche giorno incontrai nuovamente Fabio in Fabbrica.
Non mi sembrava tanto disponibile come al solito, anzi, questa volta mi perlustrava un po' torvo, da distante, come di chi cerca di pesare il grado di sconvolgimento mentale che a volte abita chi ci sta di fronte, cercando intorno con la coda dell'occhio qualche improvvisata arma di difesa... in caso di bisogno... non si sa mai…
Poi, superato l'impasse, mi raccontò come la storia del gattino fosse andata a finire...
Lui, come me, non poteva prendersi cura dell'animale. In quel pomeriggio e per tutta la serata aveva preso impegni tali da non consentirgli di cercare una soluzione presso qualche conoscente. Pertanto, non restava altro da fare che riportare il piccolo animale entro il recinto della cabina dell'acquedotto, esattamente dove l'avevo trovato io.
In questo modo aveva chiuso il cerchio. Aveva annullato tutto con un semplice gesto essenziale. Aveva fatto ritornare indietro le lancette dell'orologio, nulla togliendo e nulla aggiungendo a quello che "il destino" aveva riservato a tutti gli attori della farsa...
Tentò di spiegarmi che la visione del mondo era un po’ diversa tra "quelli che stanno in città" e "quelli che abitano in campagna".
"... Se tutti i gattini che vengono al mondo restassero in vita, i paesi sarebbero abitati dai gatti e non dai Cristiani!..."
"... Ne puoi scegliere uno. Se va bene due. Ma hai idea di quanti ne nascono per cucciolata?..."
"... E poi, quello avrà avuto al massimo due mesi, e, in campagna si sa, i gattini che diventano grandi sono quelli che nascono nei mesi estivi... Sarebbe stato destinato a morte sicura..."
"... Comunque, - mi disse salutandomi - come mi hai detto tu, prima di riportarlo dove l'hai trovato, gli ho dato un po ' di latte..."
Tornai il giorno dopo alla cabina dell'acquedotto. Del gattino non c'era più traccia.
Così, per concludere il mio contributo a questa storia, come tutte le storie del mondo, anche questa si è conclusa con un semplice colossale punto interrogativo, a definitivo suggello di quanto tutte le ragioni, per quanto valide e imprescindibili appaiano, in realtà contribuiscano soltanto a creare un enorme, indistinto, amalgama grigio dal quale è impossibile per chiunque distinguere illusioni di verità...
E il punto di vista del gattino? Forse è stato solo un'illusione... ed io mi sono inventato tutto per trovare, al meno per un giorno, una via di fuga da quel paesaggio di plastica…
Miao!
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